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Grazie ai pro-life il cugino della regina Elisabetta, Lord Nicholas, è cattolico (rinunciando al trono)
NEWS 20 Febbraio 2014    

Grazie ai pro-life il cugino della regina Elisabetta, Lord Nicholas, è cattolico (rinunciando al trono)

Nato nel 1970, figlio del duca e della duchessa di Kent, pronipote di re Giorgio V e cugino primo della regina Elisabetta II, Lord Nicholas Windsor è il primo maschio della Casa reale britannica a essere stato ricevuto nella Chiesa Cattolica sin dai tempi di re Carlo II Stuart in articulo mortis, ovvero nel 1685.

Lord Nicholas si è convertito al cattolicesimo nel 2001 e coì ha rinunciato a ogni pretesa di successione al trono britannico: l’Act of Settlement del 1700 impedisce infatti ai cattolici e ai consorti di cattolici di accedere alla corona. Il matrimonio di Nicholas Windsor con la contessa, poi principessa, Paola Doimi de Lupis Frankopan (appartenente alla nobiltà croata, ma con ascendenze anche italiane), celebrato nel luglio 2006 in Vaticano a Roma, fu peraltro salutato da un gruppo di parlamentari del Regno Unito come «le prime nozze legali e pubbliche nel rito della Chiesa Cattolica di Roma di un membro della famiglia reale sin dal 1554 quando la regina Maria I sposò re Filippo II di Spagna». E pure i battesimi dei loro figli, Albert, nato nel 2007, e Leopold, nato nel 2009, hanno segnato un record. Il primogenito, come ha precisato all’epoca un analogo gruppo di parlamentari, è stato «il primo membro della famiglia reale a essere battezzato cattolico dalla cosiddetta Gloriosa Rivoluzione del 1688 che cacciò re Giacomo II Stuart dalla corona e dal Paese per aver battezzato cattolicamente il figlio», l’Old Pretender del casato spodestato Stuart.

Lord Nicholas si è convertito al cattolicesimo dopo essersi appassionato profondamente alle battaglie per la difesa della vita umana innocente, e dopo avere toccato con mano quanto cristallinamente e profondamente i cattolici vivono l’apostolato antiabortista. La battaglia mondiale pro-life non è ovviamente una esclusiva cattolica, ma da decenni il movimento pro-life è uno dei luoghi più ricchi di conversioni al cattolicesimo del mondo. Adesso ha anche il suo "re".

Trovandosi a Melbourne, in Australia, per pronunciare il discorso d’inaugurazione della Marcia per i Bambini del 13 ottobre 2012, Lord Nicholas viene intervistato sulla sua conversione da Jai Martinkovits, direttore esecutivo di CANdo, una organizzazione patriottica e conservatrice attiva a livello popolare per la difesa dei valori morali tradizionali.

«Mi sono reso conto – dice Nicholas Windsor nell’intervista – che non solo lo Stato ha il dovere di dare protezione ai membri più vulnerabili della società, ovvero coloro che ancora debbono nascere, ma pure che l’assenza totale di discussione su un punto decisamente tanto serio è di per sé una questione preoccupante».