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Mazzone sulla bestemmia di Buffon: «Lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore»
NEWS 21 Ottobre 2016    

Mazzone sulla bestemmia di Buffon: «Lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore»

di Bruno Volpe

 

“Buffon?  Io lo avrei preso a calci nel sedere se fossi stato il suo allenatore, bestemmiare è una cosa brutta”: lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana un allenatore di lungo corso, Carletto Mazzone, fervente cattolico.

Mazzone, recentemente in Vaticano si è tenuto un convegno sulle relazioni fede e sport.  Ritiene che la fede possa contribuire a migliorare il panorama dello sport?

“Penso di sì. Credere aiuta sempre e lo dico da persona che sin da piccola è stata indirizzato verso la Chiesa cattolica e che ha vissuto in una famiglia di valori religiosi. La fede, quando rettamente intesa, smorza i toni, favorisce lo smaltimento delle tossine e ci porta a vedere avversari e non nemici da abbattere nel corso della gara. Lo sport, prima di tutto, è rispetto della persona, lealtà, correttezza, anche fratellanza”.

Ultimamente nel corso della partita Italia-Spagna, il portierone Buffon dopo una papera che  poteva costarci cara, ha lanciato in diretta una  bestemmia (e non è la prima). Che cosa ne pensa Mazzone?

”Io lo averi preso a calci nel sedere se fossi stato in quel momento il suo allenatore e lo avessi visto, bestemmiare è vergognoso, una brutta cosa, bisogna dare il buon esempio, lanciamo pessimi messaggi. Lo avrei sostituito e gli avrei detto: non giocherai per punizione alla prossima, basta con le blandizie”.

Ma è un grande portiere…

”Un ottimo portiere. Però questo non significa niente, si può essere grandi atleti e lanciare messaggi negativi.  L’allenatore assieme ai consigli tecnici, deve aiutare alla crescita della persona, calcio, ma anche vita. Io nella mia carriera non ho mai accettato o tollerato bestemmie in campo ed anche in allenamento. Penso che la Federazione davanti a queste cose dovrebbe intervenire con maggior forza”.

In un ormai memorabile Brescia- Atalanta lei corse tutto il  campo per andare sotto la curva dei bergamaschi che le avevano offeso sua madre…

”Ne avevano dette di tutti i colori all’indirizzo della  povera mamma che è morta tra le mia braccia quando ero giovanissimo. Padri e madri vanno lasciati in pace e rispettati. Una società che non usa riguardo verso gli anziani e soprattutto non coccola le mamme è in crisi”.

Le piace Papa Francesco?

”Lo apprezzo, però da credente le dico che io amo tutti i Papi a prescindere dalla persona.  Amo la figura del Papa e la istituzione, non discuto mai quello che dice”.