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Nell’evangelizzazione mai arrendersi, a costo di provarci per secoli. Come i gesuiti in Zimbabwe
NEWS 30 Luglio 2014    

Nell’evangelizzazione mai arrendersi, a costo di provarci per secoli. Come i gesuiti in Zimbabwe

Quattro anni dopo la morte di Sant’Ignazio la Compagnia di Gesù fece il primo tentativo di penetrare all’interno dell’Africa Meridionale. Il gesuita portoghese Padre Gonzalo de Silveira nel 1560 raggiunse la corte del più potente sovrano nel nord di quello che è l’attuale Zimbabwe. In pochi mesi battezzò il re, ma intrighi di corte portarono alla morte del p. Silveira e alla chiusura della missione.

Dopo la ricostituzione nel XIX secolo la Compagnia raccolse nuovamente la sfida e nel 1879 undici gesuiti, sei sacerdoti e cinque fratelli provenienti da cinque Paesi, con un carro tirato da buoi partirono da Grahamstown sulla costa meridionale del continente alla velocità di 17 miglia al giorno. In occasione delle celebrazioni per la ricostituzione, la Provincia dello Zimbabwe ricorda questi undici confratelli che incontrarono enormi ostacoli.

Anche questo tentativo naufragò ma gettò le basi per un terzo tentativo che nel 1890 fu coronato dal successo. Erano: p. Henry Depelchin, Superiore (Belgio), p. Charles Croonenberghs (Belgio), Fratel Francis de Sadeleer (Belgio), Fratel Louis de Vylder (Belgio), p. Salvatore Blanca (Italia), Fratel Pietro Paravicini (Italia), p. Charles Fuchs (Germania), p. Anthony Teroerde (Germania), Fratel Joseph Hedley (Inghilterra), p. Augustus Law (Inghilterra) e Fratel Theodore Nigg (Lichtenstein). Sono i fondatori della moderna Provincia dello Zimbabwe, che conta oggi 118 membri.