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«Padre sono ebrea, vorrei convertirmi ma i genitori non mi lasciano». La santa risposta di Escrivà¡
NEWS 15 Maggio 2015    

«Padre sono ebrea, vorrei convertirmi ma i genitori non mi lasciano». La santa risposta di Escrivà¡

In Cile, nel 1974, in un incontro con centinaia di persone, una ragazza ebrea dirige al Fondatore dell'Opus Dei una domanda sulla fede cattolica.

Padre, io sono ebrea però credo nella religione cattolica. E vorrei…., il mio desiderio più grande è quello di convertirmi al cattolicesimo. Però sono minorenne e i miei genitori non me lo permettono.
Guarda voglio dirti una cosa che ti darà molta gioia. Io…., e l'ho imparato da questo figlio mio.
Devo dirti che il primo amore della mia vita è un ebreo: Gesù, Gesù di Nazareth. Della tua razza!
E il secondo, Maria Santissima, Vergine e Madre, Madre di quell'ebreo e madre tua e mia. Va bene?
E poi ti dico anche di essere buona con i tuoi genitori, abbi pazienza e prega. Non mostrare ribellione. É chiaro?

E il Signore di Nazareth, Gesù ebreo, Gesù Re di tutti i cuori e di tutte le volontà, farà in modo che i tuoi genitori ti lasceranno tranquilla, a seguire il cammino che già porti nascosto nella tua anima,
Quella vita "vita abscondita cum Christo in Deo" [vita nascosta con Cristo in Dio]. Eh?

Ama molto i tuoi genitori! D'accordo?

E nel frattempo impara la dottrina di Gesù Cristo, e prega, prega figlia mia. Il tuo battesimo di desiderio già ce l'hai. Prega. E mai più una parola di critica nei confronti dei tuoi genitori. Perché è chiaro: devi amarli con tutta l'anima e dimostralo con i fatti. D'accordo?

Sarai una buona figlia di Cristo se sei una buona figlia dei tuoi genitori.