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Il politico pro vida pestato dagli studenti di Sinistra
NEWS 24 Marzo 2018    

Il politico pro vida pestato dagli studenti di Sinistra

Immagina la situazione: sei una figura pubblica e sei invitato da un gruppo di studenti a presentare le tue idee all’università. È un luogo ideale, adatto al dialogo e al dibattito civile. Ma quando arrivi nei locali vieni accolto da una folla di giovani, e altri meno giovani, molti studenti e alcuni agitatori professionisti, ti impediscono di entrare nei locali.

Non solo ti bloccano la strada; ti sputano addosso, ti offendono, lanciano pietre, bottiglie e imprecazioni e ti colpiscono. Vuoi ragionare con gli aggressori, chiedere loro di parlare e loro rispondono con più violenza. “Il fascismo non è ascoltato, è schiacciato”, dicono.

Ti chiamano “nazista” perché non sei di sinistra e ti dichiari di destra, senza complessi. Gli si gettano in faccia che il suo crimine imperdonabile è quello di difendere la cura della vita umana dal concepimento alla morte naturale, l’integrità della famiglia naturale e la libertà di educazione.

“Non sei una persona”, ti gridano contro e cercano di soffocarti con una coperta con uno slogan rosso. Ti circondano, sei intrappolato, vieni preso a pugni e preso a calci. Vogliono linciarti.

Le autorità dell’università non intervengono in modo efficace. I giovani che ti hanno invitato cercano di fare qualcosa, ma sono neutralizzati dalla brutalità. Due delle persone che ti accompagnano cercano di farti uscire dal campus. Ma loro non ti lasciano. Ti seguono come un branco furioso.

Sfortunatamente la storia di questa insolita violenza non è fittizia. È l’esatto racconto degli eventi accaduti lo scorso mercoledì a José Antonio Kast, deputato che ha sostenuto l’anno scorso il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile. Un politico pro vida cileno, cattolico, impegnato contro la legge che ha depenalizzato l’aborto e che con il suo partito sostiene la maggioranza dell’attuale presidente Sebastian Pinera.

Fonte: Actuall