venerdì 19 aprile 2024
  • 0
Sting canta la pena e la speranza di san Robert Southwell, gesuita del ‘500 ucciso dagli anglicani
NEWS 17 Marzo 2014    

Sting canta la pena e la speranza di san Robert Southwell, gesuita del ‘500 ucciso dagli anglicani

Il padre gesuita Robert Southwell (1561?-1595) fu un poeta di enorme talento, la cui influenza si è esercitata a lungo su alcuni dei più bei nomi delle lettere inglesi, ivi compreso il maestro William Shakespeare. Padre Southwell fu anche un alacre missionario clandestino nell’Inghilterra devastata dallo scisma ereticale consumato da re Enrico VIII. Padre Southwell fu accusato di far parte di un complotto cattolico intenzionato a uccidere la regina Elisabetta, colei che “rigorizzò” dottrinalmente lo scisma anglicano. Padre Southwell venne così arrestato e condannato a morte per tradimento: si difese dichiarandosi innocente, patriota autentico ed esigendo di essere giudicato da Dio e dal popolo inglese.
 
Una delle sue poesie più note e belle s’intitola The Burning Babe, inclusa nella raccolta St. Peter's Complaint with Other Poems del 1595, postumo. È considerata uno dei componimenti più tristi, ma ricchi della poesia occidentale. Il padre gesuita descrive una visione drammatica del bambino Gesù che agonizza fra le fiamme per i peccati degli uomini. Ma – così all'ultimo rigo − «improvvisamente mi ricordai che era il giorno di Natale»: anche sul male più atroce trionfa sempre la luce divina, come sottolinea l'arrangiamento musicale piuttosto gioioso con cui il violinista folk inglese Chris Wood ha voluto rileggere la poesia del gesuita. Il giorno dopo avere composto questa poesia straziante ma al contempo consolante ‒ era il 21 febbraio 1595 ‒ padre Southwell fu martirizzato a Tyburn, che raggiunse compiendo gesti di palese santità. Il suo corpo venne decapitato e fatto a pezzi. Quando il boia ne presentò la testa al popolo, com’era uso in questi casi, nessuno nella folla gridò, come ci si aspettava, «Traditore!».
 
Padre Southwell è stato canonizzato nel 1970 dal venerabile Paolo VI, uno dei Quaranta Martiri d’Inghilterra e Galles.
 
Sting – nome d’arte di Gordon Summers, classe 1951 – è un eclettico musicista inglese d’indiscusso talento, famoso sia per avere capitanato il gruppo dei Police sia per la successiva, ricca carriera solista. Spesso Sting frequenta la musica del Cinquecento e la tradizione sacra.
Nel 2009, Sting ha tenuto un concerto nella famosa e bellissima cattedrale gotico-normanna di Cristo, della Beata Vergine Maria e di San Cutberto di Durham, che dalla Riforma appartiene alla Chiesa Anglicana. Il concerto è stato poi pubblicato in dvd con il titolo A Winter's Night… Live from Durham Cathedral. Uno dei brani eseguiti in quel concerto è The Burning Babe di san Robert Southwell. Nel video qui proposto, tratto da quel concerto, Sting lo introduce spiegandolo.
 
San Robert, missionario cattolico segreto in vita, torna in qualche modo a evangelizzare quella stessa Chiesa Anglicana che lo ha martirizzato.
Quello che segue è il testo originale della poesia The Burning Babe.

As I in hoary winter’s night stood shivering in the snow,
Surpris’d I was with sudden heat which made my heart to glow;
And lifting up a fearful eye to view what fire was near,
A pretty Babe all burning bright did in the air appear;
Who, scorched with excessive heat, such floods of tears did shed
As though his floods should quench his flames which with his tears were fed.
“Alas!” quoth he, “but newly born, in fiery heats I fry,
Yet none approach to warm their hearts or feel my fire but I!
My faultless breast the furnace is, the fuel wounding thorns,
Love is the fire, and sighs the smoke, the ashes shame and scorns;
The fuel Justice layeth on, and Mercy blows the coals,
The metal in this furnace wrought are men’s defiled souls,
For which, as now on fire I am to work them to their good,
So will I melt into a bath to wash them in my blood.”
With this he vanish’d out of sight and swiftly shrunk away,
And straight I called unto mind that it was Christmas day.