martedì 23 aprile 2024
  • 0
Un’agenda per non soccombere alla legge del più forte, del più ricco, del più influente
NEWS 24 Agosto 2020    di Redazione

Un’agenda per non soccombere alla legge del più forte, del più ricco, del più influente

Pubblichiamo una nostra traduzione di un’ampia parte dell’omelia pronunciata da monsignor Laurent Camiade, vescovo di Cahors (Francia), durante la festa dell’Assunzione.

Di Laurent Camiade*

(…) Oggi la società si organizza rifiutando ogni riferimento a Dio e sembra trovare normale trattare l’embrione umano come materiale di laboratorio. Oggi, i nostri tecnocrati stanno sviluppando leggi che non proteggono più la genitorialità, ma solo la libertà di fare affari con la procreazione. Così, oggi, questa immagine del drago che minaccia di divorare un bambino dalla nascita (Cfr. Ap 12) diventa terribile e ancora più concreta.

Il figlio della visione è certamente Cristo, Verbo fatto carne, Verbo eterno che si assume il rischio dell’Incarnazione. Egli è «destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro» (Ap 12,5). È attraverso il dramma della croce che manifesterà il suo potere. E in questo Cristo crocifisso a causa della malvagità delle nazioni, qui rappresentato dal drago a sette teste, possiamo riconoscere tutti i bambini martiri di tutta la storia, tutti gli embrioni non nati, tutti i condannati innocenti, tutti i poveri sacrificato e tutti i migranti rifiutati. «Quello che avete fatto a questi piccoli che sono miei fratelli, lo avete fatto a me» (cfr. Mt 25, 40-45), dirà Gesù a chi bussa alla porta del cielo. Quindi sì, ci sarà pianto e stridore di denti (cfr. Mt 13,50). L’apertura del santuario di Dio che è nei cieli non sarà indolore.

Nuove leggi bioetiche veramente catastrofiche rischiano ora di essere accettate in Francia, dopo il voto della nostra Assemblea nazionale alla fine di luglio. Di fronte a queste leggi che non meritano più il titolo di etica, come potranno i cristiani educare i propri figli a vivere in una società che, non accontentandosi di promuovere l’aborto come conquista sociale, favorirà la selezione eugenetica dei bambini da nascere, gli esperimenti sull’embrione umano, faciliterà la decisione di porre fine alla propria vita, e metterà sempre più profitto e redditività al di sopra del bene dei pazienti che il sistema sanitario considera “ clienti”? Come fare a sapere il bene e il male quando la legge è perversa?

La prima cosa sarà avere abbastanza temperamento per valorizzare e sostenere le persone che fanno e faranno scelte coraggiose perché contrarie a ciò che sarà loro dettato: quei pazienti incurabili che non vorranno essere uccisi per abbreviare la loro sofferenza; quei genitori eroici che accoglieranno un bambino con disabilità e sapranno amarlo indipendentemente da come li guardiamo; quelle persone sterili che non si arrogheranno il diritto di tagliare fuori dalla loro filiazione biologica il bambino che vogliono. Tutti questi, e molti altri, saranno gli eroi – e forse anche i santi – di domani. Se non li supportiamo, chi lo farà?

Ai bambini sarà sempre più necessario insegnare a pensare da soli, a studiare gli insegnamenti della Chiesa su questi argomenti complessi e ad essere guidati da buoni principi senza intransigenza o lassismo. Ad esempio, visto l’aumento del numero di persone anziane, potremo sviluppare una cultura della solidarietà e della felicità di trascorrere del tempo con i nostri fragili anziani. Oppure, lavorare per una medicina più umana in cui la vocazione di caregiver sia riconosciuta come un dono per tutti. Infine, sarà necessario, sempre di più, che i cristiani si esercitino a rinunciare a questo folle desiderio di controllare tutto con le tecniche biomediche. Dovranno insegnare ai loro figli ad accogliere l’imprevisto, l’imperfetto, il diverso e perfino il lutto, come possibilità di amare di più e di crescere in umanità. Impariamo a sopportare le persone moleste (la sesta opera di misericordia spirituale), sviluppiamo la virtù della pazienza e, soprattutto, esercitiamoci per ricevere da Dio la forza dell’amore fraterno in tutte le situazioni.

Programmare tutto, controllare tutto, igienizzare tutto e credere di avere tutto sotto controllo, è rinchiudersi in una mostruosa tentazione del nostro tempo. I bambini dovrebbero essere avvertiti di questi pericoli. Ricevere con gioia il dono che non si era previsto: questo è un buon esercizio spirituale! Essere felice di non aver ricevuto ciò che volevo o ordinato su Internet, ma ciò che qualcun altro ( qualcuno che mi ama – non un algoritmo ) ha scelto per il mio bene. Ecco un modo per imparare a liberarsi dalla tirannia tecnologica.

Non si tratta di cadere nell’eccesso opposto che significherebbe negare alla scienza tutto il bene che è capace di fare. Piuttosto, si tratta di discernere. Si tratta di individuare con chiarezza i limiti ei pericoli che il diritto civile è sempre meno in grado di prevenire. Perché il legislatore che trascura la legge di Dio sottomette la sua autorità alla legge del più forte, del più ricco, del più influente. (…) [fonte]

*vescovo di di Cahors


Potrebbe interessarti anche