Quasi mezzo milione di persone hanno lasciato la chiesa in Germania nell’ultimo anno. Non è certo questa la notizia, visto che è una tendenza in corso ormai da anni. Il dato di fatto da cui partire è che proprio laddove si è maggiormente annacquato il messaggio di Gesù Cristo perdendosi dietro a un annuncio indefinito e sempre più vicino al mainstream i fedeli scappano. E nessuno di quei “lontani” a cui sembrano indirizzarsi tutti gli sforzi di evangelizzazione si avvicina.
Lo scrittore tedesco Veit Etzold, CEO coach e consulente di strategia e storytelling per aziende con esperienza nel settore bancario, assicurativo, della consulenza strategica e della formazione dei dirigenti, professore presso l’Università di Aalen scrive: «Una volta Gesù Cristo disse a Pietro: “Pietro, qual è la tua professione?”. E Pietro rispose: “Sono un pescatore”. Gesù allora disse: “D’ora in poi sarai un pescatore di uomini. Su di te costruirò la mia Chiesa”. Essere pescatori di uomini significa ispirare il maggior numero di persone possibile. Un chiaro compito di vendita per il direttore commerciale Pietro. Oggi, invece, “vendere” per le chiese significa “allontanare” il maggior numero possibile di persone. Non lo si fa se si perde meno di mezzo milione di “clienti” all’anno. Qualsiasi direttore delle vendite responsabile di cifre così disastrose sarebbe stato licenziato tre volte nel mondo degli affari».
La sua visione, seppur riferita soprattutto alla situazione della Chiesa in Germania, può tranquillamente essere allargata all’intera situazione della Chiesa in Occidente. «La gente non se ne va perché la Chiesa non è abbastanza contemporanea», spiega Etzold, «al contrario: la Chiesa sta cercando di ingraziarsi il mainstream verde-sinistro fino al punto di ottenere un auto-abbandono. I congressi della Chiesa si stanno trasformando in eventi politici e la Chiesa sta cercando di essere attraente per le persone che non hanno altro che disprezzo per la religione e non vanno mai in chiesa. In questo modo, la Chiesa si rivolge a un gruppo target che non esiste nemmeno, allontanando allo stesso tempo i suoi fedeli abituali».
Tanto più in un momento storico in cui l’uomo non sa che volto dare a Dio, è importante che sia la Chiesa ad annunciare che quel volto è lo stesso di Gesù Cristo morto e risorto per noi. Seppur va riconosciuta la buona fede, la tendenza di molti vescovi sembra essere quella di creare una rappresentazione indefinita e rispondente ad aspettative umane di misericordia a basso costo e garantita a priori. Vano sarà l’annuncio di salvezza di Gesù Cristo se teniamo solo i «molti chiamati» e tagliamo fuori la parte sui «pochi eletti». Che la Chiesa possa riscoprire «l’essenza del suo marchio», per usare le parole del professor Etzold, caratterizzato dalla provvidenziale missione di annunciare la verità evangelica con zelo e amore. Solo così fioriranno credenti che potranno essere a loro volta santi e martiri. (Fonte foto: Focus/Pexels.com)
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