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10.12.2024

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Luglio, mese del Preziosissimo Sangue di Gesù
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27 Luglio 2024

Luglio, mese del Preziosissimo Sangue di Gesù

Proviamo a distogliere l’attenzione dalle litanie meteorologiche e dal susseguirsi di allarmi che ci raggiungono, nostro malgrado, da ogni schermo e seguiamo con fiducia il ritmo con il quale la Chiesa, con la sua liturgia, ci accompagna ed educa. Ogni mese dell’anno è dedicato ad una devozione specifica – che meraviglia: gennaio per esempio è il mese di Gesù Bambino e del suo santissimo Nome; Febbraio è dedicato alla Sacra Famiglia, Marzo al Custode per eccellenza, San Giuseppe, aprile all’Eucarestia e alla Misericordia infinita di Dio, Maggio è mese mariano per antonomasia, Giugno è dedicato al Sacro Cuore e Luglio, quasi a compimento del precedente, è il mese dedicato alla devozione al Preziosissimo Sangue di Gesù, la cui festa cade proprio il primo del mese.

Il sangue è vita, e il sangue del Salvatore non può che essere sorgente di una vita che non ha fine. Per far sgorgare questa fonte ha dovuto e voluto soffrire, e così il suo sangue, dato fino all’ultima goccia, basterà per ogni uomo di ogni tempo. Torniamo con Lui, sul Golgota; mettiamoci anche noi, questa volta come Longino, sotto la croce. Seppur indegni, siamo paradossalmente e per volere di Dio meritevoli di un amore straripante. Presenti alla trafittura del suo petto, al costato che, fiaccato da ogni dolore, si lacera al tocco della lancia e lascia fluire tutto il sangue e l’acqua su di noi, rappresentati dai pochissimi rimasti presenti.

Non importa, come misteriosamente abbiamo ereditato l’umanamente insanabile trauma ontologico del peccato originale dai primi due, ora possiamo attingere per mezzo di Uno tutto il tesoro di vita che Cristo è venuto a restituirci. Lo ha fatto col sangue. Senza questo atto finale di donazione totale non avremmo, dunque, alcuna salvezza. La salvezza dell’Agnello che toglie tutti i peccati perché li prende su di Sè.

La devozione al suo preziosissimo sangue, già implicita nel cristianesimo delle origini, viene istituita nel 1849 da papa Pio IX che la estende alla chiesa universale. La festa dedicata verrà fatta unita da papa Paolo VI a quella del Corpus Domini, così come la carne e il sangue sono uniti nell’unico salvatore. «Il Sangue Prezioso che adoriamo è il Sangue che il Salvatore ha versato per noi sul Calvario e ripreso nella Sua gloriosa Risurrezione; è il Sangue che scorre nelle vene del Suo corpo risorto, glorificato e vivente alla destra di Dio Padre nei cieli; è il Sangue reso presente sui nostri altari dalle parole della Consacrazione; è il Sangue che ha meritato per noi la grazia santificante e attraverso di esso lava e abbellisce la nostra anima e inaugura in essa l’inizio della vita eterna.»

Anche San Giovanni Paolo II ci ha lasciato insegnamenti sul bene incalcolabile del sangue di Cristo, ecco cosa diceva in una meditazione del 1° luglio 2000: «Il segno del “sangue effuso”, come espressione della vita donata in modo cruento a testimonianza dell’amore supremo, è un atto della condiscendenza divina alla nostra condizione umana. Dio ha scelto il segno del sangue, perché nessun altro segno è così eloquente per indicare il coinvolgimento totale della persona».

Tra i documenti più antichi, ce n’è uno del primo secolo di un altro pontefice, Papa San Clemente I, datato circa 96 d.C. Ecco cosa diceva: «Fissiamo lo sguardo sul Sangue di Cristo e comprendiamo quanto sia veramente prezioso, visto che è stato versato per la nostra salvezza e ha portato la grazia della conversione al mondo intero». Il santo moderno che ha dedicato la sua vita a far amare questa che è una devozione non opzionale, ma vincolante per ogni credente, è San Gaspare del Bufalo: ha diffuso ampiamente questa devozione, con l’approvazione della Santa Sede, e nel 1815 ha fondato la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.

Questa la sua preghiera: O sangue prezioso del mio Signore, che io ti benedica in eterno./O amore del mio Signore divenuto piagato!/ Quanto siamo lontani dalla conformità alla tua vita./ O sangue di Gesù Cristo, balsamo delle nostre anime, sorgente di misericordia, fa’ che la mia lingua, imporporata di sangue nella quotidiana celebrazione della Messa, ti benedica adesso e sempre./O Signore, chi non ti amerà?/Chi non arderà di affetto verso di te?
Le tue piaghe, il tuo sangue, le spine, la croce, il divin sangue in particolare, versato fino all’ultima stilla, con quale voce eloquente grida al mio povero cuore!/Poiché tu agonizzasti e moristi per me per salvarmi, io darò, se occorre, anche la vita, perché giunga al possesso beato del cielo./O Gesù, sei stato fatto per noi redenzione.
Dal tuo costato aperto, arca di salvezza, fornace di carità, uscì sangue ed acqua, segno dei sacramenti e della tenerezza del tuo amore, o Cristo, che ci hai amati e lavati nel tuo sangue!

Ogni santa Messa, che è la ripresentazione dell’unico sacrificio al quale possiamo unire i nostri, piccoli e imperfetti, è il luogo e il tempo nel quale possiamo ricevere la salvezza che il Sangue di Cristo ci ha guadagnato una volta per tutte. Per questo la devozione che dobbiamo a questa materia tanto preziosa è perenne. (Fonte foto: Wikipedia)

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