Domenica 02 Novembre 2025

I protagonisti del conclave: Jean-Marc Aveline

Arcivescovo metropolita di Marsiglia, qualcuno lo vorrebbe come candidato per mettere d'accordo progressisti e conservatori. È sponsorizzato da Macron con anche le simpatie della Comunità di Sant'Egidio

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Pubblichiamo di seguito l’ottavo di una serie di brevi profili biografici su alcuni cardinali ritenuti come “papabili”. Sappiamo che l’elezione di un pontefice non è un esercizio di mera politica, ma un evento ecclesiale in cui preghiera e dialogo per il bene della Chiesa sono al cuore del voto in conclave. Tuttavia, pensiamo di offrire ai lettori alcuni spunti per conoscere più da vicino i protagonisti di un evento storico molto importante. (La Redazione) ***** Nel Conclave c’è chi lo considera, tra i papabili, il nuovo, possibile “Papa buono” per la sua somiglianza e l’aria bonaria di Angelo Roncalli. Parliamo di Jean-Marc Aveline  arcivescovo metropolita di Marsiglia, dall’8 agosto del 2019. Aveline nasce in Algeria da una famiglia francese, nel 1958. Nel 1977 entra nel seminario di Avignone dove segue il primo ciclo di teologia, materia in cui ottiene il dottorato nel 2000, all' Institut Catholique. Oltre a questo titolo consegue anche la licenza in filosofia presso l’ Université Paris I et Paris IV Sorbonne. Diventa sacerdote nel 1984. Fonda nel 1992 l’Institut de Sciences et de Théologie des religions di Marsiglia,  che oggi rappresenta un vero e proprio polo, in Francia, nel dialogo tra religioni e culture, in particolare nel contesto mediterraneo. Infatti Aveline è considerato uno dei riferimenti più autorevoli della chiesa francese, nel campo del dialogo interreligioso. In seguito diventa docente presso la facoltà di teologia dell’ Université Catholique de Lyon e, dal 2008 al 2012, è consultore presso il pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Nel 2013 è vescovo ausiliare di Marsiglia, nel 2019 arcivescovo metropolita di Marseille e nel 2022 papa Francesco lo nomina cardinale. Da appena un mese, 2 aprile scorso, è presidente della Conferenza episcopale francese. Tra le sue priorità apostoliche ci sono l’accoglienza ai migranti  e il dialogo con l’Islam, due argomenti molto cari anche a Bergoglio con cui, negli anni, ha instaurato un rapporto molto stretto. Anche l’impegno per gli emarginati e per i poveri lo hanno sempre legato a papa Francesco, non a caso gli è stata affidata la diocesi di Marsiglia, caratterizzata da un’alta presenza di stranieri e dove il dialogo con l'Islam è un punto fermo. Si è mostrato spesso “aperto” anche sulla questione del celibato dei preti e del diaconato femminile. Emmanuel Macron (e con lui, si dice, anche la Comunità di Sant'Egidio) tifa per lui. Da molti è considerato un progressista non sgradito ai conservatori: potrebbe rappresentare una sintesi tra le varie anime del Conclave. Tra i punti a suo sfavore, rispetto alla salita al soglio pontificio, sicuramente il fatto di non parlare italiano. (Foto: Imagoeconomica)

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