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Gingrich elogia la Chiesa per il ruolo in Congo e Sud Sudan
NEWS 22 Gennaio 2018    

Gingrich elogia la Chiesa per il ruolo in Congo e Sud Sudan

Il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Callista Gingrich, ha elogiato la «leadership senza paura» della Chiesa cattolica nel promuovere «pace, giustizia e prosperità» nel Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo – due paesi africani rovinati da anni di paralisi, povertà, violenza e guerra.

Ha tenuto il suo primo discorso come ambasciatore in una tavola rotonda presso la Pontificia Università Urbaniana lo scorso 18 gennaio. La Gingrich ha elogiato la Chiesa per il ruolo svolto per la pace nei due paesi africani, specificando che anche gli Usa sono impegnati su questo fronte. Perché i bambini «non possono essere educati quando hanno fame», le comunità non possono essere alimentate «quando gli operatori umanitari e gli agricoltori vengono attaccati», le imprese non possono sopravvivere quando le comunità sono «tormentate dalla corruzione» e i diritti delle donne non possono essere garantiti «quando la violenza sessuale è all’ordine del giorno».

La situazione in Congo

Gingrich ha sottolineato che gli Stati Uniti sono il «più grande donatore bilaterale» della Repubblica Democratica del Congo e continueranno a sostenere il popolo congolese nei loro sforzi per «costruire un futuro migliore», così come la missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite nel paese. Ha poi specificato che il conflitto ha avuto un «effetto devastante sul popolo» e che il governo degli Stati Uniti sta «osservando da vicino» il cessate il fuoco firmato a dicembre.

Francesco non andrà in Sud Sudan

Per quanto riguarda la situazione in Sud Sudan l’ambasciatrice ha invitato il governo a fornire «accesso libero, sicuro e senza ostacoli» per le organizzazioni umanitarie e ha assicurato ai leader della Chiesa di avere il «pieno sostegno» degli Stati Uniti.

Il mese scorso, la Chiesa sud sudanese ha invitato Papa Francesco a visitare la nazione devastata dalla guerra, sperando che potesse essere una «voce per chi non ha voce». Il Santo Padre aveva programmato di visitare il paese in ottobre, ma lo ha annullato citando problemi di sicurezza. (fonte)


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