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Il delirio animalista dei vegani. Una follia, certo, ma che diffonde sempre più il proprio abisso spirituale
NEWS 3 Novembre 2014    

Il delirio animalista dei vegani. Una follia, certo, ma che diffonde sempre più il proprio abisso spirituale

Esiste un "vegetarismo" radicale che discende da una visione del mondo iperecologista e superambientalista.
È quella che sostanzialmente concepisce la "natura selvaggia" come superiore all'essere umano, il quale è considerato solo un "disturbatore" della "quiete pubblica" animale, uno "stupratore" della "natura incontaminata".

Secoli fa si partì con il mito del "buon selvaggio", ma poi si è andati oltre: l'uomo infatti non è più "buono" nemmeno se "selvaggio" perché è la "cattiveria" della "selvaggina" l'unica ada avere diritto di di cittadinanza sul pianeta Terra.

Gli uomini sono dunque solo dei lucidi killer e degi spietati virus incontrollati che sporcano, spaccano, distruggono e ammazzano.

La punta più radicale di questa ideologia sono oggi i cosidetti "vegani".

Il 1° novembre a Londa è andata in scena una loro pantomima tetarale, il World Vegan Day: qualche decina di attivisti nudi e seminudi si è gettata a terra ricoperta di finto sangue per svelare al mondo il "crimine dei crimini": ogni anno vengono uccisi un miliardo di animali (cifre loro) "solo" per dar da mangiare agli uomini. E così, mentre sulla Terra milioni di bambini muoiono di fame, milioni di bambini vengono uccisi ancora nel ventre materno, milioni di embrioni umani vengono distrutti dinsinvoltamente e l'eutanasia, compresa quella sui bambini, fa strada ovunque, ci troviamo cincondati da gente che non ha nulla di meglio da fare che protestare contro il mio filetto di manzo e la vostra chianina IGP.

Certo, è una follia pura e semplice. Però sta prendendo piede, più di quanto si pensi. Per questo abbiamo deciso di proporre questa notizia e le sue immagini, rigorosamente dopo avere mostrato le foto di Londra a un adolescente vessato da una maestra vegana e avere raccolto il suo (colorato) giudizio, nonché il suo forte consiglio a diffondere la cosa "a tutti affinché sappiano". Evangelicamente convinti di dover tornare come bambini, ci portiamo avanti imitando quell'adolescente sanamente istintivo e ancora puro.