A qualcuno piace caldo

Regia di Billy Wilder.

1959 – 119 minuti – bianco/nero

Pietra miliare

La commedia degli equivoci è, forse, uno dei temi più sfruttati nel panorama cinematografico. E tra gli equivoci lo scambio dei ruoli – tra maschile e femminile – è tra i maggiormente usato per puntare a una risata facile. Ci sono però film che su questo tipo di situazione hanno creato la loro fortuna e sono da considerare delle vere pietre miliari nel panorama cinematografico. La più nota di tutte è senza dubbio “A qualcuno piace caldo”, vero e proprio capolavoro della storia del cinema. Gli ingredienti ci sono tutti: dalla vecchia comica anni Trenta alla più sofisticata commedia anni Cinquanta e il tutto è confezionato nel modo più mirabile e con tutta la perfezione che solo i grandi autori sanno e possono fare.
La sceneggiatura è dello stesso regista Billy Wilder e del suo fedelissimo collaboratore I. A. L. Diamond che qui si “esibiscono” in uno dei migliori lavori di tutti i tempi. Due suonatori spiantati sono gli involontari testimoni della strage di San Valentino. Per sfuggire alla vendetta dei gangster, decidono di aggregarsi, sotto mentite spoglie, a un’orchestra tutta femminile. Gli equivoci saranno all’ordine del giorno.
Detto della perfetta regia di Billy Wilder, non si può non citare il trio di protagonisti: Tony Curtis, Jack Lemmon e Marilyn Monroe. Il film è passato anche alla storia, oltre che per la folgorante battuta finale, per le scene ripetute decine di volte, perché la Monroe dimenticava la parte. Aneddoti a parte, è una pellicola da considerarsi tra quelle che hanno fatto la storia del cinema e che non perde minimamente smalto anche con il passare degli anni. Da vedere perché così si scopre che cosa a qualcuno piace caldo.