15.12.2024

/
Caro Gius, ora pro nobis
31 Gennaio 2014

Caro Gius, ora pro nobis

 

 

 

 


Nel momento in cui stiamo chiudendo questo numero, ci ha raggiunto la notizia che il 22 febbraio è morto mons. Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione.
Potrà sembrar strano, ma questo evento non mi ha rattristato più di tanto. E non perché la scomparsa del “Gius” (così lo chiamavano affettuosamente i ciellini) mi abbia lasciato indifferente.
No, il motivo è un altro, ed è frutto anch’esso dell’eredità lasciata da questo campione della fede.
Vedete, don Giussani ha speso l’intera vita per trasmettere a tutti noi una verità straordinaria, così riassumibile: nella storia è accaduto un fatto, un fatto vero, concreto, indagabile nei suoi confini temporali (duemila anni orsono) e territoriali (in Palestina) il cui influsso però travalica ogni spazio e tempo, un fatto che si offre alla mente e al cuore di chiunque sia disposto ad aprirsi allo stupore e al mistero: Dio si è fatto uomo in Gesù Cristo.
Dio è venuto nella storia – amava dire don Giussani – per incontrare l’uomo e innalzarlo al vertice delle sue potenzialità, delle sue capacità, per rispondere al desiderio di bene, di vero, di bello, di infinito, di eternità che alberga nel cuore di ogni essere umano.
Il cristianesimo, dunque, come «fatto concreto», come «avvenimento»: questa mi sembra una buona sintesi della testimonianza del “Gius”.
E io, ricevuta notizia della sua morte, mi sono trovato a pensare ad un altro fatto, ugualmente concreto, che lo ha visto protagonista un istante dopo la sua dipartita da questa valle di lacrime.
Finalmente, mi son detto, egli ha visto faccia a faccia il suo e nostro Signore, quel Gesù che tanto ha amato e servito al punto di spendersi senza riserve per testimoniarne la bellezza e la verità a schiere di giovani e adulti che gli saranno eternamente riconoscenti. E non fatico ad immaginare che a questo incontro don Giussani si sia presentato accompagnato da Colei che teneramente ha molto amato in vita, la Madre di Dio, per la quale nutriva una profonda e solida devozione, mai venuta meno, anche quando nell’immediato post Concilio la venerazione di Maria era da molti considerata il ferrovecchio di una sorpassata devozione popolare.
So con assoluta certezza che un istante dopo la sua dipartita l’anima del “Gius”, con le sue facoltà di amare, capire, volere, ha incontrato Gesù Cristo Re dell’Universo. Questo è certo.
Che cosa si saranno detti? Non lo so. Ma so che il Giudice di misericordia ha aperto il libro della sua vita e vi avrà letto i frutti, vi avrà visto le opere.
E spero che lo abbia accolto con le braccia spalancate in quel regno di luce, di gioia, di eternità beata, compimento finale e assoluto del suo desiderio di bene, di bello e di infinito, meta ultima e decisiva verso la quale don Giussani ha fatto incamminare, educandoli alla fede, tanti suoi discepoli.
Se le cose stanno così – e stanno così – ditemi: come posso esser triste?
Certo, non sono di quelli che danno per scontato – oggi lo si fa con tutti – che ogni anima si conquisti il paradiso al primo istante. Forse anche don Giussani avrà bisogno di ulteriore purificazione. Questo naturalmente sfugge al nostro sapere.
Allora, meglio pregare per lui, per la sua anima. Se, come spero ardentemente, non ne avrà bisogno, nessuna delle nostre invocazioni andrà perduta: altre anime ne riceveranno beneficio. È la bellezza della dottrina della comunione dei santi.
Ma un fatto è certo. Ora don Giussani potrà fare molto di più per noi, per i suoi figli del Movimento, per l’intera Chiesa. E questo mi conforta, rassicura e incoraggia. Grazie, caro Gius. A nome dei lettori del Timone. Tutti ti vorremo sempre bene. E tu, ora pro nobis.

IL TIMONE – N.41 – ANNO VII – Marzo 2005 – pag. 3

I COPERTINA_dicembre2024(845X1150)

Per leggere l’articolo integrale, acquista il Timone

Acquista una copia de il Timone in formato cartaceo.
Acquista una copia de il Timone in formato digitale.

Acquista il Timone

Acquista la versione cartacea

Riceverai direttamente a casa tua il Timone

I COPERTINA_dicembre2024(845X1150)

Acquista la versione digitale

Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone

Resta sempre aggiornato, scarica la nostra App:

Abbonati alla rivista