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14.12.2024

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Chi aiuta gli sposi?
29 Settembre 2014

Chi aiuta gli sposi?

 
 
Fino a pochi anni fa, la famiglia veniva data per scontata, quasi come l'acqua o l'aria. C'era, semplicemente. Da lì si passava, inevitabilmente, lamentandosi magari, ma senza metterla troppo in discussione, anzi. E la stessa cosa valeva per il matrimonio che è all'origine della famiglia. Certo, le basi teoriche per spiegare il grave pericolo che sta attraversando la famiglia oggi esistevano da molto tempo: dal testo del padre del marxismo Friedrich Engels (1820-1895) dove viene teorizzato il superamento della famiglia, al femminismo radicale di Margaret Sanger (1879-1966). Mancava l'occasione perché queste idee sostenute da piccole minoranze diventassero di massa. Ci voleva una rivoluzione culturale e venne il Sessantotto, con i suoi miti e le sue icone ostili alla famiglia, con Simone de Beauvoir (1905- 1986) e il "suo" Sartre, con la rivoluzione sessuale, il divorzio e l'aborto.
Da quell'anno la malattia entrò dentro le famiglie, colpendo i rapporti fra i genitori e fra questi e i figli. Non si trattava più soltanto di un'ideologia professata da alcuni, ma di un virus che tutti cominciarono a respirare, anche coloro che credevano nel valore della famiglia fondata sul matrimonio indissolubile, e anche coloro che amavano profondamente la loro famiglia. Anche costoro sentirono quel virus penetrare nei rapporti di coppia, nelle relazioni con i figli, perché la coppia e i figli vivono in quella società infettata da questo virus. Infine, quest'ultimo ha trovato nel 1994 e nel 1995 il sostegno dell'Onu, come ha denunciato in modo drammatico san Giovanni Paolo Il nell'Angelus del 29 maggio 1994, quando ha messo in campo il vangelo della sofferenza di fronte ai «potenti del mondo», la "sua sofferenza" (era reduce da un nuovo ricovero di quattro settimane all'ospedale Gemelli): «Perché la famiglia è minacciata, la famiglia è aggredita. Deve essere aggredito il Papa, deve soffrire il Papa, perché ogni famiglia e il mondo vedano che c'è un Vangelo, direi, superiore: il Vangelo della sofferenza, con cui si deve preparare il futuro, il terzo millennio delle famiglie, di ogni famiglia e di tutte le famiglie».
La cura della malattia, così, non poteva più essere soltanto sul piano della dottrina, per ricordare le ragioni della famiglia e del matrimonio, la verità e la bellezza del loro esistere. Certo, anche questo, e tutti abbiamo ascoltato in questi decenni l'insegnamento della Chiesa diventare sempre più ricco di spiegazioni sul perché della famiglia nel piano di Dio, passando attraverso la spiegazione delle ragioni morali ma anche e soprattutto cercando di mostrarne la verità e la bellezza. Ma, contemporaneamente, in gran parte proprio dall'esperienza della fede cristiana nascevano realtà associative che si piegavano sulle ferite della famiglia, facendosene carico come il buon Samaritano. Ognuna con la propria specificità, queste associazioni hanno prevalentemente lo scopo di prevenire la crisi e di curarla appena si presenta.
Ne segnaliamo alcune, senza pretesa di completezza, chiedendo scusa a chi abbiamo dimenticato perché a noi sconosciuto e anche per la sinteticità delle informazioni.
Cominciamo da una realtà recente, che ispira una grande simpatia per la generosità e la profondità che manifesta. Si tratta della "Fondazione Cenacoli di Maria", con sede principale a Ischia, nata per aiutare le famiglie attraverso la figura di Maria, per mezzo della preghiera anche comunitaria, ogni primo sabato del mese, ma anche attraverso la testimonianza e la parola, che esprimono la ragionevolezza della fede e della famiglia. Sul loro sito www.cenacolidimaria.it potrete trovare ulteriori informazioni.
In qualche modo collegato, è il "Centro familiare Casa della tenerezza" (www.casadellatenerezza.it), con sede a Perugia, fondato da mons. Carlo Rocchetta. Si tratta di comunità di fedeli che aiutano le coppie in difficoltà, promuovendo incontri per coppie, consacrati, singoli al fine di mostrare la tenerezza del Padre e la maternità della Chiesa verso chi ne ha bisogno, compresi i figli tra i sei e gli undici anni di genitori separati o divorziati, allo scopo di aiutarli a vivere questa difficile condizione.
Un'altra realtà presente in Italia da 35 anni è l'Oeffe, "Orientamento familiare", che fa parte dell'IFFP, l'lnternational family foundation developement, e ha come scopo sostenere le famiglie interessate alla loro serenità attraverso corsi, seminari e incontri culturali che favoriscano l'acquisizione di una "mentalità professionale" da parte dei geni­ tori (www.famigliaok.it).
Segnaliamo anche "Retrouvaille, un'esperienza cristiana", una comunità internazionale di aiuto alle coppie in crisi per salvare il matrimonio (www.retrouvaille.it) e "Incontro Matrimoniale", che nasce a Barcellona negli Anni Cinquanta e arriva in Italia nel 1978, quando viene organizzato il primo week end di formazione, dove agli sposi presenti viene raccomandata la grandezza del loro matrimonio attraverso una particolare rivalutazione del sacramento e del progetto di Dio sulla coppia (www.incontromatrimoniale.org) .•
 
Il Timone – Settembre/Ottobre 2014

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