Chiedimi se sono felice

Come ormai succede da molto tempo, il periodo delle festività natalizie si contraddistingue anche per le uscite delle novità cinematografiche. Sarebbe interessante commentare i risultati degli incassi che si sono verificati quest’anno: non tanto per promuovere o bocciare qualcuno ma piuttosto per sottolineare un cambiamento che sembra qualche cosa di più di una semplice tendenza. Una conferma, non solo per quello che riguarda il successo di pubblico ma anche per la “sostanza” vera e propria del film, è venuta dal trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Confesso che mi fa piacere perché dimostra un’intelligenza e un’attenzione che va ben oltre la capacità artistica. A differenza di molti altri comici, che ottenuta la notorietà televisiva hanno tentato la via del cinema senza successo, Aldo, Giovanni e Giacomo stanno riuscendo con grande capacità a mantenere altissima la qualità e la simpatia che si prova nei loro confronti. Caratteristiche che si possono completamente apprezzare in “Chiedimi se sono felice”, considerato, fino ad ora, il loro film più “compiuto”. Nel raccontare le vicissitudini sentimentali di tre amici, si riesce a pieno a comprendere come il lavoro sulla sceneggiatura sia stato fatto non solo a livello comico ma anche a livello narrativo. Così, con il costante sorriso sulle labbra, i valori della lealtà e dell’amicizia diventano la causa per forti litigi e grandi riappacificazioni. Per correttezza di informazione devo segnalare che l’uso di qualche esclamazione, mai pronunciata con volgarità ma sicuramente colorita, potrebbe infastidire qualcuno. Nel complesso, un film che per molti aspetti merita di essere visto.