15.12.2024

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Due Encicliche, un Magistero
31 Gennaio 2014

Due Encicliche, un Magistero


Alcune riflessioni sul legame fra le encicliche di Benedetto e Francesco. Caritas, veritas, lumen fidei

L’Enciclica Lumen Fidei, di papa Francesco, potrebbe esser considerata come la conclusione programmatica dell’ultima enciclica del suo predecessore, papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate.
Quest’ultima si apre con la considerazione che, a causa della cultura nichilista oggi dominante, l’uomo perde ogni riferimento alla verità e quindi il significato della vita, delle sue azioni, fino al punto che gli strumenti che utilizza diventano moralmente indifferenti e autonomi, sfuggendo così dalle sue mani. L’Enciclica si conclude considerando, coerentemente con la premessa, che quando le cose non funzionano (e la società va in crisi) non sono gli strumenti a dover esser cambiati, bensì l’uomo (che li usa).
Lumen Fidei spiega come l’uomo può cambiare. Con la fede e la Verità (cercata e trovata) l’uomo cambia se stesso e il mondo, santificandolo. Perchè ritrova il senso della vita, comprende ciò che è bene e ciò che è male e impara a distinguere tra fini e mezzi. Sa darsi dei fini per sé e per la società e impara a usare i mezzi opportuni, attribuendo loro un senso per raggiungere il fine, che è il bene comune.

Fede e verità

Ecco la fede ragionevole che sostituisce la superstizione di ieri e soprattutto di oggi (la tecnica), dando in più consolazione, certezze e vera libertà di ricerca della Verità, che la ragione senza la fede non sa fare e la fede senza la Verità neppure sa dare. Per dare questo senso alla vita l’uomo, infatti, necessita di una Verità che gli permetta di comprendere la realtà della creazione e di scoprire la presenza di Dio nella storia, anche in quella della sua vita. La Verità si scopre con la fede e l’amore di Dio, ma senza la Verità la stessa fede resta sentimento e illusione. Ecco perchè la fede vuole necessariamente cercare la verità delle cose e la stessa ragionevolezza della fede. Così fede e amore cambiano il mondo, dando all’uomo il compito di santificarlo, santificando se stesso e poi ciò che lo circonda, persino aprendo l’approccio scientifico al disegno di Dio.
La stessa storia del mondo è fatta dalla fede poichè Dio Creatore si rivela all’uomo, gli fa promesse e gli chiede di corrispondere indentificandosi in Lui. Ma l’uomo Gli preferisce gli idoli, che non hanno pretese e lo fanno sentire a sua volta creatore. Così Dio deve dare una dimostrazione di amore che cambia la storia del mondo e pertanto si avvicina all’uomo, si fa uomo, si sacrifica mettendosi nelle mani delle sue creature, risorge e compie così la storia della salvezza. In questo modo viene definita l’affidabilità totale ed assoluta di Dio per l’uomo.

La Chiesa
Grazie al sacrificio di Cristo, dopo la Resurrezione i cristiani diventano una “cosa sola”, un solo corpo, cioè la Chiesa. Quest’ultima ha diversi compiti. Anzitutto deve custodire la teologia nella Tradizione, perché compito della teologia è spiegare la fede e farla “incarnare” nel tempo e nello spazio. Ciò avviene grazie ai sacramenti, alla preghiera e al magistero. La Chiesa ha anche il compito di rendere la fede il catalizzatore che permette di strutturare l’architettura necessaria ai rapporti fra gli uomini, creando le condizioni per la realizzazione del bene comune, ponendo a fondamento di quest’ultimo la famiglia, che è fusione di due corpi in uno, dove i figli si fanno, si formano e si educano immettendo un importante valore aggiunto nella società. Se la Chiesa non riesce a far vivere la fede, mancheranno i fondamentali del vivere, perchè verrà a mancare il senso della vita e delle azioni. E si produrranno i risultati descritti nella Caritas in Veritate. Questo è il compito della Chiesa, e se lo svolgerà adeguatamente oppure no si vedrà dai risultati.
Gli uomini hanno un esempio e un aiuto: Maria, Madre di Dio. Ella credette e credendo permise il cambiamento della storia con l’incarnazione di Cristo. Questo evento, il più importante della storia, produsse i frutti della fede, cioè la salvezza per gli uomini.

IL TIMONE N. 126 – ANNO XV – Settembre/Ottobre 2013 – pag. 11

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