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15.12.2024

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Gay Pride: un’offesa ai cattolici per distruggere la famiglia
31 Gennaio 2014

Gay Pride: un’offesa ai cattolici per distruggere la famiglia

 

 

 

Infine, il Papa ha interrotto la consegna del silenzio che la Santa Sede si era imposta di fronte alle manifestazioni indette dal World Gay Pride per celebrare, a Roma dall’I al 9 luglio 2000, Gorgoglio omosessuale”, e durante l’Angelus di Domenica 9 luglio ha protestato e condannato la scelta provocatoria di indire questa manifestazione nell’anno giubilare, ricordando la dottrina cattolica a proposito dell’omosessualità contenuta nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC nn. 2357-2358-2359).
Il problema dell’omosessualità non riguarda soltanto i cattolici, ma tutti gli uomini e in particolare il bene comune di una nazione. Infatti, la propaganda e l’ostentazione dell’omosessualità finalizzate a farla apparire come una condizione normale mirano a ridurre la famiglia a una delle diverse possibili forme di convivenza fra due esseri umani: così la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna cesserebbe di essere l’unico modello e l’unica forma di cellula base della società. Di conseguenza, l’ostentazione dell’omosessualità è una sfida per tutti gli uomini e per la pubblica autorità, in quanto mette in discussione gli attuali fondamenti della convivenza: sarebbe come se si volesse sostituire il matrimonio e la famiglia con un’altra cosa qualsiasi, una squadra di calcio o una classe, per esempio, come fondamento della società. Tutti possono capire quali sarebbero le conseguenze di questo atto e come ciò cambierebbe i connotati della vita pubblica.
Diverso è il fatto che esistono omosessuali che, come dice il CCC, vanno accolti con rispetto, compassione e delicatezza. Ma questi sono sempre esistiti e non hanno mai preteso di essere la “norma” e di sostituire il matrimonio fra uomo e donna come condizione “normale” della vita sociale. Proprio questa pretesa è il vero problema e la vera aggressione, a cui nel caso del Gay Pride celebrato a Roma si è aggiunta l’offesa ai cattolici per via del Giubileo.

L’Associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” ha pubblicato il “Rapporto 2000 sulla libertà religiosa nel mondo”, curato da Andrea Morigi, Vittorio Emanuele Vergole e Chiara Verna, con una nota previa del direttore del Segretariato italiano Attilio Tamburrini. Per ogni paese del mondo viene fornita una scheda che illustra il numero di abitanti, la percentuale dei credenti divisi nelle varie confessioni e notizie relative alla libertà di culto. Nei Paesi comunisti rimasti e in molti di quelli musulmani si registrano le persecuzioni più dure.
Chi desidera riceverlo può contattare: ACS, P.za san Calisto 16 – 00153 Roma (tei. 06/58.14.841).

 

IL TIMONE – N. 9 – ANNO II – Settembre/Ottobre 2000 – pag. 22-23

 

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