Il Timone n. 12 – anno 2001 –
“Voi pensate che il Vangelo sia un insieme di divieti e di obblighi impossibili da seguire (e noi facciamo di tutto per mantenervi in questa disposizione), che se uno si azzardasse a provarci perderebbe la tranquillità e la gioia, nonché i piaceri che la vita può dare. In realtà quel libretto è il Manuale per il Perfetto Uso di voi stessi e se uno lo applicasse ‘integralmente’ (ti prego, assapora con me questa parola e pensa al disprezzo di cui l’avete circondata: si tratta di un piccolo capolavoro di cesello del nostro Capo) sarebbe felice già sulla terra”.
(Rino Cammilleri, Consigli del diavolo custode per andare all’inferno senza strafare, Piemme, Casale Mon.to (AL) 2000, pp. 26-27).
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“Dal punto di vista culturale è difficile negare che sia in atto una strategia diretta contro la Chiesa cattolica, contro la sua presenza culturale e politica, contro i valori – anche naturali – di cui è portatrice. Dalle prime fasi umanista e razionalista, questa strategia è passata a una terza fase ideologica (principalmente marxista) e ora a una quarta fase neognostica, nichilista e magica. Sembra meno ovvio – ma solo ai non addetti ai lavori – che molti leader culturali (e politici) che promuovono e condividono questa strategia facciano parte di società segrete o di ordini occulti, e che una buona parte di queste società abbiano nei loro gradi più interni (i meno noti ai ‘profani’) pratiche magiche di carattere sessuale”.
(Massimo Introvigne, Anche la cultura ha le sue sette, in Avvenire, 17.12.94).
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“Nella sua azione pastorale la Chiesa deve percorrere ogni strada per far conoscere e rendere comprensibili all’uomo d’oggi i principi morali che scaturiscono dalla fede. Ma una strada non è percorribile: quella che tenta di eliminare la croce di Cristo. I tentativi fatti in questo senso non riusciranno mai, perché un’etica senza partecipazione alla croce di Cristo non sarebbe cristiana. Per la nostra fede cattolica, Cristo è il centro dell’etica. Nell’etica secolare, invece, il centro è l’uomo”.
(Cardinale Paul Poupard, Quei valori sospesi nel vuoto, in 30GIORNI, marzo 1988, p.74).
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“I ragazzi sono costantemente ingannati dai falsi messaggi che arrivano dai mezzi di comunicazione. Oggi, il rock e la discoteca vengono erroneamente identificati come una forma di ribellione. Mentre, invece, il cristianesimo è spesso interpretato dai giovani come una limitazione della libertà personale. Questo è un grandissimo equivoco. Non c’è nulla di più ‘ribelle’, ‘trasgressivo’ e ‘pericoloso’ del messaggio lanciato dal Vangelo. È Cristo, non Satana, l’uomo ‘scomodo’ per il sistema. Ma molti ragazzi, purtroppo, non se ne rendono conto. Preferiscono scegliere la strada dell’esoterismo e del satanismo, senza accorgersi che, in quel modo, stanno facendo il gioco del ‘potere’ “.
(Carlo Climati, I giovani e l’esoterismo. Magia, satanismo e occultismo: l’inganno del fuoco che non brucia, Paoline, Milano 2001, pp. 204-205).
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“Presentare Cristo oscurando o emarginando la sua divinità, guardarlo soltanto come un alto esempio la cui morte – svuotata di contenuto salvifico – è stata solo un avvenimento sociopolitico; considerare la Chiesa come una nuova realtà umana che nasce dal popolo, la fede come una adesione ad un programma politico e la carità come un impegno sociologico; escluso l’orizzonte di una chiara affermazione della vita eterna, è svuotare di contenuto il mistero cristiano. La Chiesa svuotata del mistero è una facciata o un cadavere. E dunque ci si troverebbe di fronte ad un’altra religione – se così si può chiamare – quella di un umanismo orizzontale. È la religione dell’uomo!”.
(Cardinale Antonio Quarracino, L’ultima eresia “moderna”, in 30GIORNI, marzo 1988, p. 75).
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“La cultura italiana non ha fatto l’esperienza del comunismo: soltanto noi dell’Armata di Russia siamo stati davvero a contatto con il mondo sovietico. Però, tra i pochi che sono tornati, solo pochissimi erano in grado di trarre, da quello che avevano visto, le linee essenziali di una realtà così tremenda: costoro non hanno avuto la possibilità di farsi sentire. Questo fatto ha consentito ai nostri comunisti di rimanere sempre in sella, anche se a un certo punto hanno dovuto cambiare il nome del partito. In Italia i socialisti si sono dis-solti per molto meno: per dei furti. Ma tutti quei furti, per quanto grandi e sistematici, sono infinitamente meno gravi, sono addirittura niente a confronto delle stragi comuniste”.
(Eugenio Corti, in Paola Scaglione, I giorni di uno scrittore. Incontro con Eugenio Corti, Maurizio Minchella Editore, Milano 1997, p. 115).
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“Si crede alla Rivelazione perché Dio esiste ed è verace. Si spera l’eterna salvezza e il perdono dei peccati perché Gesù Cristo ce li ha meritati e sostiene il nostro volere.
Si ama Dio perché è infinito bene infinitamente amabile e si ama il prossimo, che non è infinitamente amabile, perché si ama l’infinitamente amabile che ha fatto per amore il non infinitamente amabile. Infine si prova dolore e pentimento dei peccati perché si è offeso Dio e perché lo si è perduto come felicità. La ragionevolezza signoreggia tutti gli atti della religione cattolica che non si appoggia mai sull’uomo, creatura e dipendente, ma su Dio e sull’indipendente”.
(Romano Amerio, Iota unum, Riccardo Ricciardi Editore, Milano-Napoli 1989, pp. 333-4).
IL TIMONE N. 12 – ANNO III – Marzo/Aprile 2001 – pag. 28