Il Timone n. 59 – anno 2007 –
«“Che cosa ti ricordi della morte della mamma?” Del giorno in cui morì ricordo tutto. Ero contenta perché era Pasqua, dopo tanto che ero stata triste per la sua malattia. Ero contenta perché era un giorno di festa. Mi ricordo che era venuta a trovarla una sua amica, che ci chiamò mentre facevo colazione. Di lì a poco spirò… Mi sembrava
impossibile che dovesse morire la mamma proprio a me… L’uomo non è fatto per soffrire, ma la sofferenza è necessaria perché porta a ciò per cui l’uomo è veramente destinato,cioè alla felicità. E quindi da questo, che all’apparenza può apparire solo negativamente,c’è un bene più grande…».
(Martina Corsi, in Roberto Corsi, Lealtà vo’ cercando, pp. 221-222).
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«Dopo aver messo piede sul suolo italiano, gli alleati condussero, fino ai primi di settembre 1943, pesanti bombardamenti terroristici ed intimidatori, come quelli su Roma del 19 luglio e del 13 agosto, che ebbero la conseguenza indiretta di accelerare, prima, la caduta di Mussolini e, in seguito, la resa del governo Badoglio. L’agosto 1943 fu il mese dei grandi bombardamenti “politici”, diretti espressamente più contro le popolazioni civili che alla distruzione di obiettivi militari, allo scopo di esercitare una pressione psicologica sui vertici politico-militari per costringerli alla firma dell’armistizio. Oltre a Roma, vennero duramente colpite: Milano per quattro volte da 916 bombardieri, Torino per tre volte da 380 bombardieri e Genova una volta da una formazione di 75 aerei da bombardamento. Su Milano furono sganciate 2.600 tonnellate di bombe, 1.000 circa su Torino e 200 su Genova… le incursioni su Milano furono le più pesanti mai effettuate in Italia, con largo ricorso a spezzoni incendiari. La città venne ridotta a una torcia con migliaia di case distrutte, trasporti sconvolti, tutti i servizi pubblici interrotti». (Federica Saini Fasinotti, La gioia violata. Crimini contro gli italiani 1940-1946, pp. 28-29).
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«Trovo in una delle biografie più sicure e vaste, quella di Ronald W. Clark, pubblicata in Italia da Rizzoli, uno scambio di battute inquietanti. Siamo nel 1938, i nazisti tedeschi stanno per entrare in Austria e annetterla al Grande Reich, la comunità israelitica è dunque minacciata. Freud, però, fa resistenza agli inviti a fuggire, non vuole lasciare l’Austria. Cerca di convincerlo anche un suo amico intimo e stimato, René Laforgue, ma il vecchio medico replica: “Io non temo il nazionalsocialismo. Aiutatemi, piuttosto, a combattere il mio vero nemico”. Scrive il biografo: “Richiestogli come e che cosa fosse quel suo vero nemico, Freud rispose: La religione. In particolare la Chiesa cattolica romana”». (Vittorio Messori, Emporio cattolico. Uno sguardo diverso su storia e attualità, p. 92).
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«Quando (padre Marco D’Aviano,celeberrimo predicatore, 1631-1699, ndr) sapeva che ad ascoltarlo c’erano i protestanti, venuti nonostante le proibizioni dei loro pastori – ciò accadde ad esempio a Worms – li esortava a tornare alla Chiesa cattolica, e a credere con una fede che fosse operante con la carità. Padre Marco indicava nella cattolica l’unica vera fede, per la quale avevano sacrificato la vita i martiri e nella quale, affermava, gli avi dei suoi ascoltatori avevano eretto chiese, monasteri e iniziato pie fondazioni. Esortava ancora dicendo: “Entrate in voi stessi… credete, credete… inducetevi all’unione. Unus Dominus, una Fides”». (Padre Venanzio Renier – Giuliana V. Fantuz, Marco d’Aviano e Innocenzo XI in difesa della Cristianità, pp. 131-132).
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«Sì, per l’occupazione uno sforzo grandissimo!
E per il Meridione un impegno fortissimo!…
Un linguaggio politico
contento di emozione
non si meriterebbe alla prima occasione
– esso mai soddisfatto
di concludere in –issimo
che tutti lo zittissimo?
Con sua soddisfazione».
(Cesare Meloni, Epigrammi e pochi scherzi, p. 40).
BIBLIOGRAFIA
Roberto Corsi, Lealtà vo’ cercando. Il malinconico autunno della classe dirigente e la silenziosa riscossa degli umili, Aleph Edizioni, Montespertoli (FI) 2006.
Federica Saini Fasinotti, La gioia violata. Crimini contro gli italiani 1940-1946, Ares, Milano 2006.
Vittorio Messori, Emporio cattolico. Uno sguardo diverso su storia e attualità, Sugarco, Milano 2006.
Padre Venanzio Renier – Giuliana V. Fantuz, Marco d’Aviano e Innocenzo XI in difesa della Cristianità, Edizioni Segno, Tavagnacco 2006.
Cesare Meloni, Epigrammi e pochi scherzi, Editrice Nuovi Autori, Milano 2006.
IL TIMONE – N.59 – ANNO IX – Gennaio 2007 pag. 34