Il Timone n. 132 – anno 2014 –
«Preconciliare, tridentino, tradizionalista e, naturalmente, reazionario. Insulti nei quali Guareschi si è sempre riconosciuto senza problemi, per il semplice motivo che li riteneva complimenti. E non per amore di polemica o per ricerca dell’originalità a tutti i costi. Ma proprio per l’esatto contrario: il desiderio di riconoscersi in un insegnamento definitivo che richiede la necessità di condividere l’essenziale con i propri simili. Questo, secondo lo scrittore della Bassa, è il frutto della promessa del perenne...