Il Timone n. 102 – anno 2011 –
a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari
THE PASSION
di Mel Gibson, con Jim Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci – drammatico – USA/Italia – 2004 – 126’
Che cosa aggiungere ai fiumi di inchiostro spesi negli anni su questo film (essenzialmente per denigrarlo aprioristicamente, sport nel quale la critica ufficiale si diletta amenamente appena un film “puzza” di valori e domande davvero scomode)? Soltanto alcune avvertenze per la visione, che deve essere assolutamente evitata ai bambini: la violenza è notevole anche se, in realtà, inferiore a quanto pubblicizzato; la fedeltà al Vangelo è assoluta e gli spunti teologici interessantissimi, nonostante il parere contrario di alcuni pseudo-teologi sedicenti moderni; la regia è sapientissima e costituisce un passo avanti rispetto a Braveheart – ce lo concedano i critici liberal che hanno stigmatizzato The Passion prima ancora di vederlo; alcune intuizioni visive sono geniali – su tutte il Demonio e alcuni flashback commoventi.
In realtà, il film induce alla preghiera (e conduce lo spettatore a porsi la domanda decisiva: «Se Lui ha fatto questo per me, io che cosa faccio per Lui?»). Sembra che il Papa, dopo averlo visto privatamente, abbia commentato «È davvero avvenuto così» .
Ma si impone una doverosa avvertenza: si tratta di un film destinato prevalentemente ai credenti, ed è in grado di aiutare la vita interiore dello spettatore – sul presupposto, però, che ve ne sia già almeno una scintilla. Per gli altri, e soprattutto per i più prevenuti, può trattarsi di un’inutile fatica, appesantita da alcuni punti di compiaciuta indulgenza al macabro che possono sinceramente scoraggiare.
Comunque sia, il fedele cattolico che (ri)veda questo capolavoro durante la Settimana Santa, sarà aiutato a prepararsi meglio alla Pasqua. (Giovanni De Marchi)
Voto 8,5 – Età >14 – Violenza**** – Cineforum**** – On
IL TIMONE N. 102 – ANNO XIII – Aprile 2011 – pag. 63