Il Timone n. 124 – anno 2013 –
a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari
L’ULTIMA CIMA
Stavolta parliamo di un film un po’ diverso dal solito. In Spagna non si contano più le persone che si sono convertite vedendo L’Ultima Cima, il film del regista spagnolo Juan Manuel Cotelo che riassume la vita di Pablo Domínguez, sacerdote madrileno e teologo, morto nel 2009 all’età di 42 anni in un incidente di montagna. Non è solo la biografia di un santo sacerdote, ma un inno al sacerdozio e alla Chiesa. Un film ricchissimo di testimonianze, che tocca il cuore dello spettatore nelle corde più profonde. «Mi sono messo in un bel pasticcio», afferma il regista, «quando ho saputo della morte di Pablo avrei potuto dimenticarmi di lui e invece mi sono incuriosito». Indagando sulla vita del giovane prete scopre sempre più cose. Al suo funerale 3.000 persone e 26 vescovi. Cotelo si domanda il perché, e comincia a intervistare quelle persone. Non era sua intenzione fare un film, ma alla fine non può farne a meno, e decide di ricostruire la vita di don Pablo, tassello per tassello. Ma dietro ogni tassello si apre un nuovo scenario. Era come se Don Pablo riuscisse essere in più posti nella stessa giornata, facendosi conoscere ed amare da tutti. Ascoltava chiunque e a ognuno offriva il suo aiuto, segnando così le vite di molti. «Investigare su un prete è rischioso – dice Cotelo – prima inizi con uno e poi continui a farti domande su tutti i preti. Ne vuoi sapere di più sulla fede, vuoi scoprire più cose sulla Chiesa, e finisci col chiederti cosa c’entra Dio in tutto questo. Il problema è che poi vuoi raccontarlo, perché quello che scopri è molto forte ». Il film è uno strumento preziosissimo per la proiezione nelle scuole, perché fa comprendere il vero ruolo dei ministri Dio, e avvicina molto alla fede. Basta vederne i primi minuti del trailer su Youtube e si capisce. La pellicola ha avuto un grande successo in Spagna. Uscita inizialmente in sole 4 sale a Madrid, nel giro di dieci giorni è arrivata a 80 e, dopo due settimane, è salita a 168 in tutta la Spagna. Per organizzare proiezioni nella propria città basta contattare www.laultimacima.it (Stefano Biavaschi)
HITCHCOCK
di Sacha Gervasi, con Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel, – biografico – USA – 2013 – 98’
Non è proprio un film su Alfred Hitchcock, ma piuttosto la ricostruzione (molto romanzata) dei mesi (siamo nel 1960) in cui – dopo il successo di Intrigo internazionale – è stato realizzato il famoso Psycho, con tutte le difficoltà derivanti dalla censura, dai costi di produzione, e dal generale clima di sfiducia che circondava la lavorazione del film. Ma soprattutto è il racconto del rapporto umano e professionale fra il grande regista e la moglie, Alma Reville, sceneggiatrice di talento e preziosa, anche se appartata, collaboratrice del marito nella revisione dei copioni di tutte le sue pellicole. Ne risulta una storia di vita quotidiana, piena di sorprese, di colpi di scena, di umorismo, ma principalmente di un amore tenace e intenso fra due persone che interagiscono in modo stimolante, positivo e reciprocamente arricchente. Un film imperdibile per coloro che – come noi – sono fanatici del “maestro del brivido”, ma forse meno interessante – anche se pur sempre godibile – per gli altri. I quali comunque apprezzeranno la portentosa interpretazione dei due protagonisti. (Paolo De Marchi)
Voto 7,5 – Età >12 – Nudità – Volgarità – Violenza – Disvalori – Cineforum* On
IL TIMONE N. 124 – ANNO XV – Giugno 2013 – pag. 63
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