Sacerdote domenicano, teologo, filosofo, maestro di spiritualità, profondo conoscitore e degno figlio di san Tommaso. Un profilo per non dimenticarlo…
«Il mostro sacro del tomismo». È con queste parole che, su Le Figaro del 26 maggio 1966, il giornalista francese François Mauriac descriveva nell’essenza il domenicano Réginald Garrigou-Lagrange. Prossimi al cinquantesimo dalla morte, vogliamo tracciare un rapido profilo per non cancellare dalla memoria la sua figura di filosofo, teologo e autore spirituale.
Tratti biografici
Gontran-Marie nasce il 21 febbraio 1877 a Auch, nella Francia guascona, da famiglia cattolica della piccola borghesia locale. Nel corso dei primi studi, Gontran si distinse subito per acume intellettuale, in particolare nel campo della filosofia. Nondimeno, al momento di intraprendere la vita universitaria, si orienterà verso l’area scientifica, iscrivendosi alla Facoltà di medicina di Bordeaux. Non concluse mai quel corso di studi; l’incontro con i libri dello scrittore cattolico Ernest Hello (1828-1885) scuoterà in maniera definitiva la sua anima. Fu così che, dopo il vaglio di diversi ordini religiosi sia di vita contemplativa che di vita apostolica, entrò nella schiera dei Frati Predicatori, i Domenicani. Alla prima Professione assumerà il nome di Réginald, con il quale resterà noto a tutto il mondo della filosofia e della teologia.
Ma a questo mondo del sapere cristiano non avrebbe mai potuto avere accesso senza la guida e la formazione di un altro gigante della teologia tomistica, il padre maestro Ambroise Gardeil (1859- 1931), che accompagnerà come un figlio frate Réginald all’Ordinazione sacerdotale del 1902. Era allora giunto il momento di spiccare il volo verso la sua personale vocazione alla santità: la santità nello studio amoroso di Dio.
Dal 1904 frequenterà alla Sorbonne di Parigi i corsi di filosofia di Henri Bergson (1859-1941), docente stimato e tuttavia avversario culturale sin dalla prima ora. Sarà proprio nelle aule parigine che p. Garrigou-Lagrange farà la conoscenza di un allora ateo e convinto bergsoniano Jacques Maritain, con il quale stringerà una solida amicizia, che li porterà alla formazione dei Circoli di san Tommaso. In seguito però alle deviazioni e oscillazioni del pensiero maritainiano, quello degli anni di Humanisme intégral (uscito dapprima in spagnolo nel 1935), si verificherà tra i due una frattura insanabile.
Dopo nemmeno quattro anni di insegnamento in Belgio, nel nuovo centro di formazione de Le Saulchoir, il Padre Generale dell’Ordine di allora, il beato Hyacinth Comier (1832-1916), lo chiamò a Roma, per insegnare nel neonato Collegio Angelico, oggi Università Pontificia San Tommaso. Iniziando con l’insegnamento del trattato sulla divina Rivelazione, rivolse poi la propria docenza al commento dei maggiori trattati della Summa theologica di san Tommaso. A lui dobbiamo la valorizzazione e il rinnovamento della cattedra di teologia spirituale, aperta agli studenti anche di altri atenei pontifici. A conti fatti p. Garrigou insegnerà per oltre cinquant’anni.
Dal 1955 giunse l’ultimo grande ma breve incarico: la nomina a consultore teologico del Sant’Uffizio. Saranno gli anni della lotta contro la nouvelle théologie, forma latente di quello stesso modernismo contro il quale si vide impegnato in prima linea negli anni della gioventù. Ma ormai le forze venivano meno e nel 1960 dovette lasciare ogni incarico, declinando persino l’invito di Giovanni XXIII di entrare nella Commissione preparatoria dell’imminente Concilio Vaticano II. Schiacciato da una logorante malattia che gli tolse ogni sprazzo di lucidità mentale, morì a Roma il 15 febbraio 1964.
Tratti bibliografici
Sintetizzare in poche righe una produzione che, tra libri, articoli e contributi, consta di oltre 770 titoli, è impresa praticamente impossibile. Ci limiteremo alle opere principali, rimandando per una conoscenza completa alle indicazioni in bibliografia, nonché all’esauriente elenco stilato nel 1965 da p. Bernardo Zorcolo (oggi quasi del tutto disponibile on-line).
Anzitutto non possiamo non considerare la sua prima opera, segnata da tratti programmatici, data alle stampe in prima edizione nel 1909: Le sens commun, la philosophie de l’être et le formules dogmatiques. Segnata dapprima da toni marcatamente polemici, nelle successive edizioni verrà livellata dall’autore in chiave più propositiva che difensiva, seguendo in maniera ponderata il cambiamento del clima teologico, senza nondimeno rinunciare mai ai contenuti iniziali. Padre Garrigou-Lagrange in questo lavoro intende infatti mostrare il nesso intrinseco tra significato e valore del senso comune, rapporto con le prove dell’esistenza di Dio e, infine, il legame che esso ha con l’intelligenza delle formule della fede cristiana. Il pubblico italiano dovrà aspettare il 2013, oltre cento anni, per avere fra le mani la traduzione integrale di quest’opera programmatica nel pensiero del nostro.
Sul fronte filosofico della sua produzione dobbiamo almeno ricordare il monumentale Dieu, son existence et sa nature (1914), forse la sua opera filosofica più dettagliata e complessa; Le réalisme du principe de finalité (1932); e ancora: Le sens du mystere et le clair-obscur intellectuel. Nature et surnaturel (1934), sul rapporto tra le possibilità dell’intelletto umano e l’accesso al mistero di Dio; per non dimenticare Essenza e attualità del tomismo (1946).
La produzione teologica è altrettanto vasta. Si parte dal trattato di teologia fondamentale De Revelatione per Ecclesiam catholicam proposita (1918), per poi passare a La prédestination des saints et la grâce (1936), fino al volume riassuntivo eppure imprescindibile: La sintesi tomistica (1946). Non vi è lo spazio sufficiente nemmeno per una breve descrizione, ma ci sia concesso almeno di citare l’esistenza di sette poderosi commenti alla Summa theologica di san Tommaso: De Deo Uno, De Deo Trino et Creatore, De Eucharistia, De Christo Salvatore, De gratia, De virtutibus theologicis, De Beatitudine, de actibus humanis et habitibus.
Il terzo polo è quello delle opere di carattere spirituale, che creeranno una vera rivoluzione, riportando alla luce la dottrina tradizionale, per la quale la santità è accessibile a tutti secondo il proprio stato e senza esigere necessariamente manifestazioni mistiche straordinarie. Il ciclo inizia con Perfezione cristiana e contemplazione secondo S. Tommaso d’Aquino e S. Giovanni della Croce (1923), attraverso L’amore di Dio e la Croce di Gesù (1929) e La Provvidenza e la confidenza in Dio (1932), giunge al più noto Le tre età della vita interiore (1938). A questi volumi dovremmo aggiungere le opere dedicate alla mariologia e alla spiritualità sacerdotale. Per p. Réginald non vi è dubbio che esista un’organicità intrinseca tra teologia e mistica; meglio ancora: la mistica stessa è una forma di teologia non estrinseca alla teologia più esplicitamente scientifica.
In conclusione, mi pare opportuno segnalare il piccolo Introduzione allo studio di Dio (1937), nel quale si raccolgono alcune lezioni di carattere preliminare tenute da p. Réginald nel primo dopoguerra. Si tratta di un opuscolo prezioso, in quanto ha il pregio di introdurre gradatamente alle tematiche principali del pensiero che il domenicano francese sviluppa diffusamente e in maniera più complessa nelle opere maggiori.
È davvero auspicabile vedere nuovamente diffusa l’opera di questo immenso pensatore del Novecento, nel prosieguo sia della riedizione delle sue opere, sia – come suggerisce p. Peddicord – nello studio della sua grande eredità.
Ricorda
«[il] tomismo è più nei suoi principi e nell’ordine generale delle sue parti che non nell’una o nell’altra delle sue conclusioni. Da ciò proviene chiaramente la sua unità e la sua forza». (R. Garrigou-Lagrange, La sintesi tomistica, Queriniana 1953, p. 379).
Per saperne di più…
www.garrigou-lagrange.weebly.com
A. Nichols, Reason with Piety. Garrigou-Lagrange in the Service of Catholic Thought, Sapientia Press of Ave Maria University, 2008.
R. Peddicord, The Sacred Monster of Thomism.An Introduction to the Life and Legacy of Reginald Garrigou-Lagrange, O.P., St. Augustine’s Press, 2009.
R. Garrigou-Lagrange, Essenza e attualità del tomismo, Fede & Cultura, 2012.
R. Garrigou-Lagrange, Introduzione allo studio di Dio. Schemi di lezioni, Fede & Cultura, 2013.
R. Garrigou-Lagrange, La sintesi tomistica, Fede & Cultura, (in corso di pubblicazione).
R. Garrigou-Lagrange, Il senso comune, la filosofia dell’essere e le formule dogmatiche, Leonardo da Vinci, 2013.
R. Garrigou-Lagrange, Le tre età della vita interiore, Vivere In, 2002.
R. Garrigou-Lagrange, Perfezione cristiana e contemplazione secondo S. Tommaso d’Aquino e S. Giovanni della Croce, Vivere In, 2011.
IL TIMONE N. 130 – ANNO XVI – Febbraio 2014 – pag. 52 – 53
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl