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15.12.2024

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Il “mondo nuovo” prospettato dai maltusiani
31 Gennaio 2014

Il “mondo nuovo” prospettato dai maltusiani

Un progetto che viene da lontano. Sostituire la famiglia naturale per un mondo dove non c’è posto per i genitori. Al massimo per uomini donatori di seme e per donne por-tatrici biologiche di bimbi. In soffitta la Bibbia e le sue “scomode” verità. Raccontato in un romanzo. Che ora sta diventando realtà.

New York, il Cedaw, un ufficio delle Nazioni Unite ha proposto di cancellare la festa della mamma perché legata ad un concetto troppo tradizionale di donna. Nei Parlamenti dei Paesi più ricchi del mondo sembra che la discussione sulle coppie di fatto, sulle unioni gay e lesbiche, sia il più importante dei problemi sociali. Nonostante il gran parlare che si fa di “famiglia”, assistiamo ad una distruzione sistematica dei principi che regolano il “legame naturale”. Nelle assise internazionali non si fa più riferimento alla famiglia etero-sessuale classica, c’è infatti la famiglia lesbica, omosessuale o monoparentale. Ecco allora il “padre” biologico e non genitore; la madre biologica portatrice e non genitrice e di conseguenza i figli che potrebbero avere una madre biologica ed una legalmente riconosciuta; oppure un padre biologico (donatore del seme) e una madre (che affitta l’utero) entrambi sconosciuti, per poi avere due padri gay riconosciuti dalla legge. “Di questo passo – ha commentato amaramente mons. Michel Schooyans, uno dei maggiori esperti sui temi della famiglia – assisteremo all’annientamento dei diritti economici, sociali e culturali quando questi saranno rivendicati dai membri della famiglia tradizionale”. In un certo senso, arriverà un momento in cui uomini e donne regolarmente sposati e con prole, verranno considerati dei retrogradi, ruderi del passato, un impedimento all’evolversi della società. Uno delle descrizioni più precise di come si vivrà in questa “nuova società” teorizzata dagli “sfascia famiglie” è stata fatta da Aldous Huxley (1894-1963) nella sue opere più famose: “II mondo nuovo” (Brave New World) scritto nel 1932 e “Ritorno al Mondo nuovo” (Brave New World Revisited) pubblicato nel 1958.
La storia di entrambi i romanzi è simile. Si parla di un mondo nuovo, un mondo felice dove la società è controllata totalmente da un grande fratello, il “Grande Ford” dove l’umanità si è liberata totalmente dalla difficile e orribile pratica della procreazione. Il tutto viene controllato da un Centro di incubazione e di condizionatura, una sala di fecondazione dove gli ovuli vengono fecondati e moltiplicati in milioni di gemelli. “Una volta quando il Nostro Ford era ancora in terra – scrive Aldous – gli esseri umani erano vivipari, i bambini venivano partoriti, e i genitori erano il padre e la madre. Dovete immaginare cosa era una madre vivipara, cercate di immaginare cosa significava vivere con la propria famiglia in un focolare domestico (…). Il Nostro Ford era stato il primo a rivelare gli spaventosi pericoli della vita familiare, il mondo era pieno di famiglie ed era perciò pieno di miseria. C’erano anche la monogamia ed il romanticismo. (…) Il sistema delle caste veniva respinto, c’era una cosa che chiamavano democrazia. (…) Furono chiusi i musei, le biblioteche, distrutti i monumenti storici ed i libri vennero soppressi. La Bibbia e l’Imitazione di Cristo messi in cassaforte come vecchi libri pornografici.
L’introduzione del primo modello T del Nostro Ford venne scelta come data della nuova era. C’era una cosa chiamata cristianesimo che predicava l’etica e la filosofia, un vero delitto contro la società, così che si tagliò la cima a tutte le croci e divennero T. C’era una cosa chiamata Dio, ora abbiamo lo Stato mondiale e le celebrazioni del giorno di Ford, e i canti in comune, e gli Offici di solidarietà.
C’era una cosa chiamata cielo, una cosa chiamata anima e una cosa chiamata immortalità. Duemila farmacologi e biochimici furono sovvenzionati nel 178 da Ford e dopo sei anni venne prodotta su scala commerciale la droga perfetta, euforica, narcotica, gradevolmente allucinante. Potete offrirvi un’evasione quando volete e ritornate senza il mal di capo. (…) Adesso le donne portano splendide cinture maltusiane, con i contraccettivi, e fanno gli esercizi maltusiani, per non rimanere mai incinte, e possono aver rapporti sessuali con chi vogliono e quando vogliono”. Ovviamente Aldous Huxley presenta questo modo di pensare con toni grotteschi, quasi con sarcasmo. Ma il quadro è molto interessante perché essendo egli vissuto proprio in quei circoli che discutevano la realizzazione di questo tipo di mondo, ne riflette i veri obiettivi. Aldous Huxley è il nipote di Thomas Henry Huxley, uno dei più accesi sostenitori delle teorie darwiniane in Inghilterra, lo chiamavano il “mastino di Darwin”. Suo fratello Julian Sorren Huxley è stato presidente della Società Eugenetica Britannica, membro dirigente delle società per la liberalizzazione dell’aborto e dell’eutanasia e poi fondatore dell’Unesco e del WWF. Julian era un liberale il cui razzismo era evidente anche se non rozzo. Un razzista aristocratico insomma. Aldous Huxely voleva diventare medico ma dopo aver contratto una grave forma di cheratite che gli fece perdere la vista, decise di diventare uno scrittore. Nel dopoguerra Aldous riacquistò la vista grazie alle cure di medici americani, si dedicò nella sua vita agli studi esoterici e sperimentò su se stesso gli effetti della messalina e dell’acido lisergico (LSD), fu lui a chiamarlo per primo “psichedelico”. Il suo obiettivo era far convergere la conoscenza scientifica con quella mistica. Aldous era ovviamente radicalmente anti Chiesa cattolica ed a favore di tutti i progetti di controllo demografico.
Ora, basta guardare alle banche dello sperma, agli ovuli femminili congelati, al mercato delle fecondazioni artificiali, degli uteri in affitto, dei bambini procreati su ordinazione per coppie omosessuali, del tentativo di donare gli individui al solo scopo di creare magazzini di organi, della mercificazione totale della vita umana, per rendersi conto che gli stessi gruppi che fondarono le società eugenetiche negli anni Trenta e che disegnarono una società senza più famiglie né Chiesa cattolica, sono gli stessi che stanno spingendo la società proprio nella direzione descritta da Aldous Huxley.

BIBLIOGRAFIA

Antonio Gaspari, Da Malthus al razzismo verde (La vera storia del movimento per il controllo delle nascite), 21mo Secolo, Milano 2000.
Michel Schooyans, Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, San Paolo, Cinisello Bal.mo (MI) 2000.

Dossier: Ci salva la famiglia

IL TIMONE N. 11 – ANNO III – Gennaio/Febbraio 2001 – pag. 40-41

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