Quando qualcuno ha smarrito il senso dell’orientamento e non sa più dov’è e dove vuole andare, oppure quando non mantiene più il controllo dei suoi nervi e sbotta irato, senza alcun freno o rispetto delle regole della buona educazione, si dice che «ha perso la bussola». Si tratta di un modo figurato molto efficace per descrivere uno smarrimento reale, o anche solo psicologico e spirituale. Perché la bussola, si sa, è quello strumento per l’individuazione dei punti cardinali, prezioso e indispensabile per capire dove uno si trova. Inventata dai cinesi (o dai vichinghi) poco dopo l’anno 1000, la bussola è fondamentale in mare aperto, o in vasti spazi come il deserto, dove non ci sono o scarseggiano i punti di riferimento. Ebbene, oggi non sarebbe del tutto esatta l’espressione «aver perso la bussola», dal momento che in tanti, soprattutto tra i più giovani, la bussola non l’hanno neppure mai avuta. Cioè, nella loro vita sono totalmente privi di punti di riferimento cui ancorarsi, e procedono al buio, a tentoni. Ci riferiamo a punti di riferimento solidi, reali, ovviamente, cioè a una guida sicura nei travagli e nelle difficoltà della vita, non certo ai sogni banali e inconsistenti dei vari reality show, frutto di una società preda del relativismo, ormai quasi totalmente senza valori e drammaticamente alla deriva.
Una «guida» alla lettura dei fatti
Per chi ha smarrito la bussola, o per chi non l’ha mai avuta, l’8 dicembre (giorno scelto non a caso, è la festa dell’Immacolata Concezione) può rappresentare l’inizio di una possibilità concreta di aiuto, di «guida» nella lettura corretta dei fatti che accadono e nel discernimento delle notizie. L’8 dicembre, infatti, è la data di avvio di una innovativa, coraggiosa avventura editoriale. Che si chiama proprio, e non a caso, La Bussola quotidiana. E si affaccia nel complesso, variegato e difficile mondo dell’informazione sotto la direzione di Andrea Tornielli, vaticanista de Il Giornale e collaboratore de il Timone. «La Bussola è un giornale on-line, cioè disponibile su Internet, che sarà visibile a tutti su un sito Web», spiega Tornielli. «Basterà cliccare per aver accesso facilmente a tutti i suoi contenuti. Sarà un quotidiano che cerca di proporre a 360° uno sguardo cattolico sulle notizie del giorno. E dunque si occuperà di tutto,con aggiornamenti in tempo reale».
La ragione al servizio della fede
«Sono all’antica, sono rimasto attaccato alla carta stampata, che a mio avviso continuerà a rivestire ancora a lungo un ruolo importante, ma non ho dubbi che questo nuovo “quotidiano elettronico” possa costituire un efficace mezzo di testimonianza a difesa della fede», afferma convinto il popolare scrittore Vittorio Messori, che della Bussola non è solo uno degli ispiratori, ma rivestirà il ruolo di direttore editoriale, una sorta di «padre nobile». E aggiunge: «Quella che viviamo oggi, soprattutto tra i cattolici, è una crisi che va compresa bene. Il problema vero non sono le scelte politiche e sociali, o il rispetto della morale. Il problema vero è la fede, è in crisi la fede. Rischiamo di non credere più. Per questo occorrono strumenti che aiutino con intelligenza la fede, che mettano la ragione al servizio della fede. La Bussola può svolgere proprio questo compito». Come? «Intervenendo ogni giorno sui fatti, con chiarezza e precisione, anche per ribattere colpo su colpo a tutte le accuse e a tutti gli attacchi rivolti alla Chiesa e alla fede». Messori alimenterà il nuovo giornale on line con idee, spunti ed editoriali.
Non è soltanto una «voce» in più Uno tra i collaboratori più noti della Bussola sarà il sociologo Massimo Introvigne, attento osservatore della modernità, che si mostra entusiasta della nuova iniziativa. «Per me è un evento storico», dice, «perché forse per la prima volta quello che io chiamo “il mondo cattolico fedele al Papa” potrà avere a disposizione un mezzo, gestito da professionisti esperti e competenti, in grado di dare un giudizio sugli eventi con rapidità. Oggi è fondamentale essere informati subito, perché nel pubblico l’opinione si forma nelle 12 ore successive all’evento, dopo è troppo tardi». Lo scrittore Rino Cammilleri, anch’egli “arruolato” tra i collaboratori della Bussola, conferma: «Il giornale che vede la luce l’8 dicembre non è da vedere soltanto come un arricchimento, una voce in più nell’affollato panorama dei mass media cattolici, che vanta già numerose testate cartacee e on line, ma intende essere una voce diversa, capace di informare un vasto target di utenti in modo veloce ed efficace».
Una «squadra di professionisti
Oltre al direttore Andrea Tornielli, per la confezione giornaliera della Bussola completano lo staff il caporedattore Riccardo Cascioli e i redattori Marco Respinti e Antonio Giuliano. Nella schiera di collaboratori, che si preannuncia folta, oltre a Messori, Introvigne e Cammilleri, ci sono Robi Ronza, Mons. Luigi Negri, Saverio Gaeta, Francesco Agnoli, Giorgio Torelli, Gianfranco Fabi, Paolo Rodari, Gianni Valente, Giovanni De Marchi, Bernardo Cervellera, Piero Gheddo, Carlo Bellieni, Vincenzo Sansonetti, Mario Palmaro, Gianpaolo Barra, Jacopo Guerriero, Liana Marabini, Giacomo Samek Lodovici… e tanti altri. «Molti di questi», precisa Tornielli, «sono già anche collaboratori del mensile il Timone – che comunque continuerà ad avere vita propria, con le sue peculiari caratteristiche informative e formative – altri sono “firme” nuove, che offriranno un contributo legato alle loro competenze e ai loro interessi». Quanto agli obiettivi, «La Bussola nasce per essere presenti nel panorama dell’informazione con un giornale agile, dall’identità precisa, dichiaratamente cattolico», sostiene Tornielli, «un giornale che sia in grado di confrontarsi con tutti sul filo delle notizie. Tuttavia l’ambizione è quella di parlare non solo ai cattolici, ma a un pubblico più vasto, interessato a conoscere il nostro punto di vista, il nostro “sguardo” sulla realtà». Dove sono state reperite le risorse necessarie? Dietro La Bussola c’è soltanto un gruppo di giornalisti, che hanno creato questo nuovo strumento, ritenendolo utile e in linea con il futuro dell’informazione, e lo vogliono far vivere e prosperare. La Bussola è un’opera finanziata da amici e sostenitori che credono nel progetto. Non ci sono, in questo senso, “proprietari” o “editori” di tipo tradizionale». È nata però un’associazione, chiamata appunto “Sostenitori de La Bussola”, che raduna imprenditori, liberi professionisti, industriali che hanno preso a cuore il compito di far vivere questo quotidiano cattolico on line. Che spera di contare, però, anche sull’aiuto concreto di tantissimi lettori.
Naturalmente la redazione de il Timone, e tutti i suoi lettori, augurando a La Bussola un proficuo lavoro, esprimono al nuovo quotidiano on line la loro amicizia e stima più sincera.
Per leggere La Bussola: www.labussolaquotidiana.it per sostenerla cliccare nella sezione “sostienici”.
IL TIMONE N. 98 – ANNO XII – Dicembre 2010 – pag. 12 – 13
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