L’aiuto alle Chiese perseguitate è un dovere per i cattolici. Diverse organizzazioni già lo fanno, ecco alcuni punti di riferimento per chi si vuole impegnare.
Il fatto che in diverse parti del mondo vi sia un urgente bisogno di beni materiali, dal cibo alle abitazioni, dalle cure mediche al vestiario, a motivo di una condizione di sottosviluppo cronica o a causa di ingiustizie sociali o per le guerre, non deve farci dimenticare l’importanza che deve avere il sostegno alle organizzazioni cattoliche che si prodigano ad aiutare la Chiesa perseguitata nel mondo per la fede. E questo almeno per due motivi. Il primo, perché siamo membra dello stesso corpo, il Corpo mistico di Cristo; l’altro, perché solo favorendo la diffusione di strumenti pastorali per mantenere e diffondere il Vangelo, saremo più efficaci nell’affrontare le difficoltà attuali, memori del fatto che senza Dio non possiamo nulla e che «non di solo pane vivrà l’uomo» (Lc 4,4).
In Italia ci sono diverse organizzazioni che – direttamente o indirettamente – vivono questa profonda comunione con le Chiese in difficoltà. La più antica è l’Obolo di San Pietro. Nacque con lo stesso cristianesimo, formalizzandosi qualche secolo dopo, il sostentamento materiale di chi ha la missione di annunciare il Vangelo, perché possa impegnarsi interamente nel suo ministero (At4,34; 11,29). «È l’espressione più tipica della partecipazione di tutti i fedeli alle iniziative di bene del Vescovo di Roma nei confronti della Chiesa universale» (Benedetto XVI).
Ma certamente la più nota e con un carisma specifico è l’Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), un’Opera di diritto pontificio fondata dal compianto padre Werenfried van Straaten nel 1947. Raccoglie fondi da distribuire in tutto il mondo finanziando annualmente 6000 progetti. I progetti riguardano la formazione di seminaristi e di novizie, la costruzione di chiese e di seminari, la fornitura di mezzi di trasporto per la pastorale (motociclette, auto, battelli-cappelle, pulmann-cappelle), la diffusione di bibbie e catechismi, il sostegno ai mass-mediacattolici, aiuti ai monasteri di clausura, sovvenzioni per le intenzioni di Sante Messe per sacerdoti bisognosi, etc. Un ruolo importante ha poi l’informazione, visto che la maggioranza dei cattolici è indotta a ignorare totalmente ciò che accade ai nostri fratelli di altri Paesi. Per colmare questo vuoto è certamente di grande aiuto l’agenzia Asia News, fondata nel 1987 dal missionario del PIME padre Piero Gheddo e riformata recentemente come agenzia online (
www.asianews.it) sotto la direzione di padre Bernardo Cervellera, an-ch’egli del PIME. L’istituto, sorto nel 1850 a Saronno come “Seminario per le missioni estere” per preti diocesani e per laici ad opera di mons. Angelo Ramazzotti, ha come scopo primario l’annuncio del vangelo ai non cristiani, per fondare nuove Chiese e renderle a loro volta missionarie. Un’opera importante di sostegno alle comunità cattoliche nel mondo è svolta da Radio Maria, nata nel 1983 e guidata da Padre Livio Fanzaga, encomiabile per la sua azione di evangelizzazione, di formazione e di conforto alle persone sole, malate e ai carcerati. Ora è diffusa in quasi 50 nazioni.
BIBLIOGRAFIA
Dossier: La Chiesa nel mirino
IL TIMONE – N. 56 – ANNO VIII – Settembre/Ottobre 2006 – pag. 46