QUESTA AUTORITÀ ALTISSIMA, INFALLIBILE, STABILITA PER L’ETERNITÀ, E NELLA QUALE DIO ETERNAMENTE SI COMPIACE, È LA SANTA CHIESA CATTOLICA
Carissimi lettori,
poiché vi ho indirizzato due brevi messaggi, che troverete nelle pagine che seguono immediatamente questa, non voglio tediarvi oltre con il mio editoriale.
Come di consuetudine all’approssimarsi del Natale, lascio questo spazio ad un personaggio.
Questa volta cedo la penna ad un grande cattolico del secolo XIX, lo spagnolo Juan Donoso Cortés. Riporto una pagina memorabile sulla Chiesa. La offro volentieri alla vostra meditazione. Sono certo che la saprete apprezzare.
“Stabiliti, da una parte, il criterio delle scienze, quello degli affetti e quello delle azioni; e dall’altra, stabilita nella società l’autorità politica e nella famiglia l’autorità domestica, era necessario stabilire un’ altra autorità che fosse al di sopra di tutte le autorità umane, un’autorità che fosse organo infallibile di tutti i dogmi, depositaria augusta di tutti i criteri, che fosse a un tempo santa e santificante, parola di Dio incarnata nel mondo, luce di Dio riverberantesi su tutti gli orizzonti, carità divina inondante tutte le anime. Un’autorità che si facesse altissimo e arcano tabernacolo degli infiniti tesori della grazia celeste per riversarli sulla terra; un’autorità che fosse ristoro agli stanchi, rifugio ai peccatori, fonte d’acqua viva per gli assetati, pane di vita eterna per gli affamati, sapienza per gli ignoranti, sentiero per i traviati; che fosse ricca di avvisi e di lezioni per i potenti, e d’amore e di misericordia per i poveri.
Un’autorità posta in sì grande altezza da poter parlare a tutti con imperio e su una roccia la cui solidità potesse validamente resistere alle mareggiate di un mondo senza quiete. Autorità, infine, stabilita direttamente da Dio e non soggetta alla fugacità delle cose umane; un’autorità sempre nuova e sempre antica, passato e avvenire, assistita da Dio con intenzione particolare.
Questa autorità altissima, infallibile, stabilita per l’eternità, e nella quale Dio eternamente si compiace, è la santa Chiesa cattolica, apostolica, romana, corpo mistico del Signore, sposa fortunata del Verbo, che insegna al mondo quello che le suggerisce lo Spirito Santo. Essa, posta come regione intermedia fra cielo e terra, ripaga le preghiere con i doni, e offre perpetuamente al Padre, per la salvezza del mondo, il sangue preziosissimo del Figlio in sacrificio perpetuo e in perfettissimo olocausto.
Poiché Dio ha creato tutte le cose con estrema compiutezza e perfezione, non sarebbe stato concepibile che nella sua infinita sapienza, dopo aver dato la verità al mondo, rientrasse nella sua perfetta quiete, lasciando la verità stessa esposta alle ingiurie del tempo, vano oggetto delle dispute umane. Per questo concepì da tutta l’eternità la sua Chiesa, che risplendette nel mondo
nella pienezza dei tempi con quella sovrana bellezza e quell’unica perfezione che sempre ebbe nell’intendimento divino.
Da allora, per noi che navighiamo per i mari del mondo agitati dalle tempeste, la Chiesa è faro luminoso su alta rupe. Essa conosce tutto quel che ci salva e quel che ci danna, la nostra origine prima e il nostro fine ultimo, in che cosa consiste la salvezza e la condanna, ed è sola a saperlo.
Essa sola, e non altri, governa le anime; essa, ed essa sola, illumina gli intelletti, dirige le volontà, purifica e desta gli affetti; essa, ed essa sola, con la grazia dello Spirito Santo, muove i cuori. In essa non c’è peccato né errore, né debolezza; la sua tunica è senza macchie; per lei i travagli sono trionfi, venti e uragani la spingono in porto”.
(Tratto da: Juan Donoso Cortés, Saggio sul cattolicesimo, illiberalismo e il socialismo, Rusconi, Milano 1972, pp. 77-78).
IL TIMONE N. 28 – ANNO V – Novembre/Dicembre 2003 – pag. 3