IL TIMONE n. 100 – anno 2011 –
Grazie,
di essere un faro di testimonianza cristiana, specialmente in questo momento particolare per la nostra Chiesa. Ogni mese trovo il mio numero prenotato presso la Libreria S. Cuore di Città di Castello e me lo divoro. Grazie di nuovo e l’augurio più sincero di un buon lavoro e di una diffusione sempre più capillare (c’è troppo bisogno di voci come voi!!!!).
Alessio Gonfiacani, da facebook
Carissimo direttore,
ho abbonato cinque miei parrocchiani alla rivista il Timone, che è semplicemente meravigliosa. Ecco i loro indirizzi: (…). Penso di promuovere in questo modo la conoscenza della vostra stupenda rivista, che trovo elegante, coraggiosa, chiara e, permettetemi vi dica, fatta con tanto amore. Leggendola ci fate sentire fieri di essere figli della Chiesa. Il vostro cuore arde, perciò riuscite ad accenderci… Grazie, grazie,
Don Enrico Liberatore, Castellalto (TE)
Caro Direttore,
sono Davide, ho 12 anni. Mi sono appassionato all’apologetica grazie al vicario parrocchiale di S. Maria a Mare (Salerno) don Paolo Carrano, che ha iniziato a spiegarci cos’è l’apologetica e di che cosa tratta nelle catechesi in un gruppo di cui faccio parte. Pian piano, mi è sempre piaciuta di più l’apologetica e ho iniziato a comprare libri di scrittori come Rino Cammilleri, Angela Pellicciari e altri apologeti. In più sempre il mio Vicario Parrocchiale mi ha suggerito di abbonarmi alla rivista “Il Timone” di cui faccio parte da poco. Vi stimo molto per il lavoro che fate e ringrazio il direttore Barra e tutti e tutti gli autori che scrivono per il Timone. Volevo poi avvisarvi che spinto dalla voglia di far conoscere a sempre più persone l’apologetica ho creato un sito internet che si chiama: http://imparapologetica. forumattivo.it, che pubblicizza molto il Timone. Mi piacerebbe infinitamente se vi iscriveste. Utilizzo alcune notizie tratte dal sito del Timone specificandone la fonte (ossia Il Timone, pubblicizzandolo allo stesso tempo). L’ho fatto perché voi siete per me fonte di riferimento. Davide Dianese – e.mail
Carissimo direttore,
Le inviamo il nostro ricordo per dirle che il Timone ci è sempre nel cuore e vogliamo che ci senta vicine come lettrici della “prima ora” e come sorelle che pregano, offrono e partecipano a tutti i problemi di cui ci fa parte. Vorremmo esserLe più vicine, ma la salute e l’età non ci permettono di partecipare a tutte le iniziative. Ci senta presenti sempre e sappia che il Timone è la nostra stella in mezzo a tanti guai. La ricordiamo con tutto il cuore e facciamo tanti auguri a Lei, ai suoi cari e al Timone. Grazie di tutto,
Piena Meneveri e Adriana Galletti, Omegna (VB)
Carissimi,
desideriamo dirvi di avere molto gradito la lettura de il Timone e vi ringraziamo di cuore per il lavoro straordinario che state facendo. Per fortuna che in mezzo a tante tenebre c’è un po’ di luce. Grazie al Signore e grazie a tutti voi. Abbiamo rinnovato il nostro abbonamento anche per il 2011. Buon lavoro. Con tanta stima,
Anna Marione e tutta la famiglia Sonni – e.mail
Caro direttore,
a voi che usate dire “pane” al pane e “vino” al vino, vengo a proporre una riflessione che mi ronza per la testa da tempo: ossia, non sarà ora di dire chiaramente, a islamici e non islamici, che l’islam è molto più ideologia che religione? Perché l’islam fa le stesse cose che faceva Hitler, che faceva Stalin, che faceva Mao e tutti i loro simili, ossia che non esitavano e perseguitare, uccidere e torturare chi la pensasse diverso da loro? Tutta gente che ha saputo solo odiare e sempre odiare; avendo come punta di diamante quei “kamikaze” che si sentono eroi gloriandosi di trascinare nella morte quanti più possibile, anche innocenti. Senza parlare degli applausi del mondo islamico per quella maxi-strage delle “Due torri”. È sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ne parla. Non sarebbe ora di parlarne? Ringrazio, mi fido del vostro coraggio, discernimento, prudenza, abilità, ecc. Sempre vostro abbonato,
P. L. R., Bergamo
Caro direttore,
è con vero piacere che le invio queste poche righe, soprattutto per ringraziarla della sua conferenza tenuta a Padova, per la quale ho potuto conoscerla ed apprezzare. Colpisce come lei, uomo di elevata cultura, sappia usare, in materia di fede, tra il pubblico e nei suoi editoriali, un linguaggio che io definirei “dei semplici”, che piace e convince. Grande è il suo apporto e la sua fede per la causa del suo giornale “il Timone”, di cui sono un abbonato e conservo gelosamente tutti i suoi editoriali. La ringrazio e la ossequio,
Giulio Del Zenero, Padova
Caro Del Zenero, grazie per questi pensieri. Se il buon Dio pensasse di me anche solo un millesimo di quel che pensa lei, avrei il Paradiso assicurato. Invece, sono un peccatore che ha bisogno delle sue-vostre preghiere…
Caro direttore,
aiutato da il Timone on line ho scoperto la perla de La Bussola Quotidiana. È un atto di coraggio e di fede che fará bene anche a chi, come me, é missionario. Infatti lavoro in Brasile come Fidei Donum dal 1972. Mi mancava un sussidio così prezioso. Il Signore vi benedica, don vito Groppelli – e.mail
VIDEO PRESENTAZIONE
Ogni mese, prima che il Timone arrivi nelle case degli abbonati, sul sito www.iltimone.org è possibile visionare la presentazione del mensile ad opera del direttore Gianpaolo Barra.
LA VOCE DEL TIMONE
“La voce del Timone”, trasmissione radiofonica settimanale condotta da Paolo Colleoni, disponibile sul nostro sito, viene trasmessa anche da “Radio Alleluia”, la radio della diocesi di Siena, in un programma condotto da don Stefano Bimbi, in onda ogni lunedì alle 8.00 e (in replica) alle 21.30. Puoi ascoltarlo su “Radio Alleluia: Zona” Valdelsa FM 94.7 – Zona Siena FM 96.8. Inoltre, ogni sabato mattina, alle 9,30, “La voce del Timone” è trasmessa da “Radio buon Consiglio” un’emittente religiosa gestita dai Francescani dell’Immacolata. Trasmette in alcune regioni italiane, sulla rete mondiale di Internet e, via satellite, in tutta Europa, Africa del Nord e Medio Oriente. Per le frequenze, vedi il sito
www.immacolata.com
Nei monasteri pregano e ringraziano
Gentile Sig.ra Karin,
grazie per averci comunicato il nome della sig.ra che ha rinnovato per noi l’abbonamento a il Timone. Abbiamo provveduto a ringraziare la sig.ra e assicurare la nostra preghiera. A Lei e a tutta la redazione i nostri complimenti per la rivista che attendiamo e leggiamo con piacere per la profondità la chiarezza e la ricchezza degli articoli molto istruttivi per noi. Auguri di buon lavoro e insieme ai nostri fraterni saluti assicuriamo il ricordo di preghiera,
Sr. Maria Stefania Costarelli o.s.b. e sorelle del monastero S. Caterina di Monte San Martino (MC)
Gent.le Signora Karin,
con grande gioia abbiamo ricevuto il primo numero del Timone. Questo delicato pensiero ci ha davvero commosse. Sappiamo dire solamente “grazie”, ma con l’infinita gamma di sentimenti che questa breve parola può racchiudere ed esprimere quando si fa preghiera davanti a Gesù Eucaristia, la nostra “Ostia”. Si sprigioni da Essa tutta la luce, la grazia, le benedizioni che invochiamo sopra il Timone e sopra quanti vi collaborano, con l’augurio che esso sia sempre meglio valido strumento per far conoscere e apprezzare l’immensa ricchezza della nostra amatissima Chiesa e la gioia di appartenervi. Di nuovo grazie a tutta la “famiglia del Timone” con profonda stima e fraterno affetto,
La Madre e la Comunità, Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, Genova
Carissima Karin,
volevo far giungere anche il nostro grazie alle persone che ci hanno regalato l’abbonamento al Timone; possiamo così condividere anche con i nostri ospiti un giornale bello, utile, di testimonianza, scritto in modo che ciascuno possa trovare il nutrimento al proprio livello, dal catechismo più semplice, mai inutile, al problema un po’ più pensato, alla notizia storica che magari ci sfuggirebbe. “Grazie” è la risposta al dono. Oggi viene da dire: che Dio faccia crescere il popolo italiano in questa logica di solidarietà, di dono di corresponsabilità, di condivisione. A quanti ci hanno reso omaggio di questo dono prezioso assicuriamo la nostra preghiera, per le loro intenzioni, per le loro famiglie, per le prove che attraversano, chiedendo al Signore che viene la benedizione, la pace, la gioia profonda della fede. Lo stesso vale per il lavoro tuo e della redazione che permette al giornale di esserci, Sr. Maria Francesca Righi, Monastero Valserena, Guardistallo (PI)
Il raccomandato
Chi è cattolico, dopo il rinnovato “log-in” ho visitato il Vs. nuovo sito e l’ho trovato molto gradevole. Di particolare interesse “La Voce del Timone”, che non conoscevo e non mancherò di seguire. Ascoltare le voci amiche che già conosco da “Radio Maria” rende meno fredda la consultazione di pagine di per sé interessanti, e più vicina un’apologetica calata nelle esperienze dei nostri giorni. Complimenti per il Vs. lavoro. Un sentito grazie per quello che fate. Con i miei saluti,
Fausto Cattarossi – e.mailsull’ esempio di Gesù Cristo, deve amare ogni uomo, anche se non professa la vera fede. Ma non c’è amore più grande per il non credente che pregare il buon Dio perché gli conceda la luce della fede. E dunque per “amore cristiano” che crediamo sia doveroso “raccomandare” alla vostra preghiera i personaggi di questa rubrica, che fa il suo esordio in questo numero.
I non cristiani e non cattolici
Benedetto XVI ha convocato i rappresentanti delle religioni ad Assisi, per invocare da Dio il dono della pace a una umanità che non riesce a trovarla. È la terza volta che accade un fatto così importante: nel 1986, sempre ad Assisi, fu papa Giovanni Paolo II a organizzare l’evento di fronte al pericolo della guerra nucleare che avrebbe potuto distruggere l’umanità, allora immersa nella “guerra fredda”. Come è noto, in quella occasione furono commessi abusi, anche gravi, che confusero molti fedeli offrendo una connotazione sincretistica di Assisi 1986, nonostante il Papa avesse spiegato che l’incontro «non implica alcuna intenzione di ricercare un consenso religioso tra noi o di negoziare le nostre convinzioni di fede. Né significa che le religioni possono riconciliarsi sul piano di un comune impegno in un progetto terreno che le sorpasserebbe tutte. Né esso è una concessione a un relativismo nelle credenze religiose …».
Poi, nel 2002, dopo l’attentato alle Torri gemelle, ancora Giovanni Paolo II convocò sempre ad Assisi le religioni per chiedere a Dio il dono della pace per una umanità che aveva superato il pericolo della guerra nucleare, ma ne stava conoscendo un altro altrettanto grave, l’uso del terrorismo in nome della religione. Anche oggi gli uomini hanno di fronte lo stesso pericolo di nove anni fa, aumentato da una persecuzione religiosa sempre più frequente, che colpisce particolarmente i cristiani. E anche oggi il Papa chiede ai cristiani di pregare per la pace, e chiede ai capi delle altre religioni di usare la loro autorevolezza per denunciare e fare cessare ogni violenza in nome di Dio, e così ottenere la pace. Noi vogliamo seguirlo e speriamo non venga frainteso il suo sforzo, certi, come Giovanni Paolo II disse nel 1986, umilmente ma chiaramente, che la vera pace è da ricercare solo in Gesù Cristo. Per questo raccomandiamo ai nostri lettori di offrire ogni giorno, per il mese di febbraio, una decina del Rosario affinché i leaders delle religioni non cristiane abbiano a scoprire e ad abbracciare la bellezza del cristianesimo e i responsabili delle comunità non cattoliche abbiamo a scoprire e ad abbracciare la bellezza del cattolicesimo.
IL TIMONE N. 100 – ANNO XIII – Febbraio 2011 – pag. 4 – 5