IL TIMONE n. 112 – anno 2012 –
MARCIA NAZIONALE PER LA VITA
C’è un popolo che non ha paura di proclamare al mondo intero, con compostezza e fermezza, che la vita è vita e va difesa sempre. Dal concepimento fino alla sua fine naturale. È un popolo che cammina per le strade delle maggiori città al mondo: Parigi, Dublino, Washington, Bruxelles, L’Aia, Berlino, Zurigo, Ottawa. Una moltitudine di persone che, dopo aver attraversato due località geograficamente agli antipodi come Palermo e Desenzano del Garda, ora finalmente, per la prima volta, giunge nel cuore della cristianità mondiale. È infatti a Roma che si terrà la Marcia Nazionale per la Vita 2012, fortemente voluta dall’Associazione Famiglia Domani e dal Movimento Europeo Difesa Vita (Mevd) dopo l’esaltante e pienamente riuscita edizione del 2011 organizzata sulle ridenti sponde del lago benacense. Programmata per domenica 13 maggio, l’iniziativa pare porsi implicitamente sotto la protezione del manto della Regina del Rosario di Fatima.
I pullman provenienti da città lontane e vicine si daranno appuntamento alle 8:30 del mattino ai piedi del Colosseo, da dove il variegato popolo della vita proseguirà a piedi fino a Castel Sant’Angelo, ricordando ai rappresentanti delle istituzioni nazionali così come al più semplice uomo della strada i 130 mila aborti annui in Italia e i 44 milioni di aborti annui nel mondo. Cifre apocalittiche che necessitano di una mobilitazione generale, come testimoniano le tante adesioni all’evento che si possono leggere sul sito ideato per l’occasione (www.marciaperlavita.it ; tel. 06-3233370). Tutti sfileranno, ognuno dietro il proprio simbolo, manifestando all’unisono, ancora una volta, la propria contrarietà alla legge 194 e alla introduzione nei protocolli medico-sanitari dei più recenti ritrovati chimici che, in barba al giuramento di Ippocrate, minacciano la vita umana anziché tutelarla.
E se l’edizione di Desenzano era stata dedicata al medico antiabortista Oscar Biscet, scarcerato, dopo undici anni di detenzione, dal governo cubano un paio di mesi prima della manifestazione, quella di Roma chiederà anche l’immediata liberazione di quello che la rivista Time ha definito l’“eroe che ha migliorato il mondo”, il cinese Cheng Guangcheng, inviso al partito comunista cinese a causa della denuncia di centinaia di migliaia di aborti illegali e forzati voluti dai funzionari per la pianificazione famigliare. A questo testimone della difesa della vita, gli organizzatori dedicheranno soprattutto il convegno che precederà la marcia. Il pomeriggio di sabato 12, infatti, nell’aula magna del Pontificio Ateneo Regina Apostolorum si terrà una tavola rotonda cui parteciperanno eminenti personalità del mondo medico e culturale pro-life come, tra i tanti, Ettore Gotti Tedeschi, Carlo Bellieni, Padre Gonzalo Miranda, Renzo Puccetti, Costanza Miriano…. Il meeting, il cui titolo è Chi salva una vita salva il mondo intero, si concluderà con le toccanti testimonianze di Giovanni Lindo Ferretti e Irene van der Wende.
Ma l’attivismo pro-life dell’Associazione Famiglia Domani e del Medv non si esaurirà allo scadere delle due, peraltro intense, giornate. Consapevoli della necessità di dover incidere nella società anche a livello culturale, hanno infatti deciso con l’occasione di sostenere la pubblicazione di un libro incentrato su uno degli aspetti più trascurati, perlomeno in Italia: il trauma post abortivo. Curato da Giovanni Corbelli, Mamme che piangono – Il dolore che resta dopo un aborto (Ed. Fede & Cultura), il testo raccoglie contributi medici, come quello di Renzo Puccetti, e testimonianze come quella di Serena Taccari. (Carlo Curcio, Movimento Europeo Difesa Vita)
Gent.ma Francesca, pace e bene. Ho provveduto ad effettuare il bonifico bancario online (40,00 euro) per adottare un monastero, che voi vorrete scegliere e donarmi. Vi ringrazio molto di questa grande e stupenda iniziativa di comunione e fraternità e per quello che siete e tutto quello che fate con il Timone. Dio vi benedica nel vostro impegno quotidiano a servizio della Santa Chiesa e vi ricompensi come Lui sa e vuole fare. Con stima e affetto,
Don Paolo Tonghini, Casaletto di Viadana (MN)
Buongiorno Karin,
è mio grande piacere inviarLe in allegato la disposizione di bonifico a Vostro beneficio. Sono venuta a conoscenza della vostra iniziativa di adottare un monastero grazie a La Bussola Quotidiana. Qualche giorno fa, un link ad un articolo rimandava ad un file audio con una breve intervista, forse radiofonica. La prima parte del programma trattava della Vostra iniziativa, che ho subito sentito mia. Non conoscevo il Timone. Ne ho approfittato anche per scoprire quale sia la parrocchia più vicina dove posso reperire una copia, scoprendo tra l’altro che la frequento spesso. Augurandovi Grazia e Bene,
Maria Camilla Fiazza, Verona
Reverendo Don F.G., con questa mail intendiamo esprimerLe la nostra riconoscenza per l’abbonamento, da Lei donatoci, alla rivista “il Timone”. Noi suore ringraziamo pregando. A Lei e a tutti i collaboratori della rivista le nostre preghiere, affinché Dio benedica il vostro apostolato, che noi apprezziamo e che speriamo possa essere apprezzato da un numero sempre maggiore di anime.
(Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, Firenze)
Buongiorno,
sono un lettore de “il Timone” che acquisto ogni mese in parrocchia (Vellezzo Bellini – PV); preferisco questa modalità rispetto all’abbonamento anche per aiutare il parroco a continuare a proporre la rivista come buona stampa. Vi ringrazio del lavoro che fate e partecipo con piacere all’iniziativa “Adotta un monastero”: cosa c’è di più bello di condividere la preghiera e la lettura di questa rivista?
Dario Boggio Marzet, e-mail
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Gentili signori,
nel momento particolarmente delicato che la Chiesa Cattolica e tutti noi stiamo vivendo, vi ringrazio per la testimonianza di verità che date. Cordialmente,
Francesco Ferrazin – e-mail
VIDEO PRESENTAZIONE
Ogni mese, prima che il Timone arrivi nelle case degli abbonati, sul sito www.iltimone.org è possibile visionare la presentazione del mensile ad opera del direttore Gianpaolo Barra.
LA VOCE DEL TIMONE
“La voce del Timone”, trasmissione radiofonica settimanale condotta da Paolo Colleoni, disponibile sul nostro sito, viene trasmessa anche da “Radio Alleluia”, la radio della diocesi di Siena, in un programma condotto da don Stefano Bimbi, in onda ogni lunedì alle 8.00 e (in replica) alle 21.30. Puoi ascoltarlo su “Radio Alleluia: Zona” Valdelsa FM 94.7 – Zona Siena FM 96.8. Inoltre, ogni sabato mattina, alle 9,30, “La voce del Timone” è trasmessa da “Radio buon Consiglio” un’emittente religiosa gestita dai Francescani dell’Immacolata. Trasmette in alcune regioni italiane, sulla rete mondiale di Internet e, via satellite, in tutta Europa, Africa del Nord e Medio Oriente. Per le frequenze, vedi il sito
www.immacolata.com
Il raccomandato
Chi è cattolico, dopo il rinnovato “log-in” ho visitato il Vs. nuovo sito e l’ho trovato molto gradevole. Di particolare interesse “La Voce del Timone”, che non conoscevo e non mancherò di seguire. Ascoltare le voci amiche che già conosco da “Radio Maria” rende meno fredda la consultazione di pagine di per sé interessanti, e più vicina un’apologetica calata nelle esperienze dei nostri giorni. Complimenti per il Vs. lavoro. Un sentito grazie per quello che fate. Con i miei saluti,
Fausto Cattarossi – e.mailsull’ esempio di Gesù Cristo, deve amare ogni uomo, anche se non professa la vera fede. Ma non c’è amore più grande per il non credente che pregare il buon Dio perché gli conceda la luce della fede. E dunque per “amore cristiano” che crediamo sia doveroso “raccomandare” alla vostra preghiera i personaggi di questa rubrica, che fa il suo esordio in questo numero.
RITA LEVI MONTALCINI
Rita Levi Montalcini ha superato i cento anni. Nata a Torino nel 1909, si è laureata in medicina a pieni voti nell’università del capoluogo piemontese e ha poi cominciato a studiare il sistema nervoso, tema che accompagnerà tutta la sua importante ricerca scientifica.
Costretta a lasciare l’Italia perché di origine ebraica in seguito alle leggi razziali promulgate nel 1938, si rifugia in Belgio, salvo tornare a Torino nel 1940 dopo l’invasione del Belgio da parte delle truppe nazionalsocialiste.
Nel 1947, invitata per un breve soggiorno di studio all’università St. Louis, negli Stati Uniti, vi rimane fino al 1977, quando ritorna definitivamente in Italia. Nel 1986 riceve il premio Nobel per la medicina, per i suoi studi sul sistema nervoso. Nel 2001, è nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. I suoi meriti scientifici appaiono veramente importanti. Anche la Chiesa ha riconosciuto il valore della sua ricerca chiedendole nel 1974 di far parte, prima donna, della Pontificia Accademia delle Scienze. In un’intervista raccolta da Piergiorgio Odifreddi, Rita Levi Montalcini ha dichiarato: «Sono atea. Non so cosa si intenda per credere in Dio».
Consapevoli dei suoi meriti scientifici e della rinuncia a una vita familiare per dedicarsi alla ricerca, non nascondiamo la speranza che voglia applicare i suoi grandi talenti anche alla ricerca su Dio. Perché certamente lo troverà con la stessa ragione che tante soddisfazioni le ha dato e quindi le permetterà di abbandonarsi alla fede nel Dio che si è rivelato in Cristo. Per questo, invitiamo i nostri lettori a pregare una decina del Rosario tutti i giorni del mese di aprile perché Rita Levi Montalcini approdi a quel Dio che tanti talenti le ha donato.
IL TIMONE N. 112 – ANNO XIV – Aprile 2012 – pag. 4 – 5
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