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14.12.2024

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La Santa Messa
31 Gennaio 2014

La Santa Messa

 


Questo è un dossier “speciale”. Riproduce infatti una brochure che nei mesi scorsi abbiamo inviato a tutti i parroci d’Italia, dando loro la possibilità, dietro offerta libera, di richiederne copie da diffondere tra i loro fedeli. È stato un successo straordinario: 215.000 copie distribuite. Ora, ingrandita (le misure reali della brochure erano 14×20 cm), la doniamo ai nostri lettori. Che – ne siamo certi – ne faranno tesoro.


Che cosa e?

● Nella Sinagoga di Cafarnao, durante il discorso sul Pane della Vita, Gesù promette di donarci la sua Carne come cibo ed il suo Sangue come bevanda.  
● Durante l’Ultima Cena Gesù istituisce l’Eucaristia in cui ci dona se stesso come Corpo immolato e Sangue versato, mantenendo la promessa fatta a Cafarnao.
● La Messa è il sacrificio della Croce reso presente nel Sacramento, che il Signore ha consegnato alla Chiesa, perché continuasse a celebrarlo in sua memoria.
● Nella Santa Messa, mentre si ripetono i gesti e le parole che Gesù fece e disse durante l’Ultima Cena, si rende realmente presente la Passione, la Morte e la Risurrezione del Signore, che ci dona se stesso in cibo, perché possiamo partecipare alla salvezza che ci è stata donata sul Calvario. Questa è la Messa.

I FINI E I FRUTTI DELLA SANTA MESSA

Il valore della Messa è in se stesso rigorosamente infinito. Però i suoi effetti, in ciò che dipende da noi, ci vengono applicati nella misura delle nostre interne disposizioni.

Ogni volta che si celebra la Messa, la Chiesa, con la forza di Cristo che nell’Eucaristia è presente come Sacerdote e Vittima, compie quattro azioni, ciascuna delle quali porta «molto frutto»:

Adorazione.
Riconosciamo Dio come nostro Padre, Creatore e Signore, che ci ha amati da sempre. Lo riconosciamo con la voce di Gesù stesso, realmente presente nella Messa, e per questo la nostra adorazione è perfetta. Dio risponde a questa incomparabile glorificazione curvandosi amorevolmente verso ciascuno di noi.

Ringraziamento.
È il senso del termine Eucaristia: ringraziamo Dio per ogni cosa, perché tutto è puro dono suo. Con la Messa, si ringrazia Dio in modo perfetto, come perfetta è stata l’offerta di Gesù sulla Croce che si rinnova. Il ringraziamento ci procura nuove grazie perché a Dio piace la gratitudine.

Riparazione.
I peccati ci allontanano da Dio e feriscono il suo cuore di Padre. Rendendo presente il sacrificio di Gesù in Croce, durante la Messa chiediamo a Dio quel perdono che nessuna nostra azione buona potrebbe mai conquistare e domandiamo quella misericordia che solo l’offerta del Corpo immolato di Gesù può ottenerci. Basterebbe una sola Messa per riparare tutti i peccati del mondo, compresi i nostri, e liberare dalle loro pene tutte le anime del Purgatorio. Ma questo immenso dono viene applicato in grado limitato – ma efficace e reale – secondo le nostre disposizioni.

Impetrazione.
Abbiamo bisogno di tutto, di quanto ci occorre per il corpo e di quanto ci avvicina a Dio e ci salva. Durante la Messa, le nostre richieste sono rivolte a Dio con la forza della preghiera e dell’offerta di Cristo che si compiono sull’Altare. La Messa muove infallibilmente Dio a concederci tutte le grazie di cui abbiamo bisogno, ma il dono effettivo di queste grazie dipende dalle nostre disposizioni.

RITI DI INTRODUZIONE

Che cosa sono
I primi momenti della Messa ci predispongono a comprendere quanto si celebra e a vivere meno indegnamente l’Eucaristia. L’incontro con Dio non si improvvisa: prepariamo il cuore, la mente e il corpo così da ricevere con abbondanza quanto ci viene donato.

Che cosa fare

● Arriva in chiesa per tempo, diversi minuti prima dell’inizio della celebrazione. Il silenzio, il segno di Croce con l’Acqua Santa, lo stare con compostezza nella casa di Dio, aiuteranno il tuo cuore, la tua mente e il tuo corpo ad entrare nella preghiera, per poterti dedicare esclusivamente alla lode di Dio.

● Poni attenzione all’Atto penitenziale. Prova dolore dei tuoi peccati, ricorda quelli più recenti e più gravi. Desidera di essere perdonato. Tieni il tuo corpo composto e lo sguardo verso terra come faceva il pubblicano nel tempio.

● Se non è un tempo di penitenza, nelle feste si canta o si recita il Gloria, antichissima preghiera di lode. Questo inno inizia con le parole cantate la notte di Natale dagli Angeli a Betlemme e si sviluppa come una glorificazione del Padre attraverso il Figlio Gesù Cristo nello Spirito Santo.

Ripeti nel tuo cuore
«Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore. Aumenta in me il desiderio di amarti e lodarti senza misura, per evitare di perderti con il peccato»

LITURGIA DELLA PAROLA

Che cosa è
Quando leggiamo personalmente o con altri la Bibbia, noi cerchiamo di conoscere e comprendere quanto il Signore ha voluto rivelarci. Durante la Liturgia della Parola vengono letti o cantati dei testi dell’Antico e del Nuovo Testamento, ma con una differenza: nella Messa è Cristo stesso che ci parla attraverso la sua Parola proclamata. La sua Parola diventa viva ed efficace. Egli vuole comunicarci proprio quelle parole che le nostre orecchie ascoltano.

Che cosa fare

● Ricordati che Dio si sta rivolgendo a te. Non ti sta dicendo nulla di banale o di scontato: sono parole di Colui che ti ama da sempre, sono parole che ti possono salvare.

● Cura di non distrarti custodendo gli occhi per non vagare con lo sguardo. Aiutati con la compostezza con cui stai seduto durante le Letture e l’eleganza con cui rimani in piedi durante il Vangelo.

● Cerca di memorizzare una frase dal Vangelo da ricordare fuori di chiesa per tutto il giorno.

Ripeti nel tuo cuore
«Parla, o Signore, il tuo servo ti ascolta. Permettimi di fare tesoro delle tue parole»


CREDO

Che cosa è
Il Credo riassume le verità principali che Dio ha rivelato su se stesso e su di noi. Credere in ciò che ripetiamo significa trovarci sulla strada verso la salvezza. La Professione di Fede che si recita nella Messa festiva è composta dalla dottrina scaturita nei primi secoli durante i Concili di Nicea e di Costantinopoli.

Che cosa fare

● Ricorda quanto si dice durante il Rito del Battesimo terminata la Professione di Fede: «Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore».

● Recita le parole del Credo con precisione, sapendo che questo è il tesoro che la Chiesa ti ha consegnato il giorno del Battesimo e che queste verità fanno di te un Cristiano.

● Ricorda l’atteggiamento del corpo che è richiesto durante l’esecuzione dell’inno nazionale o mentre si ripetono parole solenni e disponi in quel modo il tuo corpo.

Ripeti nel tuo cuore
«Mi affido, Signore Gesù, alle verità che sto ripetendo e desidero conservarle inalterate sino al giorno del mio incontro definitivo con te»


OFFERTORIO

Che cosa è
All’Offertorio vengono posti sull’Altare il pane di frumento e il vino d’uva che la potenza dello Spirito Santo renderà il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo. Il Sacerdote alza questi nostri poveri doni verso il Padre, chiedendogli di accoglierli e di ridonarceli come presenza reale del suo Figlio. Al vino vengono aggiunte poche gocce d’acqua.

Che cosa fare

● Unisci te stesso al sacrificio di Gesù che si sta per compiere sull’Altare. Questo significa partecipare attivamente alla Messa. Potrai offrire te stesso col pane e il vino se durante le tue giornate avrai offerto a Dio le tue azioni, facendole nel modo migliore che ti è possibile, perché al Signore non vanno offerte cose imperfette.

● Mentre sei seduto, osserva il momento in cui il Sacerdote pone le gocce d’acqua nel Calice e offri esplicitamente te stesso con le tue azioni. Le tue povere azioni insapori ed incolori come l’acqua, unite al sacrificio di Cristo, riceveranno il sapore ed il colore di Dio.
Ripeti nel tuo cuore
Signore, tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e la mia volontà. Accetta tutto me stesso e uniscimi al tuo sacrificio»


IL CANTO DEL SANTO


Che cosa è

L’Apocalisse ci ricorda che il Signore viene adorato in Paradiso dagli Angeli e dagli Eletti come il tre volte Santo. A queste parole di adorazione, la Liturgia aggiunge il grido che si levò a Gerusalemme la Domenica delle Palme: «Benedetto colui che viene nel nome nel Signore! Osanna nell’alto dei cieli!». La liturgia ti sta preparando ad accogliere colui che, pur essendo il Santo, si abbassa sino a rendersi presente nell’Eucaristia.

Che cosa fare

● Canta il Santo e non restare muto, perché la tua voce si unisca al canto che perennemente gli Angeli e i Santi ripetono davanti al trono di Dio in cielo.

● Accendi nel tuo cuore il desiderio di accogliere il Signore Gesù che scende sull’Altare, così da non lasciare che l’abitudine renda scontato questo momento.

«Col Verbo Incarnato, nell’Eucaristia, vengono a noi anche le altre due Persone della santissima Trinità, il Padre e lo Spirito Santo. Mai il cristiano diviene tempio della Santissima Trinità così perfettamente come dopo la comunione». (Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana)


Ripeti nel tuo cuore

«Concedimi, Gesù, di ripetere per sempre questo canto in Paradiso con la Vergine Maria, gli Angeli e i Santi»

LA PREGHIERA EUCARISTICA O CANONE


Che cosa è

Il cuore della Santa Messa è questa grande preghiera in cui la Chiesa, per la forza dello Spirito Santo, attraverso le parole dell’Ultima Cena che il Sacerdote nella persona di Gesù ripete, rende presente Gesù nel momento della sua immolazione sulla Croce. Dopo le parole della consacrazione, il pane non è più pane ed il vino non è più vino: sono Gesù stesso realmente presente, nonostante quanto vedono i nostri occhi.

Che cosa fare

● Mettiti in ginocchio. Mettiti in ginocchio anche se non ci sono le panche. Nessuno sta in piedi davanti al mistero di Dio quasi fosse alla sua altezza. Stai in ginocchio come la donna cananea che implorava misericordia; come la peccatrice che ha cosparso di profumo e di lacrime i piedi di Gesù per trasmettergli tutto il suo amore; come la Maddalena il mattino di Pasqua, quando riconobbe il suo Signore e lo adorò risorto e vivo.

● Fissa i tuoi occhi nell’Ostia e nel Calice in cui Cristo è ormai presente e che il Sacerdote eleva perché possano essere guardati ed adorati con fede. Ricorda e credi che assieme al Signore sono presenti Maria Santissima, gli Angeli e tutti i Santi: dove è presente Dio, lì c’è tutto il Paradiso.

● Ricorda che in questo momento Gesù offre se stesso a Dio Padre per riscattarti dalla schiavitù del peccato e aprirti le porte della Vita Eterna. Adora e ringrazia Gesù Eucaristia

Ripeti nel tuo cuore
«Mio Signore e mio Dio!»

IL PADRE NOSTRO

Che cosa è
Sono le parole che Gesù ci ha trasmesso per insegnarci a pregare, donandoci la possibilità di invocare Dio come Padre. Durante la Messa, uniti a Gesù che prega in noi e per noi, queste parole assumono una forza particolare davanti a Dio Padre.

Che cosa fare
● Recita con tutto l’amore di cui sei capace la prima parola di questa preghiera: «Padre».

● Ricordati che ti è concesso di chiamare Dio col dolce nome di Padre in forza del Battesimo. Infatti, chi non ha ricevuto il Battesimo è semplicemente una creatura di Dio, mentre chi è rinato dall’acqua e dallo Spirito è realmente figlio di Dio per adozione, in lui è operante la Vita Divina.

● Non ripetere con abitudine le parole della preghiera del Signore, tieni gli occhi fissi al Crocifisso posto sull’Altare e accendi nel tuo cuore sentimenti di gratitudine e di orgoglio per la grazia immeritata di essere figlio di Dio.

«Una sola Messa glorifica più Iddio di quanto lo glorificheranno in cielo, per tutta l’eternità, tutti gli angeli, i santi e i beati insieme, compresa Maria Santissima». (Antonio Royo Marin, Teologia della perfezione cristiana)


LA COMUNIONE

Che cosa è
Il dono più grande dato all’uomo: la possibilità di nutrirsi di Dio. Nella comunione noi riceviamo realmente Gesù Cristo presente nell’Eucaristia e veniamo uniti totalmente a Lui.
Avviene un grande miracolo: mentre solitamente trasformiamo in noi ciò che mangiamo, nella Comunione, cibandoci di Dio, veniamo trasformati in Lui, come una goccia d’acqua lasciata cadere in un bicchiere di vino che diventa essa stessa vino assumendone sapore e colore.
Ricevendo la Comunione, noi partecipiamo pienamente alla Santa Messa. La Comunione ci unisce totalmente a Gesù che soffre, muore e risorge, così che siamo resi presenti agli eventi del Calvario ed uniti a quell’immolazione di Gesù in Croce che salva il mondo.  


Che cosa fare

● Assicurati di essere in grazia di Dio. Non ricevere l’Eucaristia se hai commesso peccati mortali e non ti sei ancora confessato. Vivi in modo tale da meritare di ricevere il Corpo di Cristo ogni giorno.

● Cura il digiuno eucaristico. Non prendere nulla un’fora prima della Comunione se non acqua o medicine. Questo digiuno e la preparazione immediata a ricevere il Corpo di Cristo: ricordandoti di non mangiare, ti ricorderai che stai per ricevere l’Eucaristia.

● Preparati alla comunione durante tutto il giorno o durante tutta la settimana se partecipi alla Messa solo di domenica.

● Vivi la mezza giornata (o settimana) prima di partecipare all’Eucaristia nel vivo desiderio di incontrare Gesù nella Comunione; senti un vivo dolore dei tuoi peccati; offri tante azioni compiendole per amore di Dio; ripeti spesso brevi preghiere per restare sempre unito a Gesù; tratta gli altri sapendo che quanto fai a loro il Signore lo sente come fatto a Lui stesso.

● Vivi la mezza giornata (o settimana) dopo aver partecipato all’Eucaristia con profonda gratitudine ricordando quale grande dignità ti e stata concessa; accendi nel tuo cuore sentimenti di gioia; ripeti spesso parole d’amore verso Gesù che ti ha unito cosi profondamente a se; comportati sapendo di aver portato Cristo stesso nel tuo cuore.

● Mentre vai verso l’Altare per ricevere la Comunione, cammina senza fretta e tieni gli occhi bassi e le mani giunte: stai raggiungendo Colui che vale più di tutto il mondo e che dall’eternità desiderava che tu potessi riceverlo. Ricorda che gli Angeli non possono fare la Comunione e sarebbero persino disposti a lasciare la loro dignità e diventare uomini pur di ricevere il Dio che adorano continuamente in Paradiso.

●  Mentre stai ricevendo la Comunione, guarda il Corpo di Cristo con uno sguardo di adorazione e di amore e tratta la Particola con gesti che comunichino alla tua intelligenza che quello che ricevi non e più pane, come invece e pane quello che mangi quando sei a tavola. Cio che ricevi e il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del Nostro Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento
●  Mentre torni al posto, riponi nel tuo cuore lo stesso sentimento che avrebbero vissuto i Magi se avessero potuto portare via con loro il bambino Gesù. Il tuo incedere, i tuoi occhi, il tuo inginocchiarti trasmettano inequivocabilmente che in quel momento sei un Tabernacolo. Poi metti il tuo cuore accanto a quello di Gesù come Giovanni nell’Ultima Cena e parla con Dio. Lui ti sta ascoltando con attenzione.

●  Ricorda che la Presenza Reale di Gesù in te dura quanto le specie del pane e del vino, quindi circa dieci minuti. Non aver fretta di abbandonare il tuo stare con Dio e non dimenticare che Dio e più importante di tutti gli affari che ti attendono.
●  Immagina quali e quanti doni Gesù ha portato nel tuo cuore per averlo accolto. Ricorda che la comunione mette a tua disposizione tutti i tesori di santità, di sapienza e di scienza racchiusi in Gesù Cristo. La tua anima riceve cosi un tesoro rigorosamente infinito che le viene dato in proprietà. Non esiste al mondo dono piu grande di questo.


BENEDIZIONE


Che cosa è

Al termine della Messa il Sacerdote ci benedice nel Nome della Trinità Santissima. La Messa è in sé la più grande benedizione divina, ma la Liturgia aggiunge un’ulteriore benedizione finale prima che noi riprendiamo la vita ordinaria, per renderci certi che il Signore non ci lascia mai soli e ci accompagna con le sue benedizioni nella lotta per essergli fedeli e nell’affrontare le difficoltà dell’esistenza.

Dossier:  LA SANTA MESSA

IL TIMONE  N. 118 – ANNO XIV – Dicembre 2012 – pag. 35 – 46

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