Sono emersi recentemente nuovi argomenti a favore della autencità della Sacra Sindone. A conferma che le analisi al radiocarbonio del 1988, che ne contestavano la datazione tradizionale, sono armai da considerarsi sorpassate.
La Sindone, con la sua enigmatica immagine umana, è sempre affascinante. L’Uomo dei Dolori, che affiora silenziosamente da quel vecchio lenzuolo, continua ad interrogare l’umanità con la sua muta presenza.
Su questo mensile sono già stati ampiamente descritti (Novembre-Dicembre 1999, Novembre-Dicembre 2000, Settembre-Ottobre 2003, Marzo 2004) molti aspetti della ricerca storica e scientifica che si sviluppata attorno alla preziosa Reliquia; sono però emersi, a seguito di recenti indagini, nuovi particolari che meritano di essere conosciuti perché gettano nuova luce sul mistero del Sacro Lino.
Nel 2002 la Sindone è stata sottoposta ad un notevole intervento, che ha comportato la rimozione del restauro operato dalle suore Clarisse di Chambéry nel 1534. Tutti i rappezzi delle Clarisse sono stati asportati e tutti i bordi carbonizzati dei fori sono stati raschiati via. I fori sono quindi divenuti più grandi e sono stati lasciati scoperti. Sul retro della Sindone è stata cucita una nuova tela che risale a una cinquantina d’anni fa. Le motivazioni addotte dalla commissione che ha operato riguardano la riduzione del problema delle pieghe esistenti sul telo, la tensione irregolare e incontrollata provocata dai punti ?i cucitura e la limitazione dei danni dovuti alla presenza di residui carboniosi. Inoltre le condizioni di pulizia della fodera erano ritenute assai preoccupanti e sotto le toppe si erano accumulati per quasi cinque secoli polvere e detriti, oltre ai frammenti di tessuto carbonizzato. Tutto il materiale raccolto è stato conservato in appositi contenitori.
L’intervento ha suscitato notevoli perplessità fra molti studiosi della Sindone: infatti non appariva necessario e urgente un intervento così drastico. La delicatezza e la perizia professionale delle operatrici, la Dott.ssa Mechthild Flury-Lemberg e la Dott.ssa Irene Tomedi, è indiscussa; questo non vuol dire, però, che non si siano probabilmente perse diverse possibili informazioni sull’oggetto.
L’intervento ha avuto, comunque, aspetti unanimemente giudicati positivi. È stata effettuata la scansione digitale completa sia sulla superficie, dove è visibile l’immagine dell’Uomo della Sindone, sia sul retro, che è tornato poi ad essere nascosto dalla nuova fodera. È stata anche realizzata una nuova documentazione fotografica. La Flury-Lemberg ha potuto compiere dettagliate osservazioni sugli aspetti tessili del lenzuolo che rivelano particolari molto interessanti a favore dell’autenticità della venerata Reliquia.
Il tessuto e la lavorazione di questo lenzuolo funebre non lasciano alcun dubbio sulla sua produzione professionale. È un telo di lino spinato di grande valore, con un particolare tipo di cimosa e di cucitura: potrebbe trattarsi di una costosa merce di importazione proveniente da manifatture dell’Egitto o della Siria.
È documentata sia la presenza della struttura del tessuto spinato attraverso il ritrovamento di tali tessuti a Krokodilò (Egitto, Mar Rosso) risalenti al periodo 100-120 d. C., sia la speciale tipologia della struttura della cimosa nei ritrovamenti di tessuti a Masada, una collina vicino al Mar Morto, in Israele, per il periodo compreso tra il 40 a. C. e la caduta di Masada nel 74 d. C.
Non è usuale la cucitura longitudinale che unisce il telo sindonico alla stretta striscia laterale. Fu scelto un tipo di cucitura che aveva lo scopo di renderla il più possibile invisibile dal lato superiore. Anche per questa particolare struttura della cucitura longitudinale si trovano confronti con frammenti di tessuto dai citati ritrovamenti di Masada. Dunque un nuovo, forte argomento a favore dell’autenticità della Sindone è proprio la presenza di questa cucitura laterale, identica a quelle esistenti su stoffe ebraiche del I secolo d. C. trovate a Masada.
Interessanti osservazioni sono state condotte anche dal chimico statunitense Ray Rogers, il quale ha riscontrato incrostazioni di coloranti e fibrille di cotone nel lino proveniente dalla zona del prelievo compiuto per l’analisi radiocarbonica del 1988, indizio di un rammendo invisibile. Il rivestimento delle fibre è quasi certamente una gomma vegetale gialla, molto probabilmente gomma Arabica, usata diffusamente in passato per applicazioni tessili. differenza fra le fibrille della zona del campione usato per radiocarbonica e quelle del resto della Sindone porta a che tale campione non è rappresentativo della Sindone e l’analisi radiocarbonica del 1988 non ha valore.
Un altro studio molto importante è stato condotto da un medico statunitense, August Accetta, il quale ha condotto un esperimento su se stesso iniettandosi una soluzione di difosfato di metilene contenente tecnezio-99m, un isotopo radioattivo che decade rapidamente. Ogni atomo di tecnezio emette un unico raggio gamma che può essere registrato da una apposita apparecchiatura di rilevamento. L’obiettivo era quello di realizzare un’immagine provocata da una radiazione emessa da un corpo umano. Secondo il dotto Accetta, infatti, l’immagine sulla Sindone potrebbe essere stata causata dall’energia sprigionatasi all’interno del corpo di Cristo al momento della Resurrezione. Le immagini ottenute dal Dr. Accetta sono molto simili a quelle che si osservano sulla Sindone e davvero questo esperimento arriva fin sulla soglia del mistero di quell’impronta che richiama il mistero centrale della fede: la formazione dell’immagine della Sindone potrebbe essere spiegata da un effetto fotoradiante collegato alla Resurrezione.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., The Turin Shroud, past, present and future – International Scientific Symposium, Torino, 2-5 March 2000 – Effatà Editrice, Cantalupa (TO) 2000.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali, 1 ottobre 1986.
AA.VV., Sindone 2000 – Atti del Congresso Mondiale, Orvieto, 27-29 Agosto 2000, Gerni Editori, San Severo (FG) 2002.
Giulio Fanti – Emanuela Marinelli, La Sindone rinnovata. Misteri e certezze, Progetto Editoriale, Vigodarzere (PD) 2003.
Mechthild Flury-Lemberg, Sindone 2002. L’intervento conservativo, Ed. ODPF, Torino 2003
Collegamento pro Sindone www.sindone.info
IL TIMONE N. 38 – ANNO VI – Dicembre 2004 – pag. 14 – 15