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12.12.2024

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La vita nuova in Cristo
31 Gennaio 2014

La vita nuova in Cristo

 

 

 

Cos’è il cristianesimo, al di là delle formule? In queste pagine abbiamo esposto i contenuti della fede, le caratteristiche della Chiesa, I sacramenti, eppure tutto questo non basta a fare di noi dei credenti. Ma allora cosa ci chiede veramente Dio? Cosa vuoi dire credere? Non vuoi dire certo “ritenere vere un certo numero di cose”: questo può essere tutt’al più il primo passo. Gli apostoli hanno seguito Cristo appena lo hanno incontrato, prima ancora di conoscere tutte le cose da credere. Certo poi le hanno credute, ma la sostanza della loro fede era un incontro. Non si è cristiani senza aver incontrato Cristo. Ma se l’incontro è un dono, è una chiamata, che cosa possiamo fare noi? Innanzi tutto tenerci pronti, predisporre il terreno del nostro cuore alla semina, tenere ordinata la “casa” come il servo nell’attesa del padrone. Poi pregare, chiederGli umilmente di venire a visitarci, di donarci la luce dello Spirito Santo, la forza di trasformarci. Dire “io credo” deve significare “io ti accolgo, io vivo la Tua vita, io mi lascio vivere da Te”.
Dire” io credo” significa dire” io ti amo, Tu sei il senso della mia esistenza, lo scopo per cui vivo, il fondamento di tutto”.
Credere è raddrizzare ogni desiderio, orientare ogni pensiero al bene, accorgersi che la propria vita è una missione.
Dire “io credo” è essere perdutamente innamorati degli altri, avere a cuore le loro esistenze, patire per le loro debolezze, esserne crocifissi.
Chi crede è un costruttore del Regno, vede il mondo con gli occhi di Dio, sì unisce a Cristo nel disegno di salvezza delle anime, ponendosi al Suo fianco come “pescatore di uomini”.
Chi crede è al servizio del prossimo, si prodiga nella carità, accetta le mansioni più umili, ma non cerca nei risultati il fine ultimo di tutto.
Chi crede ha come fine ultimo solo Dio, lo mette al primo posto in ogni cosa, nella giornata, nella vita, nella gerarchia dei valori, e non brama che d’immergersi in Lui, di essere “perfetto come il Padre”. Vigila costantemente sul proprio cuore per mantenerlo puro, è nemico dei vizi, persegue con costanza le virtù, pur sapendo di non poter conquistare nulla senza la Grazia.
Il cristiano che dice “io credo” sta dicendo” io Ti seguo, io ho fiducia in Te, io mi abbandono a Te”.
Si affida alla volontà del Padre imitando il Cristo, a Lui si arrende, a Lui si consegna, da Lui si lascia consumare totalmente nell’Amore.
Se egli davvero crede, allora è Dio a dirgli “lo credo in te”. E specchiandosi in lui, lo congiunge teneramente a Sé, ricolmandolo di grazie.

IL TIMONE N. 26 – ANNO V – Luglio/Agosto 2003 – pag. 59

 

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