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12.12.2024

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Le ‘suore guida’
31 Gennaio 2014

Le ‘suore guida’

 

 

Fanno “Catechesi con Arte”. Hanno messo in piedi una serie di itinerari di arte e fede che si snodano nel cuore di Roma.Sono le suore della Congregazione delle Missionarie della Divina Rivelazione.


«A lei sembra normale che centinaia di ragazzi vengano a Roma, visitino la moschea e la sinagoga e lascino perdere San Pietro? Il cuore della nostra storia, il luogo delle radici della nostra fede?». Suor Rebecca Nazzaro non accetta questa triste realtà e, con il suo piglio energico e appassionato, da molto tempo conduce una personale battaglia contro l’ignoranza, l’indifferenza, l’ignavia di molto cattolicesimo nostrano e non. Lo fa con il suo gruppo di consorelle della congregazione delle Missionarie della Divina Rivelazione. Le missionarie sono nate spiritualmente alla Grotta delle Tre Fontane a Roma, dove, il 12 aprile 1947, a Bruno Cornacchiola, tranviere romano di 34 anni, feroce denigratore della Chiesa cattolica, la Vergine è apparsa, stringendo al cuore il libro della Parola di Dio. Attratta da questa storia, la fondatrice, madre Prisca Mormina, decide di far sua l’esortazione della Vergine: «Ritorna alla fonte pura del Vangelo» e dedica tutta la sua vita all’apostolato catechistico, diffondendo la Parola di Dio in stretta comunione con il Magistero della Chiesa. L’11 febbraio 2001, festa di Nostra Signora di Lourdes, la nuova congregazione ha ricevuto l’approvazione della Diocesi di Roma, firmata dal cardinale Camillo Ruini.
Questa storia si intreccia, in buona parte, con quella di Rebecca Nazzaro. Una giovane donna vivace, amante appassionata dell’arte: infatti è una cantante lirica, fa parte del coro della Rai. Quando incontra suor Mormina, lei però capisce che niente potrà essere più come prima, che ogni passione, anche la più grande, anche la più pura, non è comparabile alla straordinaria passione che nasce nel seguire Cristo. Sceglie dunque le Missionarie della Divina Rivelazione. Ma per suor Rebecca le scoperte non sono ancora finite. Per lei la missione si è “incarnata”, infatti, anche in un progetto molto particolare: la Catechesi con Arte, ossia una serie di itinerari di arte e fede che si snodano nel cuore di Roma. «Tutto è nato da una proposta del cardinale Ruini, quando era vicario di Roma», racconta suor Rebecca, che incontriamo nella casa di Roma delle Missionarie, un antico istituto che si trova in una periferia romana che si confonde con la campagna e “assediato” da palazzoni e ipermercati. «Il cardinale ha chiesto a me e alle mie consorelle (nel 2004 eravamo in undici, ora siamo in diciassette) di occuparci del museo che si trova all’interno della basilica di San Giovanni in Laterano. Per noi è stata una rivelazione: abbiamo scoperto la bellezza di questa che è a buon diritto considerata la madre di tutte le chiese. Ci ha fatto comprendere quanto sia necessario tornare a catechizzare attraverso i capolavori immortali dell’arte. Proprio a san Giovanni si trova una straordinaria Bibbia dei poveri, composta dagli affreschi e dai mosaici della navata centrale, in cui si illustra la storia della Salvezza».
Così, suor Rebecca e altre cinque suore hanno dato vita a questo tour della bellezza in chiave cristiana. Le suore si “turnano” e propongono visite guidate, oltre che a San Giovanni, anche a Santa Maria Maggiore, a San Paolo fuori le Mura, al santuario delle Tre Fontane, a Santa Croce in Gerusalemme e, naturalmente, a San Pietro e ai Musei Vaticani. Le visite durano circa un’ora e mezza e sono aperte a tutti: gruppi di adulti, bambini, famiglie… E anche sacerdoti: sì, perché proprio in occasione dell’Anno sacerdotale, ai moltissimi preti arrivati da tutto il mondo a Roma per l’occasione sono state “raccomandate” le visite guidate dalle Missionarie della Divina Rivelazione. Lo stesso cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro, ha fatto una presentazione ufficiale dell’iniziativa, definendo gli itinerari proposti come un’opportunità «per far capire e gustare la lunga storia, impressa nelle pietre della Basilica» e un modo, per il pellegrino, di rinnovare «lo stupore dinanzi alla vera “pietra” sulla quale è costruita la grande Basilica: la pietra, cioè, che è Simone di Bethsaida, al quale Gesù cambiò il nome indicando il particolare ruolo che voleva affidargli nella Chiesa». Secondo il cardinale Comastri, dunque, «le Missionarie della Divina Rivelazione sono particolarmente preparate per far parlare la fede e la storia, che si nascondono nella trama artistica della Basilica di San Pietro».
Una investitura importante.
Si tratta, quindi, di una missione centrale, in un’ottica di rievangelizzazione del nostro Paese e dell’intero Occidente: quanto questo sia urgente lo si capisce giorno dopo giorno, dinanzi a un moltiplicarsi di segni inquietanti. Tanto è vero che a fine giugno il Papa ha annunciato la nascita di un nuovo Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione dell’Occidente, che sarà guidato da monsignor Rino Fisichella. «Nelle visite organizzate nelle grandi basiliche di Roma spesso si incontrano guide che non fanno altro che criticare pesantemente la Chiesa e la sua storia», racconta con amarezza suor Rebecca. «Per carità, le critiche sono ammissibili, ma non quando sono ideologizzate, in malafede e, quasi sempre, dettate dall’ignoranza».
Obiettivo numero uno, quindi, è combattere il pregiudizio che nasce, spesso e volentieri, dall’ignorare la storia della Chiesa e dei suoi “tesori”, di fede e di arte. E perché la battaglia sia efficace, bisogna cominciare dai più piccoli. «Nonostante gli inizi del nostro percorso siano stati faticosi, i risultati però ci hanno ampiamente ripagate degli sforzi compiuti. Da uno sparuto gruppo di amici che ci trascinavamo in giro per chiese, ora le visite sono organizzate con anticipo, “calendarizzate” con rigore, includono molte famiglie con bambini, che sono forse i migliori partecipanti, molto attenti e curiosi», spiega con orgoglio suor Rebecca. La media dei visitatori in gruppo è di circa 80 persone, le visite si svolgono almeno una volta alla settimana. E adesso, alle chiese e basiliche, si sono aggiunti i Musei Vaticani: un appuntamento molto impegnativo. «Le visite ai Musei disvelano chiaramente la dimensione educativa dell’arte», spiega ancora suor Rebecca, «e si può tranquillamente parlare di un programma iconografico-pedagogico che si rivela nel complesso artistico unico al mondo conservato nei Musei. Per affrontare il nostro compito di guide, più che mai in questo caso, ci siamo preparate con una formazione ad hoc con professori universitari, procedendo, di pari passo, con lo studio iconografico e con quello catechistico, con lo studio della Parola di Dio». Questa oggi a noi appare una formazione particolare, tecnica, «ma per gli artisti, almeno fino alla fine dell’Ottocento, non era così, i loro soggetti religiosi nascevano prima di tutto da un intento catechistico. Infatti Michelangelo dipingeva tenendo presente la Parola di Dio e la dottrina della Chiesa».
L’arte intesa come svelamento dal Mistero: un concetto che ai nostri tempi fa di certo storcere il naso ai critici più “illuminati” e di tendenza, mentre era questo il fuoco interno che ha forgiato le opere artistiche più grandi di ogni tempo. Infatti, l’obiettivo delle suore-guide è quello di ampliare ulteriormente i percorsi proposti: suor Rebecca parla infatti dell’idea di studiare itinerari alla scoperta dell’arte del Novecento, magari a partire dalle opere esposte negli stessi Musei Vaticani. E non solo: «La mia passione per la musica non mi ha mai abbandonato», conclude suor Rebecca, «anzi, nella mia vocazione essa ha assunto una profondità maggiore, unita al desiderio di diffondere, anche attraverso questa via, la passione per la Bellezza. In tal senso, mi sento fortemente incoraggiata da Papa Benedetto XVI che si propone di ripristinare la “purezza” della liturgia. I giovani ne sono attratti, anche se quasi inconsapevolmente, perché non conoscono quasi niente della tradizione liturgica. Noi cerchiamo di far conoscere qualcosa di quel patrimonio immenso e, nelle messe a cui partecipiamo, di far intravedere almeno un riverbero di quella bellezza antica e immortale».
Le Missionarie della Divina Rivelazione sono guide ufficiali della Basilica di San Pietro e dei Musei Vaticani per itinerari di arte e fede. Su richiesta, organizzano visite tematiche alla scoperta della Roma cristiana per parrocchie, scuole, gruppi e associazioni. Gli itinerari, oltre a San Pietro e i Musei Vaticani, includono la Basilica di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, Santa Croce in Gerusalemme, il santuario della Divina Misericordia delle Tre Fontane.
Per partecipare è necessaria la prenotazione almeno tre giorni prima della visita da effettuarsi attraverso un indirizzo e-mail: missionarie@divinarivelazione.org , oppure ci si può prenotare telefonicamente al numero 06-87201159. Per capire il senso dell’iniziativa, i vari programmi e conoscere la storia della congregazione delle Missionarie esiste anche un sito in internet: basta cliccare su www.divinarivelazione.org .

 

 

 

 

IL TIMONE N. 96 – ANNO XII – Settembre/Ottobre 2010 – pag. 50 – 51

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