Il Timone n. 22 – anno 2002 –
Caro direttore,
sono venuto a conoscenza della vostra rivista “il Timone” grazie a don Piero Cantoni, presso il quale ho trascorso alcuni giorni di ritiro ed è stato lui a farmi conoscere la rivista che ho letto volentieri, trovandola interessantissima per il mio ministero presbiteriale.
Pertanto a giorni effettuerò l’abbonamento. Nel frattempo le chiedo se è possibile ricevere copie omaggio da distribuire ad altri confratelli presbiteri e anche ad alcuni laici che ne fossero interessati. Colgo l’occasione per congratularmi con lei per l’ottima rivista, auspicando la diffusione e la conoscenza tra i sacerdoti, in modo particolare tra i sacerdoti giovani come lo sono io, che ho appena quattordici mesi di sacerdozio. Di cuore invoco su di lei e su tutta la redazione la Benedizione del Signore,
Don Massimiliano Purpura, Cefalà Diana (PA).
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Caro direttore,
sono venuto a conoscenza solo da qualche mese della vostra rivista navigando su internet e me ne dispiace, perché finalmente c’è qualcuno che ripropone la Verità e la cultura cattolica nell’alveo della madre Chiesa, ora che viviamo un periodo storico in cui i cattolici sono una minoranza, relegati, quando va bene, ad opere di carità o a principi etici astratti e non riferibili ad una Presenza viva: Gesù Cristo. (…) Colgo l’occasione per suggerire una proposta: una rubrica che si interessi di arte, iconografia e architettura cristiana, riproponendo una lettura delle opere del genio cristiano, per dirla come Chateaubriand, che faccia riscoprire una fede antica ma sempre viva. Cordiali saluti,
Emanuele Panzetta, Rimini,
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Caro direttore,
avendo già ricevuto quattro numeri de “il Timone”, per il quale ho sottoscritto l’abbonamento annuale, ben volentieri profitto della circostanza per esprimere un parere.
(…) Nel carattere apologetico la rivista utilizza il linguaggio appropriato a far sì che la fede diventi cultura (una fede che non diventa tale è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta come in proposito sottolinea il Magistero ecclesiale). È nella forma espressiva propria dell’apologia che la fede si trasmette anche ai non credenti e a coloro che non vogliono credere.
(H’)’ Nell’apostolato a mezzo stampa la rivista svolge un servizio proficuo, per cui auspico una sempre maggiore e capi Ilare diffusione a fronte dello sforzo offerto sinceramente a Dio per la sua maggior gloria e per il bene delle anime. La saluto in Cristo Signore,
Giuseppe Randazzo, Montescudaio (PI).
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Caro direttore,
seguo con attenzione e interesse tutti gli articoli del suo periodico dove ho ritrovato la semplicità delle nostre certezze di cattolici.
Da quando non è più uscito “Il Sabato”, ho provato sollievo solo nella lettura dei libri scritti da Messori e finalmente ora posso leggere articoli di apologetica.
Avete trattato con coraggio del periodo occorso durante gli eccidi del triangolo della morte, quando l’odio omicida comunista si era scatenato non solo per una resa dei conti, ma anche e soprattutto contro gli avversari di questa ideologia. Sono nato nella bassa modenese e ho visto e vissuto quel tragico periodo, quando una propaganda in malafede aveva scatenato l’invidia del povero contro il benestante.
Contadini che erano stati illusi di diventare proprietari di terreni, sacerdoti che opponevano la loro carità e che poi sono stati eliminati. (…) Con sincerità, Giovanni Schinetti, Meda (MI).
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Caro direttore,
sono un vostro affezionato lettore e ho da poco rinnovato l’abbonamento alla rivista. Mi unisco alle numerosissime persone che hanno già espresso il loro plauso per tale importante iniziativa editoriale, di cui si sentiva il bisogno. Accanto alla ricchezza di contenuti e alla semplicità di esposizione e di accesso, alla portata di tanti, essa costituisce uno strumento indispensabile per la formazione culturale cristiana. Ho già divulgato presso diversi amici il vostro indirizzo e mi risulta che qualcuno ha già sottoscritto l’abbonamento. Di seguito indico due nominativi a cui farebbe piacere avere una copia saggio per poi decidere (…).
Ancora complimenti e auguri a tutto lo staff, Domenico Forese, S. Giovanni Teatino (CH).
IL TIMONE N. 22 – ANNO IV – Novembre/Dicembre 2002 – pag. 4 – 5