Il Timone n. 42 – anno 2005 –
Caro Direttore,
ricevo l’ultimo numero: bravi, bravi, bravi! La verità prima di tutto e soprattutto, senza barricate ma con limpida e documentata franchezza. Continuate così: un vescovo vi benedice di cuore e vi assicura per cognizione… diretta che il nemico del bene vi odia… Così resistete forti nella fede. Vi benedico,
Andrea Gemma, Vescovo di Isernia-Venafro.
Caro direttore,
finalmente! Nel “gossip” politichese sulla cosiddetta Procreazione Medicalmente Assistita, per il popolo: fecondazione in provetta, affiora un argomento serio: l’embrione, meglio: il concepito, è persona? E perfino Barbara Sanua, al Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, dice una cosa giusta: «L’embrione non è una muffa? Nemmeno io». Ogni persona, Barbara o embrione, ha diritto ad ogni attenzione e cura per la sua salute, e anche la ricerca deve essere al servizio delle persone. Ma se lo zigote concepito, secondo la scienza individuo umano vitale diverso da spermatozoo e ovulo, non è una muffa e va trattato come una persona (“uno di noi”; anche Pannella era Zigote Pannella a suo tempo), cosa pensare del fatto che, costretto a presentarsi nella fatidica provetta, quasi certamente (90%) abortirà e nessuno potrà aiutarlo? E lasciamo perdere tutti gli orrori che devono subire con queste “tecniche veterinarie” (la scienza non c’entra) le donne e i bambini che riescono a nascere. lo mi chiedo grazie a quali astruse “strategie” politiche veniamo oggi a trovarci in una situazione che ci impedisce di rifiutare col voto, come sarebbe giusto, due orrori: una legge ipocrita che “tutela i concepiti” e ne programma e tutela con la 194 la morte in serie; e l’aumento della sua ingiustizia. Non è serio! Referendum? lo sto a casa.
Mario Paolo Racchi, Firenze.
Caro direttore,
ho versato l’abbonamento per “il Timone” del quale avevo sentito parlare sia da Anna Maria Cenci, sia a Radio Maria. La ringrazio per la sua lettera, mentre del suo editoriale ho fatto in me una sintesi che ho chiamata “Il Cantico della Quotidianità” o, come diceva Papa Giovanni: “Solo per oggi…”. Nelle sue espressioni ho riscontrato quanto avviene in me e quindi può ben capire quanto abbia gioito nel condividere quanto lei espone.
Le dirò che mi sono trovata come di fronte ad una tavola riccamente imbandita e dalla quale non riesco ancora a scegliere “il primo…”. Non sono scritti da “bersi”, ma da gustarsi, perciò mi sa che mi ci vuole tutto il mese prima che ne possa trarre “un parere” che, Le assicuro, può essere molto modesto, sentendomi io “una contadina” – senza togliere niente ai contadini – di fronte a tali personaggi. Ma, d’altra parte, noi viviamo nella “Fraternità” che è il condividere il boccone semplice e quello ricercato per trarne il giusto nutrimento per le nostre anime che sono assetate dell’Infinito verso il Quale siamo tutti incamminati e nel Quale vivremo pienamente felici se continuiamo a confessarLo apertamente con la nostra vita di ogni giorno. Mi sembra di avere già parlato troppo… perciò le dico che sono felice e ringrazio Dio di averi a “conosciuta” ed anch’io Le assicuro la povera mia preghiera ed oso confidare nella Sua. Porgo il mio saluto,
Anna Casiraghi, Bernareggio (MI).
Caro direttore,
sono un’affezionata abbonata del Timone, che continuo a far conoscere e ad utilizzare nel mio lavoro: sono insegnante di Scuola Media e cerco di far conoscere ai ragazzi non solo la storia ufficiale dei manuali, spesso manipolata, ma anche la storia della Chiesa, cioè del popolo a cui appartengono e perciò del patrimonio di fede da loro ereditato, prezioso e purtroppo quasi del tutto sconosciuto. La rivista mi è di grande aiuto per questo, ma prima ancora per la mia formazione e il mio rafforzamento nella fede. Le segnalo un fatto spiacevole: due sacerdoti a cui avevo prestato copie del Timone me le hanno restituite dicendomi che era, sì, una bella rivista, molto documentata, dal linguaggio semplice ed accessibile, ma… Non ho potuto approfondire le ragioni della loro riserva e di una certa freddezza che, francamente, non mi aspettavo; preciso che si tratta di preti “veri”, cioè ortodossi nella fede, amanti della Chiesa, etc. Con mio marito, estimatore del Timone, sono giunta a questa conclusione: e se ad allontanare qualche lettore fosse l’aggettivo “apologetica” accanto ai nomi “formazione ed informazione”? Come dire:” Ah, qui troverò scarsa obiettività ed esaltazione aprioristica del Cattolicesimo”. Sia chiaro: a me non fa difficoltà il taglio della rivista, anzi, condivido l’opinione della stragrande maggioranza dei lettori che ne tessono gli elogi; mi domando semplicemente se non sarebbe più opportuno titolare la nostra rivista “Mensile di informazione e formazione cattolica”. Non le manca proprio nulla, né in serietà di indagini, approfondimento, sincerità di approccio ad ogni tipo di argomento e la conclusione, vagliati i fatti sotto ogni aspetto, non può essere che una sola: nella Chiesa è la verità, il cattolicesimo è l’unica, vera religione. Se bastasse questo cambiamento per dissipare equivoci o pregiudizi e far conoscere il valore del Timone, non ne varrebbe la pena? Che ne pensa? La saluto con stima e ringrazio Lei e tutta la Redazione per la grande opera che portate avanti.
Marina Parlato Giuliano, Boves (CN).
COORDINAMENTO DEI CENTRI CULTURALI – AMICI DEL TIMONE
Il progetto di dare vita ad un “Coordinamento” dei Centri Culturali Cattolici che simpatizzano con “il Timone” è nato per mettere in contatto tra di loro quei Centri Culturali Cattolici – e sono tanti – che vogliono operare efficacemente, attraverso un’opera di promozione e diffusione della cultura cattolica, per la nuova evangelizzazione della nostra bella Italia.
I Centri Culturali che vogliono aderire a questo “Coordinamento” si assumono un duplice impegno:
1) promuovere annualmente, nella città dove hanno sede, almeno un evento culturale (conferenza, convegno, mostra, cineforum, etc) di carattere apologetico, in collaborazione con “il Timone”;
2) sottoscrivere ogni anno almeno 10 abbonamenti al nostro mensile.
Da parte sua, anche “il Timone” si assume un duplice impegno:
1) organizzare annualmente una “Giornata di formazione”, di carattere apologetico, aperta ai membri dei Centri Culturali aderenti al “Coordinamento”;
2) avvertire gli abbonati del Timone che vivono nelle rispettive province ove operano i Centri Culturali affinché intervengano alle iniziative suddette promosse da questi ultimi. Si potrà così stabilire una amicizia solidale tra i nostri abbonati e i vari Centri Culturali.
Inoltre, su ogni numero del Timone apparirà l’elenco aggiornato dei Centri Culturali che hanno aderito all’iniziativa.
Questo è solo l’inizio di un progetto apostolico. Lo affidiamo a Dio, a Maria Vergine e alla vostra preghiera. Se dovesse portare frutto, si creerà una crepa nel monopolio culturale anticristiano oggi imperante in Italia. Una crepa che dovremo allargare sempre più, allo scopo di farvi emergere tutto “lo splendore della verità”.
HANNO FINORA ADERITO ALL’INIZIATIVA
Centro Culturale “Amici del Timone” – Viareggio
(Federico Bonuccelli – celI. 348.8602938 – emai!:
federico.bon@tiscalinetit)
Centro Culturale “Il Faro” – Modena.
(Stefano Chiapponi – celI. 329.3540264 – emai!:
stefano.chiapponi@aliceposta.it)
Centro Culturale “Duc in altum” – Borsano (VA)
(Sara Barbieri – cell. 339.4627503 – email:
joyous@libero.it)
Centro Culturale “Amici del Timone” – Padova
(Luciano Carrara – teI. 049/623189)
“Scuola di cultura cattolica” – Bassano del Grappa (VI)
(Franco Mariotto – cell. 335/8312692 – e-mail:
info@scuoladiculturacattolica.org)
“Totus tuus” – Bologna
(Agostino Renzi – cell. 347/4458163 – e-mail:
info@totustuus.it)
Centro Culturale “Fides et Ratio” – Roma
(Per la zona di Roma: Sara Deodati – cell. 347/5345514 – e-mail:
sara.deodati@poste.it)
(Per la zona di Frascati: Carla Brunetti – cell. 338/6744659 – e-mail:
carlabrunetti@tiscali.it)
Centro Culturale “San Francesco” – Mozzecane (VR)
(Simona Bulgarelli – cell. 338/1208750 – e-mail:
trimpi@libero.it)
Centro Culturale “Tertio Millennio” – Maddaloni (CE)
(Nunzio Cappuccio – cell. 335/5207346 – email:
direzione@villaggiodeiragazzi.com) Centro Culturale “Card. Schuster e Carlo Mastorgio” – Jerago con Orago (VA) (Francesco Carabelli – cell. 333/6968424 – email:
francesco.carabelli@virgilio.it)
NUOVA ADESIONE
Cattolici biellesi per la libertà – Biella
(Carlo Rossi – cell. 335/6918727 – e-mail: c.rossidaddea@aliceposta.it)
Chiunque desideri conoscere i termini per aderire all’iniziativa può contattare: Gianpaolo Barra: tel. 0331/680591 – mail: gianpaolo@iltimone.191.it Mario Palmaro: cell. 347.4215652 – mail: mario.palmaro@aliceposta.it
SCADENZA ABBONAMENTO
Invitiamo ogni abbonato del Timone a prendere visione della scadenza del proprio abbonamento, prestando attenzione all’avviso che si trova sul modulo di conto corrente postale allegato alla spedizione. Per sua comodità, e tenendo conto del tempo necessario alle Poste per comunicarci i rinnovi, noi invieremo anche il numero del Timone successivo alla scadenza. Per esempio: chi ha sottoscritto un abbonamento che scade con l’invio di questo numero (n. 42), riceverà anche il numero successivo (n. 43). Ma se entro questo lasso di tempo non riceviamo il versamento di rinnovo, il suo nominativo verrà purtroppo depennato. Siamo grati a tutti coloro che, rinnovando per tempo l’abbonamento, mostreranno con ciò di apprezzare il nostro apostolato a mezzo stampa. Ricordiamo a tutti gli abbonati, vecchi e nuovi, che ogni settimana un sacerdote celebra due Sante Messe per loro: è il nostro modo per ringraziare.
IL TIMONE – N. 42 – ANNO VII – Aprile 2005 – pag. 4-5