Il Timone n. 25 – anno 2003 –
POESIA
GIOVANNI PAOLO Il, Trittico Romano, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003, pp. 50, € 15.
Un Pontefice che scrive versi è probabilmente una novità nella storia della Chiesa. Una novità commovente, soprattutto se si pensa che è il medesimo Pontefice dato – da frettolosi e malintenzionati opinionisti – per morente, incapace di intendere, manipolato dalla Curia romana (salvo che si pronunci contro la guerra, nel qual caso viene temporaneamente “riabilitato”).
Comunque quel che cambia è solo la firma (loannes Paulus Il anziché Karol Wojtyla), perché il medesimo autore aveva già pubblicato, decenni fa, svariate opere letterarie (recentemente raccolte, con testo a fronte, in un volume della Bompiani, curato dal prof. Giovanni Reale) e vantava inoltre al suo attivo una copiosa e originale produzione filosofica. In questo caso abbiamo tre “frammenti”, tre poesie che si fondono in un trittico composito che porta dalla contemplazione della natura alla concezione dell’uomo, fino ad alcuni squarci di visione di Dio. Un testo non facile, nello stile intenso e talvolta ermetico già conosciuto dai lettori della Bottega dell’orefice (per citare il dramma più noto di Wojtyla), ben presentato dall’introduzione del cardo Ratzinger e da una sorta di “guida per il lettore” di Giovanni Reale.
ECCLESIOLOCIA
ALESSANDRO MAGGIOLlNI, Declino e speranza del Cattolicesimo, Mondadori, Milano 2003, pp.
196, € 16,60.
Con l’acume che lo contraddistingue mons. Maggiolini, vescovo di Como, traccia un’analisi lucida e, per certi versi, “impietosa” della situazione della Chiesa all’inizio del nuovo millennio. Anche se, in realtà, tra i due vocaboli del titolo (“declino” e “speranza”), nonostante le apparenze, quel che l’autore cerca di far prevalere è proprio quest’ultima.
Come lui stesso afferma nell’introduzione, infatti, uno sguardo oggettivo alla realtà non è tacciabile di per sé di pessimismo: “ottimismo e pessimismo, atteggiamenti spesso pagani. La speranza è altro. È virtù teologale e impegna allo spasimo. E diverte perfino”. I temi affrontati sono fondamentali e scottanti (“Cristo unico e universale salvatore”, “Annuncio e dialogo”, “Chiesa d’elite o grande Chiesa?”, “Fede o buona fede”, “Morte”, “Inferno”, “Fuga mundi”, “La libertà religiosa” e tanti altri), trattati in brevi capitoli pungenti e senza peli sulla lingua – tanto che chi non conosca l’autore potrebbe talvolta inferirne addirittura una velata critica, se non alla Chiesa, ad alcuni atteggiamenti più o meno ufficiali di suoi autorevoli membri (ma poi arriva in soccorso del lettore il bellissimo capitolo su “Autorità/obbedienza”). L’aspetto forse più interessante è che l’analisi, anche critica (soprattutto verso taluni discutibili atteggiamenti di sacerdoti o laici oggi in voga, frutto di palese incomprensione – se non disinteresse totale – per le principali verità rivelate), non si limita mai a un atteggiamento meramente sociologico di distaccata freddezza, ma – da vero pastore – Maggiolini interpella sempre se stesso e il lettore esortando a comportarsi da veri e leali figli della Chiesa e di Cristo. E richiama in più di un’occasione, quasi come leit motiv, alla santità, vocazione universale di ciascuno: “Il riformare implica il riformarsi. Qui tocchiamo il vero punto decisivo: occorre essere santi – meglio: essere sul cammino della santità – per rinnovare la Chiesa secondo il pensiero e il volere di Cristo”. Ma con l’avvertenza che “è agevole descrivere la santità nei suoi tratti di fondo. L’attuarla e il raggiungerla sono un’altra cosa”. Provocatorio, coinvolgente ed esigente.
ROSARIO
ANDREA MARDEGAN, Contemplare Cristo con gli occhi di Maria (i misteri del Rosario meditati),
Paoline, Milano 2003, pp. 184, € 9,00.
Ecco un utile sussidio per approfondire e migliorare la recita del Rosario nell’anno che il Papa ha dedicato a questa preghiera. Nel ripercorrere in brevi capito letti i venti misteri del Rosario, l’autore analizza frase per frase i relativi episodi evangelici, concludendo ogni commento (di una paginetta o poco più) con una breve preghiera, per sottolineare che l’obiettivo non è tanto un’analisi teologica dei misteri sottesi, quanto un aiuto alla preghiera – personale o comunitaria – e una spinta verso la contemplazione dei misteri del Rosario e, per essi, del mistero di Cristo.
Come precisato nell’Introduzione, lo spunto per il volume viene direttamente dalla lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae (16 ottobre 2002), che consiglia proprio questo metodo (proclamazione del mistero, ascolto della Parola, contemplazione e meditazione personale, recita della corrispondente decina del Rosario) . per rendere più ricca e fruttuosa – in termini di avvicinamento alla santità – la preghiera più amata dalla Madonna.
ETICA E DIRITTO NATURALE
PONTIFICIA ACADEMIA PRO VITA, Natura e dignità della persona umana, a fondamento del
diritto alla vita (a cura di J. De Dios Vial Correa e E. Sgreccia), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003, pp. 272, € 18.
Questo libro è l’ultimo nato all’interno di un’interessante collana che raccoglie le pubblicazioni della Pontificia Accademia per la Vita, prestigiosa istituzione voluta da Giovanni Paolo II per raccogliere studiosi di tutto il mondo e facilitare la riflessione interdisciplinare sulle questioni legate alla vita umana. Nel presente volume sono raccolti i documenti dell’Ottava assemblea generale della Pontificia Accademia, tenutasi in Vaticano nel febbraio 2002. Il tema dell’incontro era la dignità della persona umana, come vero fondamento del diritto alla vita. Oltre al discorso pronunciato da Giovanni Paolo II in quell’occasione, sono riportati i diversi interventi dei partecipanti che affrontano la questione della dignità della persona e dei diritti che su di questa si fondano sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista filosofico-antropologico, sia dal punto di vista morale, sia dal punto di vista scientifico. Tra gli autori, ci sono Carlo Caffarra, Julian Herranz, Andrzej Szostek, John Finnis, Martin Rhonheimer, Josef Seifert, Francesco d’Agostino, Sergio Belardinelli, Francesco Viola. È da segnalare che non si tratta di un testo strettamente teologico: il fine della riflessione è indagare quei fondamenti che possono essere conosciuti da tutti gli uomini di buona volontà, anche non credenti, ma fiduciosi nella capacità della ragione umana di cogliere con verità ciò che l’uomo è. Ci si pone in una prospettiva teistica, perché la natura dell’uomo non può essere giustificata se non è posta da un Dio personale. Però non si fa direttamente appello alla Rivelazione. I due concetti chiave della discussione sono quelli di dignità e di natura. Giovanni Paolo Il richiama l’attenzione sulla necessità di riscoprire il senso meta fisico della nozione di natura, e cioè rivalutare il fatto che nell’uomo si dà una natura che non è riducibile a quella delle leggi fisiche. La natura umana ha un valore, una dignità unica nel creato, perché è natura personale. Solo se si arriva a cogliere che cosa caratterizza essenzialmente la natura dell’uomo come persona, e dunque la sua dignità incomparabile rispetto a ciò che è impersonale, è giustificato affermare che esistono dei diritti naturali che sono fondati nell’uomo come tale, e che violare questi diritti implica violare la dignità dell’uomo. Solo se si arriva a cogliere che cosa caratterizza la natura dell’uomo come persona, inoltre, si può parlare di una legge morale naturale, cioè dei principi morali che riguardano l’uomo come tale, a prescindere dalla sua religione, cultura o visione personale del mondo. Come si vede, le questioni trattate riguardano le radici del diritto e della morale, anche se vengono poi coniugate in riferimento al diritto alla vita. Il testo riveste dunque un notevole interesse per la riscoperta dei fondamenti dell’agire pratico, individuale e pubblico. (Paola Premoli)
FEDE E SCIENZA
GIUSEPPE TANZELLA-NITTI e ALBERTO STRUMIA, Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede, Urbaniana University Press/Città Nuova, Roma 2002, 2 voll., pp. 2200, € 170,00.
Un’opera voluminosa, ma di facile consultazione, molto ricca e chiara, strumento assai utile per orientarsi nel pensiero scientifico contemporaneo. L’obiettivo è di affrontare i principali temi che impegnano l’uomo nei vari campi del sapere, soprattutto delle scienze empiriche, e nello stesso tempo toccano questioni teologiche e antropologiche importanti. Così, secondo lo stile classico delle enciclopedie, sono ordinati alfabeticamente articoli su temi più generali, ad esempio sulle diverse discipline scientifiche, come l’astronomia, la cosmologia, l’epistemologia, la biologia, e temi più specifici, ma di carattere interdisciplinare, come la creazione, l’esperienza, la femminilità/mascolinità, l’infinito, il miracolo. Anche argomenti più specifici, come il principio antropico, l’etica del lavoro scientifico, la meccanica quantistica, la New Age, trovano posto per completare il quadro. AI termine è inserito un dizionario dei principali protagonisti dello sviluppo del sapere citati nel dizionario per temi. L’opera risulta assai interessante sia per la ricchezza dei collaboratori, che cooperano con la propria competenza personale, ma tenendo presente l’intento comune di chiarezza, sia per l’abile collegamento, all’interno dei singoli temi, ai temi correlati, in modo da facilitare la consultazione anche al lettore meno esperto. È anche da segnalare il costante confronto tra le diverse elaborazioni filosofiche, teologiche e scientifiche, e la dottrina della Chiesa Cattolica, che costituisce un aiuto valido e profondo alla comprensione del dialogo tra fede e scienza, possibile anche nel rispetto dei diversi ambiti. (Paola Premoli)
MOVIMENTI
MASSIMO CAMISASCA, Comunione e Liberazione. La ripresa (1969-1976), San Paolo, Cinisello
Bal.mo 2003, pp. 448, € 21,00.
Si tratta del secondo volume di una trilogia che don Massimo Camisasca dedica alla storia di Comunione e Liberazione. Vengono descritti gli anni della rinascita del movimento, dopo la crisi del 1968, e della sua diffusione: comunità di CL spuntano in ogni regione d’Italia e il movimento – che nel 1969 prende il nome di Comunione e Liberazione – travalica i confini nazionali per trapiantarsi in Svizzera, Spagna, Brasile, Congo, Uganda. Anche al di là della “cortina di ferro”, si trovano ciellini in Jugoslavia, Polonia e Cecoslovacchia. In ogni ambito dell’agire sociale ed ecclesiale: università, scuole, parrocchie, mondo del lavoro, la carità, la cultura, la musica, affrontando spesso l’incomprensione e talvolta l’avversione violenta di estremisti politicizzati a destra e a sinistra, Comunione e Liberazione si rende protagonista di un’opera significativa ed importante di presenza cattolica e di educazione alla fede. Massimo Camisasca offre, in questo volume, la lettura di una pagina importante della storia di CL, movimento che ha tracciato un capitolo decisivo della storia della Chiesa nel nostro Paese. (GB)
IL TIMONE N. 25 – ANNO V – Maggio/Giugno 2003 – pag. 62 – 63