Lo spazio a disposizione mi ha convinto della necessità di alcune scelte. In primo luogo cito solo opere italiane o tradotte in italiano. In secondo luogo mi arresto alla Rivoluzione francese e alle insorgenze.
Prima di tutto: cos’è la storia come particolare tipo di conoscenza e come lavora lo storico? Una risposta in H. I. Marrou, La conoscenza storica, ed. Il Mulino. Dello stesso autore, Decadenza romana o tarda antichità?, Jaca Book, 1979: Per la diffusione del cristianesimo e la sua influenza sul mondo romano M. Sordi, I cristiani e l’impero romano, Jaca Book, 1984. Della stessa autrice è un agile voi umetto di introduzione alla storia antica, di 80 pagine: Storia greca e romana, Jaca Book, 1992.
Per approfondire diversi aspetti del mondo antico (la guerra, gli schiavi, la morte, la propaganda. . . ) si cerchino i diversi volumi collettivi curati dalla Sordi ed editi da Vita e Pensiero.
Per i processi di cristianizzazione P. Brown, Il sacro e l’autorità. La cristianizzazione del mondo romano antico, Donzelli, 1996. Dello stesso autore l’o” pera più vasta Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi 1974. Fondamentale C. Dawson, Il cristianesimo e la formazione della civiltà occidentale, Rizzoli, 1997.
Come manuale di storia medievale, io adotto G. Vitolo, Medioevo, Sansoni, accompagnandolo con la lettura di un intelligente volumetto di G. Sergi, Un’idea di Medioevo, Donzelli, Roma. Più estesamente sulla leggenda nera del Medioevo R. pernoud, Il Medioevo. Un secolare pregiudizio, Bompiani. In generale i diversi volumi di questa autrice, tradotti presso Rizzoli, Rusconi, Volpe, sono al tempo stesso solidi e di agevole lettura.
Per il suo fascino classico ricordo anche G. Falco, La santa romana repubblica. Profilo storico del Medioevo, Ricciardi, 1986 (l’edizione originale è del 1941).
Utile è accostarsi direttamente alle fonti. Un antologia scolastica è quella di L Gatto, Il Medioevo nelle sue fonti, Monduzzi.
Un buono strumento è C. Frugoni – A. Barbero, Dizionario del Medioevo, Laterza, 1994.
Per la storia economica del Medioevo consiglio di cominciare da un classico, H. Pirenne, Maometto e Carlomagno, Laterza, con introduzione di O. Capitani. Ma mi permetto di rimandare anche, per una sintesi recente, a M. Tangheroni, Commercio e navigazione nel Medioevo, Laterza, 1996. Per il monachesimo L Moulin, La vita quotidiana secondo San Benedetto, Jaca Book, 1980 costituisce una ottima introduzione. F. Cardini, Francesco d’Assisi, Mondadori, è una buona biografia di un santo tante volte forzato, nei libri e nei film, verso il protopacifismo e il protoecologismo.
Per un quadro – ricco di illustrazioni – delle innovazioni tecnologiche medievali C. Frugoni, Gli occhiali sul naso, Laterza, 2001. Per l’arte (a parte la monumentale Enciclopedia del/’arte Medievale, ancora in completamento, edita dall’Istituto dell’Enciclopedia italiana) G. Duby, Storia artistica del Medioevo, Laterza, Roma-Bari 1995; J. Gimpel, I costruttori di cattedrali, Jaca Book 1982.
Un bell’esempio di storia della mentalità è P.Ariès, L’uomo e la morte dal Medioevo ad oggi, Laterza, 1980. Per la cavalleria, F. Cardini, Alle radici della cavalleria medievale, La Nuova Italia, 1981; G. Duby, Guglielmo il Maresciallo, Laterza. Per le crociate si può partire dalla Breve storia delle crociate di J. Riley Smith, Mondadori (Oscar).
Per awiarsi alla ricerca si può partire da P. Delogu, Introduzione allo studio della storia medievale, Il Mulino, Bologna 1994, proseguendo con i primi due volumi de La storia, a cura di M. Firpo e N. Tranfaglia, Utet, Torino. Gli otto volumi successivi sono utili, per lo stesso fine, per la storia moderna e contemporanea.
Sulla fine del Medioevo e la transizione al mondo moderno l’agile introduzione di J. Heers, Transizione al mondo moderno (1300-1520), Jaca Book, 1992 può essere affiancata da un classico come J. Huizinga, L’autunno del medioevo, Sansoni. Per la “planetarizzazione” del mondo: P. Chaunu, La conquista e l’esplorazione dei nuovi mondi (XVI secolo), Mursia, 1969 (non mi risulta tradotto in italiano il primo volume sulla fase medievale).
Sui cambiamenti di mentalità e cultura nei secoli XVII e XVIII: P. Hazard, La crisi della coscienza europea, Il Saggiatore 1983; B. Groethuysen, Origini dello spirito borghese in Francia, Einaudi 1949.
Per capire le società di antico regime fondamentale o. Brunner, Per una nuova storia costituzionale e sociale, Vita e Pensiero, 1970. Per una grande storia dimenticata, J. H. Elliott, La Spagna imperiale, 1496-1716, Il Mulino 1982.
Sull’inquisizione molti dati in B. Bennassar, Storia dell’inquisizione spagnola dal XV al XIX secolo, Rizzoli 1980.
Sulla rivoluzione francese il “revisionismo storico”, originariamente solo cattolico, come in J. Dumont, I falsi miti della rivoluzione francese, effedieffe, 1989 o P. Gaxotte, La rivoluzione francese, Rizzoli, ha ora illustri rappresentanti laici, come soprattutto F. Furet, Critica della rivoluzione francese, Laterza,1980. Utile e denso strumento F. Furet – M. Ozouf, Dizionario critico della rivoluzione francese, Bompiani, 1988.
Da non dimenticare gli orrori rivoluzionari descritti da R. Secher, Il genocidio vandeano, Effedieffe, 1989.
Per le insorgenze italiane l’opera di revisione e studio è awiata da poco. Un punto di riferimento è l’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale, di cui segnalo il sito internet:
www.identitanazionale.it.
Un primo bilancio in Massimo Viglione, Le insorgenze popolari nell’Italia napoleonica, Ares, 2001.
Infine: per una rilettura cattolica di molti episodi e periodi storici, V. Messori, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell’avventura umana, Paoline 1992; per una ricostruzione delle grandi linee del processo rivoluzionario, a livello di teologia e filosofia della storia, p. Correa de Oliveira, Rivoluzione e contro-rivoluzione, Cristianità, Piacenza 1977.