USA e la vita
Giovanni Paolo II, incontrando George W. Bush al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, nel suo discorso ha ricordato come il diritto alla vita sia “il più fondamentale dei diritti umani”. “Difendendo questo diritto alla vita – ha detto il Papa – l’America può mostrare al mondo la strada di un futuro veramente umano nel quale l’uomo resta il padrone, non il prodotto della sua tecnologia”. Purtroppo le parole del Santo Padre non sono state sufficienti a convincere Bush. Egli ha comunicato alla nazione la sua decisione di permettere finanziamenti federali per la ricerca esclusivamente su cellule staminali (sessanta linee) provenienti da embrioni già andati distrutti. Certo poteva andare peggio e sono state introdotte limitazioni alla ricerca, tuttavia crediamo che si sia oltrepassato un limite morale che doveva rimanere invalicabile. Si è così legittimata la distruzione di embrioni, che è sempre un atto che sopprime la vita. Ora altri interrogativi si pongono per il futuro. Sessanta linee di cellule saranno sufficienti alla scienza per avere dei risultati probanti in campo medico? E chi garantisce, un domani, che altri embrioni non verranno creati ad hoc e poi distrutti?
Incoraggianti se non addirittura sorprendenti erano sembrate le parole rivolte da Bush (che crediamo rimanga comunque su posizioni personali pro-life) a Giovanni Paolo II nel suo breve discorso di Castel Gandolfo: “dall’ottobre del 1978, lei ha mostrato al mondo non solo lo splendore della Verità, ma anche il potere della Verità di vincere il male e riindirizzare il corso della storia”. Niente male per un Presidente degli Stati Uniti! Peccato che il 9 agosto se ne sia un po’ dimenticato.
Sposi e beati
II 21 ottobre la Chiesa Cattolica presenterà al mondo un evento straordinario e senza precedenti: la beatificazione di una coppia di sposi alla presenza di tre dei loro quattro figli. Con essa si offrirà un modello di santità nel matrimonio.
Luigi Beltrami Quattrocchi, avvocato, e Maria Corsini, insegnante e scrittrice, erano una famiglia della media borghesia romana aperta ai bisogni di tutti. Nel ricordo dei figli i genitori conducevano una vita semplice ma permeata da un autentico senso del soprannaturale. Uno di essi, Filippo (oggi padre Tarcisio, 95 anni), ricorda che “l’aspetto che caratterizzava la nostra vita familiare era l’atmosfera di normalità che i nostri genitori creavano nella costante ricerca di valori trascendenti”. Enrichetta, l’ultimogenita, rammenta che “era logico pensare che avessero differenze di vedute, ma noi non ce ne siamo mai accorti. Essi risolvevano i loro problemi da soli, attraverso il dialogo, e l’atmosfera era sempre serena”. Questo esempio ci ricorda come il primo dovere di due sposi sia di ricercare, nella vita matrimoniale, la propria santificazione personale ma anche di favorire e accompagnare quella del coniuge.
Giovani
Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo” (Mt 5,13-14). Con questo invito il Papa da appuntamento ai giovani per la XVII Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Toronto dal 18 al 28 luglio del 2002. Il passo evangelico rappresenta il messaggio ma anche la richiesta che Giovanni Paolo II rivolge ai giovani di tutto il mondo all’alba del terzo millennio. Come il sale è condimento ma anche mezzo di conservazione degli alimenti, così il Santo Padre chiede ai giovani di essere il “condimento” della società grazie al quale, con la vita nuova che viene da Cristo, l’identità cristiana non si snatura e di essere, allo stesso tempo, elemento di conservazione e di trasmissione della fede. Il messaggio, come sempre, mira diretto al cuore di ognuno: “Cari giovani, nulla vi accontenti che stia al di sotto dei più alti ideali! Non lasciatevi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e più autentici del loro cuore… Se conservate grandi desideri per il Signore, saprete evitare la mediocrità e il conformismo, così diffusi nella nostra società”.
Rosario
Sabato 6 ottobre si terrà in Vaticano il sesto Rosario mondiale. Guidato da Giovanni Paolo II, il Rosario sarà recitato da migliaia di fedeli radunati in parrocchie, stadi, scuole, fabbriche, carceri, ospedali. Si ritiene che 140 Paesi parteciperanno all’evento. L’iniziativa prese avvio nel ’96 per opera di un gruppo di fedeli messicani riunitisi per recitare un rosario in onore del cinquantesimo anno di sacerdozio del Santo Padre.
Gli organizzatori danno consigli pratici a chi vuole unirsi alla recita del Rosario: consacrare l’evento al Cuore Immacolato di Maria; esporre il SS Sacramento durante il Rosario; provvedere ad amministrare il sacramento della riconciliazione; rendere noto che con la recita del Rosario in comunità, si può ottenere l’indulgenza plenaria; in quella data fare digiuni e meditazioni; sostenere l’evento pregando il Rosario in comunità, famiglie, o attraverso la novena individuale.
Giustizia
“La giustizia è la virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1807).
11 luglio 1995: Srbrenica, enclave musulmana sotto protezione Onu, cade in mano delle milizie serbe. Trentamila persone sono in balia delle truppe del generale Ratko Mladic. Gli uomini, separati dalle donne e bambini, vengono caricati su numerosi bus e portati via. Di loro, per lungo tempo, non si saprà più nulla. Fin quando, un po’ alla volta, intorno a Srbrenica si cominciano a trovare, in fosse comuni, centinaia e centinaia di resti umani. Oggi sappiamo che quegli uomini sono stati fatti oggetto di una vera e propria pulizia etnica. Ottomila, forse diecimila uomini massacrati senza pietà, trucidati dopo torture di ogni tipo. La comunità internazionale si chiede dove fosse il contingente Onu posto a protezione dell’enclave. Perché le difese erano così esigue e la protezione aerea praticamente inesistente?
Intanto, emersa un po’ di verità, la giustizia inizia a fare il suo corso. IL 2 agosto il Tribunale Internazionale dell’Aja (Tpi), dopo circa cinque anni di indagini e ricostruzioni giudiziarie, ha condannato a 46 anni di carcere, per genocidio, il generale Radislav Kristic, indicato dalla sentenza come uno dei responsabili dei massacri di Srbrenica. L’auspicio è che vengano consegnati al Tpi (e che il Tribunale abbia poi la forza per fare giustizia) tutti gli altri responsabili dell’eccidio: coloro che hanno pianificato e organizzato il genocidio (lo psichiatra Radovan Karadzic, il generale Mladic) ma anche quelli che l’hanno vergognosamente permesso.
Nord Corea
Primi passi verso un insediamento permanente di sacerdoti cattolici in Nord Corea. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Fides, l’inviato dell’arcivescovo di Seul, padre Joseph Chung, nell’incontro con esponenti governativi e con membri dell’Associazione Patriottica Nordcoreana, avvenuto a Pyongyang, avrebbe discusso sulle modalità di trasferimento e di permanenza di sacerdoti dal Sud al Nord Corea. I religiosi sosterebbero a turno in territorio nordcoreano grazie al rilascio di visti validi per tre mesi. L’importante evento costituisce una ventata di speranza di riconoscimento della libertà religiosa per la minoranza cattolica della Corea del Nord, dopo decenni di durissima dittatura comunista e di persecuzione religiosa che vide, al tempo della divisione tra le due Coree, I eliminazione fisica di tutti i sacerdoti cattolici presenti in Nord Corea.
In..giustizia
“Sono personalità diaboliche” ha detto il p.m. Maria Cristina Rota nella sua requisitoria contro le tre ragazze di Chiavenna, Ambra, Veronica e Milena, ree confesse dell’omicidio di suor Maria Laura Mainetti. Le sue richieste di condanna (rispettivamente 15, 11 e 10 anni di reclusione grazie allo sconto per il rito abbreviato) non sono state recepite dai giudici che, invece, accogliendo i risultati delle perizie psichiatriche, hanno addirittura assolto Ambra (considerata la mente del delitto), ritenuta totalmente incapace di intendere e di volere, e dimezzato la pena alle altre due. Riteniamo che in questo caso non sia stata fatta giustizia. E non solo per l’esiguità delle pene. Dubbi e ombre aleggiano su questo orrendo delitto. Innanzitutto perché il dibattimento non ha chiarito alcuni particolari: uno dei due coltelli utilizzati per compiere l’omicidio e i vestiti neri indossati dalle ragazze quella sera non sono mai stati ritrovati. E poi, è possibile che ragazze prive della capacità di intendere e di volere portino a termine un crimine così minuziosamente preparato ed eseguito rispettando un macabro rito satanico senza l’aiuto o quanto meno l’ispirazione di una quarta persona? Difficilmente, su questa terra, verrà resa giustizia a suor Maria Laura (per la quale il vescovo di Corno Alessandro Maggiolini ha dichiarato che presto sarà avviata la causa di beatificazione). Una suora con l’unico “torto” di volere il bene del prossimo e così santa da affrontare la morte da vera martire.
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