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12.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

 

 

 

Cina e Vaticano
Secondo la rivista Far Eastern Economie Review, pubblicata ad Hong-Kong, i rapporti diplomatici Cina-Vaticano starebbero registrando un miglioramento. Una serie di incontri sarebbero avvenuti tra settembre e ottobre. Condizione fondamentale per un mutuo riconoscimento diplomatico sarebbe la rottura dei rapporti diplomatici della Santa Sede con Taiwan. La notizia è da prender con cautela, anche perché è già capitato in passato che i dirigenti del regime comunista in Cina diffondano notizie di questo tipo o le utilizzino per fare pressioni politiche. Tuttavia, un riavvicinamento tra le parti è auspicabile, considerata la condizione di persecuzione in cui si trovano i cattolici in Cina e visto lo stato di clandestinità in cui opera la Chiesa Cattolica. Ricordiamo che la Cina comunista ruppe le relazioni diplomatiche con la Santa Sede nel 1950 e che centinaia di sacerdoti cattolici vennero espulsi, incarcerati, perseguitati.

Ratzinger
“Dobbiamo ritornare con chiarezza al Gesù dei Vangeli, poiché solo Lui è anche il vero Gesù storico”. Con queste parole, Joseph Ratzinger Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, si è rivolto ai vescovi riuniti nella decima Assemblea Generale del Sinodo. Il porporato ha voluto riportare al centro dell’attenzione di tutti i pastori la figura di Gesù Cristo, unico Salvatore e Mediatore, in un momento in cui a causa dello “svuotamento della figura storica di Gesù” si assiste, come aveva sottolineato nel suo discorso il cardinale tedesco Joachim Meisner, a una “autosecolarizzazione operata dai vescovi, una autoesclusione della testimonianza di fede, ridotta a ‘ufficio di moderazione’, quasi un tacere per il quieto vivere”. Secondo Ratzinger, dovere del vescovo è esercitare il proprio ministero con “coraggio e disponibilità a soffrire per la Verità” e di “annunciare Dio con il volto umano, con il volto di Cristo”.

Energia nucleare
Mons. Leo Boccardi, Rappresentante Permanente della Santa Sede presso International Atomic Energy Agency (IAEA), intervenendo alla 45″ sessione della Conferenza Generale dell’Agenzia, nel considerare i programmi dell’IAEA per il 2001-2002 (specialmente il Technical Cooperation Report 2000), si è mostrato particolarmente soddisfatto in quanto essi permetteranno la realizzazione di importanti progetti volti a debellare la povertà e il sottosviluppo nei paesi più arretrati. Mons. Boccardi ha detto che “questo approccio deve continuare per alleviare le disuguaglianze sociali nel mondo e ridurre il gap tra nazioni ricche e paesi poveri”. Il Rappresentante della Santa Sede ha poi continuato: “vorrei esprimere il mio profondo desiderio che l’Agenzia continui a partecipare allo sforzo di porre l’energia nucleare a servizio di uno sviluppo sostenibile e durevole di cui beneficerà l’intera famiglia umana”. L’energia nucleare rappresenta, per tutto il mondo, una notevole possibilità di sviluppo e immotivate risultano essere le apprensioni ambientaliste riguardo alla sua produzione e al suo impiego. Nel periodo 1969-1986 in tutto il settore energetico (petrolio, carbone, gas) si sono registrati oltre 18.000 morti di cui “solo” 48 (Chernobyl) in quello nucleare! (fonte Paul Sherrer Institute).

Laici cristiani
Diversi e attuali i temi toccati dal cardinale Camillo Ruini nella sua Prolusione al Consiglio Permanente della C.E.I. il 24 settembre. In primo piano la tragica vicenda degli attentati negli Stati Uniti, la centralità della famiglia, il dibattito post G8. Tuttavia, ci pare interessante porre in rilievo le parole del cardinale sulla missione dei laici nel mondo: “È essenziale la testimonianza e la creatività dei laici cristiani, accanto alla parola di verità della Chiesa. Nel concreto della vita quotidiana, di quello scambio continuo che ha luogo all’interno delle famiglie come nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei locali pubblici e in mille altre occasioni, sono i laici ad avere le più frequenti e, per così dire, più ‘naturali’ opportunità di svolgere una specie di apostolato, tenendo vigile anzitutto e traducendo in comportamenti effettivi e visibili la propria coscienza evangelicamente illuminata, ma anche aiutando ogni donna e ogni uomo con cui hanno a che fare a mantenere desta a loro volta la propria coscienza, a lasciarsi da essa interrogare e possibilmente ad ascoltarla in concreto”.

Demografia
Inversione di tendenza nella politica ONU su popolazione e sviluppo? A leggere il World Population Monitoring 2001, recentemente pubblicato dal Population Division of the Department of Economie and Social Affairs, qualche fondata speranza c’è. Nel rapporto ONU vengono infatti sfatate tutte le previsioni cata-strofiche che avevano caratterizzato i documenti delle Nazioni Unite negli ultimi 30 anni riguardo alla questione demografica e ambientale. Il World Population Monitoring 2001 mostra chiaramente come non solo tutte le ipotesi di “esplo-sione demografica” si siano rivelate sbagliate, ma che fame e sottosviluppo non dipendono dalla crescita della popolazione mondiale e che quest’ultima non ha neppure impoverito il patrimonio di riserve naturali del pianeta come erroneamente previsto dai precedenti rapporti ONU. Anzi “nuove riserve di minerale e petrolio sono state scoperte al punto che […] le riserve stimate sono cresciute ad un livello mai registrato nella storia dell’umanità”. Inoltre, il documento delle Nazioni Unite dimostra che fenomeni come l’inquinamento o l’estinzione delle specie animali non sono legati alla crescita demografica. Se tali assunti sono veri, appare dunque oltremodo ingiustificata la politica di pianificazione familiare e di riduzione delle nascite condotta finora dall’ONU. Servono invece politiche di protezione della vita e di incentivazione delle nascite, specie nel mondo occidentale, poiché, secondo quanto pubblicato dall’autorevole Foreign Affairs Journal, “mai nella storia dell’umanità le percentuali di fertilità sono crollate così velocemente, mai sono state così basse e per lungo tempo”.

Ecologia ed etica
II cardinale Angelo Sodano, intervenendo venerdì 14 settembre all’incontro “Ecologia ed Etica” tenutosi nell’ambito del 32° convegno nazionale dei Consiglieri ecclesiastici della Coldiretti, si è soffermato sul tema delle biotecnologie. Il Segretario di Stato vaticano ha sostenuto che: “Anche le nuove risorse della scienza che vengono applicate nelle tecnologie animali e vegetali (…) devono essere governate e utilizzate in modo che possano contribuire a combattere la miseria e i fattori di inquinamento, a migliorare la produzione degli alimenti necessari soprattutto nelle zone povere del mondo, evitando (…) i rischi per la salute umana e avendo a cuore il benessere e la conservazione delle biodiversità”. Il cardinale Sodano ha poi aggiunto: “Come ogni altra risorsa che proviene dalla scienza e dall’ingegno umano, le biotecnologie non devono essere demonizzate, ma impiegate per il bene comune di tutti gli uomini”.

Romania
Salto indietro nella storia in Romania. Secondo quanto riferito dalla Keston News Service, agenzia che vigila sulle libertà religiose nei paesi comunisti e post-comunisti, nella regione di Alba, nord-ovest della Romania, le autorità governative, invece di restituire alla Chiesa Cattolica di rito Bizantino le legittime proprietà che deteneva prima dell’avvento al potere del regime comunista, e che da esso le erano state confiscate a partire dal 1948 (2206 furono solo le chiese confiscate), hanno deciso di procedere a una ripartizione delle stesse proprietà tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa sulla base delle percentuali dei rispettivi fedeli residenti in quella zona. I cattolici I hanno protestato, ma inutilmente. In quella regione la Chiesa Cattolica era proprietaria di 3600 ettari di terreno agricolo e 3800 ettari di foresta. Le sono state restituite meno di 10 chiese e appena 80 ettari di terre intorno alle parrocchie. L’ingiustizia appare grande, considerato che così si è perpetuato se non legittimato un lascito di un tragico periodo storico che i più ritenevano fosse definitivamente tramontato.

Monsignor Escrivà diventerà santo
di Enrico Salomi

Monsignor Josemaria Escrivà de Balaguer diventerà santo l’anno prossimo. La canonizzazione del fondatore dell’Opus Dei si terrà probabilmente il 26 giugno (anniversario della morte) o il 17 maggio (nel decennale della beatificazione). Il Resto del Carlino di domenica 30 settembre, in un articolo di Gianpietro Olivetto, riporta che “la Congregazione per le Cause dei Santi ha approvato, nell’ultima seduta di settembre, il secondo miracolo attribuito all’intercessione di monsignor Escrivà, che apre la strada alla canonizzazione”. Quale sarebbe il miracolo in questione? Seguendo alla televisione la beatificazione del fondatore dell’Opus Dei, il bambino spagnolo Manuel Adrian Avello Mendez, affetto da ipertensione e stenosi dell’arteria renale destra, cadde in un sonno profondo e si svegliò che era completamente guarito. L’ospedale di Oviedo verificò l’avvenuta guarigione senza che vi fosse alcuna spiegazione scientifica. Ricordiamo che l’Opus Dei è una Prelatura personale del Pontefice e predica la strada della santificazione attraverso il compimento del lavoro quotidiano. È oggi diffusa in tutto il mondo ed è particolarmente attiva in campo culturale, educativo e scientifico.

IL TIMONE N. 16 – ANNO III – Novembre/Dicembre 2001 – pag. 10-11

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