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15.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

 

Il Timone n. 23 – anno 2003 –

 

Vera democrazia

Giovanni Paolo II, nel suo storico discorso tenuto davanti al Parlamento italiano lo scorso 14 novembre, avvisava i nostri rappresentanti politici del “rischio dell’alleanza fra democrazia e relativismo etico che toglie alla convivenza civile ogni sicuro punto di riferimento morale e la priva, più radicalmente, del riconoscimento della verità”. Il Papa, poi, completava il concetto affermando che: “una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo”. Parole forti quelle del Pontefice ma che rispecchiano la realtà di tante democrazie occidentali. Le nostre sarebbero quindi false o mezze democrazie? Forse.
Ma dove e quando si manifestano nelle democrazie forme di totalitarismo subdolo? Ogni qualvolta si neghi per legge, per ideologia, per interesse o semplicemente nei fatti una verità (che diventa relativa e quindi non più verità), spacciando la negazione di questa verità come un bene per l’uomo e per la società. Verità naturali oltre che di fede. Ad esempio, quando si dà cittadinanza ai matrimoni tra omosessuali e si consente loro di adottare dei bambini, si nega la verità della complementarità tra uomo e donna (voluta dal Signore) impedendo alle due persone di realizzarsi compiutamente e si toglie al bambino la libertà (il diritto) di avere un vero padre e una vera madre. In questo caso si compie un male, non un bene. Con l’aborto si nega al bambino la libertà (il diritto) di vivere, compiendo un male non un bene. Nella formazione scolastica sottacendo o distorcendo alcune verità storiche e limitando la libertà di scelta dei ragazzi, si compie un male non un bene. E si potrebbe continuare. “Solamente la libertà che si sottomette alla Verità conduce la persona umana al suo vero bene” [Veritatis Splendor, 84] non, quindi, il piacere, né la convenienza o l’interesse (a meno che queste non siano subordinate alla Verità).
Giornalisti

“Che cosa significa per un cattolico essere giornalista?”:questo è l’interrogativo posto dal Papa ai membri dell’Unione Cattolica Internazionale della Stampa ricevuti in udienza venerdì 6 dicembre.
“Significa – ha risposto il Santo Padre – essere una persona integra la cui vita personale e professionale rifletta gli insegnamenti di Gesù e del Vangelo. Significa lottare per i più alti ideali di eccellenza professionale, essere un uomo o una donna di preghiera che cerca sempre di dare il meglio che ha da offrire. Significa avere il coraggio di raccontare la verità, anche quando la verità è sconveniente o non è considerata ‘politicamente corretta.
Significa essere sensibili agli aspetti morali, religiosi, spirituali della vita umana, aspetti che sono spesso fraintesi o deliberata mente ignorati.
Significa riferire non soltanto i misfatti o le tragedie che avvengono, ma anche le azioni positive ed edificanti realizzate per coloro che sono nel bisogno: i poveri, i malati, i disabili, i deboli, quelli che sono altrimenti dimenticati dalla società. Significa offrire esempi di speranza ed eroismo ad un mondo che ha un disperato bisogno di entrambi”. Un messaggio che si basa su valori fondamentali per un cattolico, richiamandolo a un esame di coscienza, ma condivisibili e accettabili anche da un professionista “laico”. Tuttavia la notizia del discorso papale è stata, il giorno dopo, quasi completamente ignorata dalla stampa. Forse quel messaggio non era “politicamente corretto”.

Libertà religiosa: per molti un diritto negato

Lo scorso 7 ottobre il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato il 4° Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo (The International Religious Freedom Report 2002).
Esso prende in considerazione la situazione di 190 paesi, osservati in un periodo che va dal 1 luglio 2001 al 30 giugno 2002. Il rapporto rileva che “gran parte della popolazione mondiale vive in paesi in cui il diritto alla libertà religiosa è limitato o impedito” (Zenit, 20-10-02). L’indagine esamina la situazione di paesi nei quali la libertà religiosa viene conculcata per ragioni politiche (Cina, Corea del Nord, Cuba, etc…), per ragioni di fede (Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Sudan, etcm), oppure ostacolata dalla legislazione e dai governi (Russia, Bangladesh, etc…).
Abusi spesso ignorati dal mondo occidentale, ma del tutto evidenti. Più sottili, ma non per questo meno pericolosi per la libertà religiosa, quelli che il rapporto ha rilevato essere presenti anche nel cuore dell’Europa: Belgio, Germania e Francia i paesi citati. Significativo il caso della Francia in cui leggi anti-sette (legge About-Picard, 14-6-2001) rischiano di diventare, nella loro concreta applicazione, “persecutorie nei confronti dei fedeli” tali. da preoccupare anche la Chiesa Cattolica (come segnalato da un altro Rapporto 2002, quello pubblicato dall’Aiuto alla Chiesa che Soffre)

Aids

Ha suscitato polemiche la decisione congiunta dei Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione di promuovere una campagna informativa su Aids e malattie sessualmente trasmesse. Essa prevede la distribuzione, nelle scuole medie superiori, agli studenti del biennio, di un opuscolo informativo volto a dare “informazioni rigorose e scientificamente corrette”.
Lo ha tenuto a precisare il ministro Sirchia nella conferenza stampa di presentazione del progetto “Missione Salute”, martedì 26 novembre presso l’Ospedale S. Spirito di Roma. L’infettivologo Mauro Moroni e l’immunologo Fernando Aiuti hanno criticato duramente l’operazione. Aiuti sostiene che l’opuscolo” contiene messaggi errati con conseguenze negative sui giovani” soprattutto laddove asserisce che “l’unico modo (per un ragazzo) di proteggersi davvero è non avere rapporti sessuali” (Il Giornale, 28-11-02). A questi esperti segnaliamo un nuovo studio scientifico pubblicato il 16 ottobre dal Medicai Institute for Sexual Health, secondo il quale l’uso sistematico (100% dei rapporti sessuali, ammesso che ‘ sia possibile) del preservativo ‘ non riduce a un livello accettabile il rischio di trasmissione per via sessuale di pericolose malattie. L’indagine rivela, ad esempio, che il rischio di contrarre l’HIV si riduce soIa del 15 %. Un pericolo troppo alto. Per quei giovanissimi la scelta dell’astinenza sarà indubbiamente più sicura e, forse perché più difficile, li rafforzerà nel carattere. In definitiva una scelta più “virile”.
Santa Teresa
Continua il pellegrinaggio delle sacre reliquie di Santa Teresa del Bambin Gesù in giro per il mondo. Tanti i paesi visitati in quasi sette anni di viaggi (fra gli altri: Messico, Stati Uniti, Russia, Germania e nel 2002 il Canada).
Ovunque le reliquie sono state accolte con calore e devozione e in ogni luogo hanno suscitato preghiere e richieste di intercessione. L’agenzia di stampa Zenit riferisce che mercoledì 20 novembre sono approdate in Iraq, a Baghdad, provenienti dal Libano, e sono state accolte dal Vescovo Jean Saligman, capo dei cattolici di rito latino di Baghdad, con una Messa nella chiesa latina di S. Giuseppe. Le diverse centinaia di cattolici iracheni che hanno partecipato alla Messa si sono unite in raccoglimento davanti alle reliquie della Santa francese, patrona mondiale delle missioni, e hanno invocato la sua intercessione per la pace. Per quei cristiani, forse, l’ultima speranza rimasta.
Biotecnologie

Giovedì 28 novembre si è tenuto a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il convegno” OGM: cibo di Frankestain o sconfitta della fame?” sui rischi o vantaggi che l’utilizzo in agricoltura e nell’alimentazione di organismi geneticamente modificati può portare all’uomo. I relatori, in particolare Corrado Clini direttore generale del Ministero dell’Ambiente, il professor Francesco Sala della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Milano, Nathalie Louise Moli, di Assobiotech, nei loro documentati interventi, si sono mostrati sostanzialmente favorevoli agli OGM.
È stato sottolineato come le biotecnologie rappresentino una grande opportunità per la protezione dell’ambiente e per la crescita delle risorse alimentari al fine di sconfiggere la fame nel mondo.
Crediamo che nella valutazione del problema, fatti salvi il rigore scientifico e la giusta prudenza, sia necessario non avere un atteggiamento di pregiudizio ideologico che rischia di frenare l’innovazione tecnologica e di compromettere un sano sviluppo.
Mons. Elio Sgreccia, vicepresidente della Pontificia Accademia per la Vita, in un precedente convegno (4-10-02) aveva affermato che:
“Non c’è preclusione verso le biotecnologie vegetali e animali, esse possono essere giustificate con la motivazione che sono per il bene dell’uomo”.

Legionari di Cristo

I Legionari di Cristo si rivelano ancora una volta come una congregazione religiosa prolifica di nuove ordinazioni sacerdotali nella Chiesa Cattolica. Nel 2001, alla cerimonia in Santa Maria Maggiore a Roma, i nuovi preti erano stati 44. Nel 2002 i Legionari hanno raddoppiato. Martedì 24 dicembre, altri 44 seminaristi hanno ricevuto il sacramento dell’Ordine al sacerdozio da monsignor Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato,. nel corso della celebrazione eucaristica tenutasi nella cappella del Centro Studi Superiori della Legione di Cristo, a Roma. Stati Uniti, Canada, Irlanda, Messico, Italia, Spagna, Germania, Francia, Cile, Brasile e Corea i paesi di provenienza dei neo sacerdoti.
Monsignor Sandri nel suo discorso tenuto d’avanti ai parenti dei nuovi ordinati e a padre Marcial Maciel, fondatore della Legione di Cristo e del movimento di apostolato “Regnum Christi”, ha affermato che la cerimonia della Vigilia di Natale «riempie di gioia la santa Chiesa e ci fa meditare spontaneamente sulle parole di Gesu’: ‘dai loro frutti li riconoscerete’» [Zenit, 24/12/2002].

 

 

IL TIMONE N. 23 – ANNO V – Gennaio/Febbraio 2003 – pag. 8 – 9

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