News dall’Italia e dal mondo

Ancora una volta l’Unione Europea sostiene il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA) nei suoi programmi di controllo delle nascite. A fine marzo, le due organizzazioni internazionali hanno firmato un accordo secondo il quale ai giovani di sette paesi asiatici (Bangladesh, Cambogia, Laos, Nepal, Pakistan, Sri Lanka e Viet Nam) verranno prestati “servizi di salute riproduttiva”, formula ambigua e conosciuta che in realtà nasconde programmi di limitazione delle nascite e farmaci abortivi. L’Unione Europea concederà 24 milioni di dollari all’UNFPA per il programma triennale “Iniziativa di Salute Riproduttiva per i Giovani in Asia” (LifeSiteNews, 31/3), come già aveva fatto l’anno scorso, con 20 milioni di dollari da destinare, per un analogo progetto, a 10 Paesi africani e caraibici.
Thoraya Obaid, Executive Director dell’UNFPA, ha affermato che” milioni di giovani asiatici saranno grati per la generosità dell’Unione Europea”.
Per Obaid l’UNFPA distribuirà ai giovani “pillole di felicità”, per noi “pillole di morte”.

Lunedì 31 marzo il Segretario di Stato americano Colin Powell ha presentato “The Country Reports on Human Rights Practises for 2002”, l’annuale rapporto sullo stato dei diritti umani nel mondo. Oggi sono 196 i Paesi presi in esame e sono decisamente aumentati rispetto agli 82 del primo rapporto del 1977. Il testo introduttivo del Rapporto riferisce che “The Country Reports on Human Rights Practices” riflette l’impegno costante dell’America nella lotta per diffondere la libertà nel mondo. Esso richiama l’attenzione su esempi e casi di violazione dei fondamentali diritti umani così come sono riconosciuti in documenti importanti come “La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite”. I Rapporti costituiscono uno dei più significativi strumenti a disposizione del Governo degli Stati Uniti per determinare strategie di politica estera che promuovano lo sviluppo di sistemi e principi democratici e provvedimenti contro l’abuso e il disprezzo per i diritti umani”.
Una “bussola” importante nelle mani dell’Amministrazione americana, destinata a essere continuamente affinata per migliorare la vita degli uomini sul pianeta così come dichiarato dal Segretario di Stato Powell: “I Rapporti servono a misurare i nostri sforzi per i diritti umani internazionali, segnalandoci aree di miglioramento e attirando la nostra attenzione verso nuove e continue sfide”.

Inquietante la situazione per i religiosi cattolici in Colombia. L’Agenzia Catolica de Informaciones (ACI, 26/3) riferisce che, secondo una nota del Vaticano diffusa nel Paese, la Colombia è diventato il posto più pericoloso nel mondo per sacerdoti e religiosi cattolici. Oltre un terzo dei 25 martiri inseriti nel Martirologio 2002 della Chiesa Cattolica è rappresentato da religiosi colombiani.
Il primo a cadere sotto colpi di arma da fuoco, al termine della celebrazione della Messa, è stato il Vescovo di Calì Mons. Isaias Duarte Cancino, assassinato il 16 marzo 2002. Nei successivi 7 mesi stessa sorte è toccata a 7 sacerdoti, 1 suora e 1 seminarista.
Le motivazioni di questi crimini sono probabilmente da ricercare nella coraggiosa opera di opposizione morale e di denuncia che questi religiosi hanno compiuto nei confronti della grave situazione in cui versa il Paese dilaniato da guerriglie e da loschi traffici.

Dalle discoteche al convento: è la storia della scelta vocazionale di una giovane che ha lasciato il frastuono dei locali notturni, dove si recava per ballare fino all’alba, per la quiete di un convento e per la gioia di una vita dedicata al prossimo. A raccontarlo è lei stessa, in una intervista rilasciata alla rivista Mondo Voc dei Padri Rogazionisti (Zenit, 9/3). “Ero solita – spiega Anna Nobili – andare nelle discoteche ogni notte e stavo lì fino alle 8 del mattino. Cercavo le discoteche più conosciute e là mi davo all’alcool e agli uomini”. Ma il Signore cominciava a bussare al cuore della giovane: “Accadde – continua Anna – che ad un certo punto mi sono ritrovata in Chiesa senza una ragione particolare. Cominciai a frequentare la Messa domenicale. In Chiesa piangevo continuamente, conscia di una Presenza speciale. Vedevo i giovani che si amavano con grande semplicità ed erano felici, in un mondo vero, non in uno falso come quello in cui mi trovavo”.
La svolta della sua vita avvenne durante un ritiro spirituale: “Pregavo, facevo lunghe meditazioni.
Poi, una sera, nella piazza di Santa Chiara ad Assisi, mentre contemplavo il cielo e la natura, ebbi la chiara percezione che Dio è il Creatore e noi le sue creature. Il mio cuore era ricolmo di una gioia indescrivibile. Cominciai a danzare, ma questa volta non per sedurre gli uomini, ma per ringraziare Dio e pregarlo. Avevo trovato quello che cercavo”.

L’Amministrazione Bush ha stanziato per il 2003, con l’approvazione del Congresso, la cifra record di 120 milioni di dollari per il finanziamento dei programmi federali di educazione alla castità e ali’ astinenza sessuale.
Nel 2002 erano stati destinati 100 milioni di dollari.
Il Presidente Bush avrebbe voluto che lo stanziamento complessivo fosse superiore (135 milioni di dollari) ma il Congresso lo ha fissato a 120. Il Senatore Arlen Specter ha dichiarato al Washington Times (24/3) che “l’educazione all’astinenza è molto valida nel promuovere una possibile alternativa all’attività sessuale e può ridurre i rischi di una gravidanza indesiderata, di trasmissione di malattie sessuali e di dare un solo genitore al bambino”.
I fondi verranno in parte ripartiti tra i programmi specifici dei singoli Stati federali. Il programma “The Silver Ring Thing”, in Sewickley, pennsylvania, ad esempio, che ha ottenuto un finanziamento di 700.000 dollari, “insegna l’astinenza nelle assemblee scolastiche”, ha detto il fondatore Denny Pattyn. Il programma ha anche una parte opzionale incentrata sulla fede. “Gli studenti – ha continuato Pattyn – che vogliono impegnarsi nel praticare la castità possono comprare il proprio anello d’argento e la Bibbia per 12 dollari”. Un beli”’ incentivo” sulla via della maturità Conviene sposarsi Il sacramento del matrimonio, oltre a essere un momento di Grazia e di rinnovamento spirituale per gli sposi, sembra essere anche un fattore di benessere nella vita naturale della coppia. A dirlo è uno studio compiuto da ricercatori della Britain’s Warwick University e del Dartmouth College negli Stati Uniti, che, osservando un campione di 10.000 persone dal 1990 al 2002, hanno concluso che le persone sposate vivono più a lungo, mediamente di 3 anni, e si trovano in uno stato di maggior benessere anche economico (guadagnano dal 10 al 20% in più) rispetto a quelle non sposate (LifeSiteNews 20/3). Un (onsiglio alle giovani coppie di fidanzati: basta cure dimagranti e palestra, pensate piuttosto seriamente a sposarvi! Conviene, e non solo per il Paradiso.

Il 7 marzo scorso l’ufficio stampa del Vaticano ha annunciato che Giovanni Paolo Il ha reso noto, nel corso del Concistoro ordinario pubblico, la canonizzazione di 12 Beati durante il 2003. Tre le date interessate.
La prima, il 4 maggio. In quella domenica i nuovi santi canonizzati dal Papa saranno: Pedro Poveda Castroverde, fondatore dell’Istituzione Teresiana; Josè Maria Rubio Y Peralta, della Compagnia di Gesù; Genoveva Torres Morales, fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù e dei Santi Angeli (dette Angeliche); Angela de la Cruz, fondatrice delle Sorelle della Compagnia della Croce; Maria Maravillas de Jesus, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
La seconda, domenica 18 maggio. Saranno canonizzati: Jozef Sebastian Pelczar, Vescovo, fondatore della Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù; Urzula Ledochowska, fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante; Maria de Mattias, fondatrice della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo; Virginia Centurione Bracelli, fondatrice delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario.
Infine la terza, domenica 5 ottobre. Saranno canonizzati: Daniele Comboni, Vescovo, fondatore della Congregazione dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù e delle Suore Missionarie Comboniane Pie Madri della Nigrizia; Arnold Janssen, fondatore della Società del Verbo Divino; Joseph Freinademetz, della Società del Verbo Divino.