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14.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

 

Il Timone n. 27 – anno 2003 –

Invecchiamento

Non solo nei paesi occidentali si registra un notevole calo demografico, ma anche in Oriente la situazione è preoccupante.
Secondo il Korea Times (27-8), se il Giappone ha un basso tasso di natalità (1,3 nascite per donna), è la Corea del Sud ad avere il dato più allarmante: 1,17 nel 2002 (Korea’s National Statistical Office). In Russia la popolazione continua a diminuire. Qui il crollo è dovuto principalmente al frequentissimo ricorso all’aborto.
Secondo le statistiche ufficiali, per ogni bimbo che nasce due vengono eliminati con l’aborto. La popolazione russa diminuisce ogni anno di 700.000 unità e a detta degli esperti delle Nazioni Unite la Russia, nel giro di un cinquantennio, rischia di passare da settima nazione più popolosa del mondo a diciassettesima (Cristian Science Monitor, 28/8).
Al problema quasi generalizzato del calo delle nascite se ne accompagna un altro: l’invecchiamento della popolazione mondiale.
L’agenzia di stampa Reuters (15-8) riferisce che le Nazioni Unite hanno previsto che entro il 2050 la percentuale di chi ha 65 anni e più passerà dall’attuale 7% al 16% della popolazione del pianeta.
In alcuni paesi gli ultra sessantacinquenni saranno un terzo della popolazione. Tutto questo fa presagire grandi difficoltà nella cura e assistenza degli anziani. Già ora negli Stati Uniti ci sono problemi. La CNN (29-8) ha registrato che nel paese i geriatri sono solo 9.000 e il numero sta declinando, mentre n.el 2030 ci sarà bisogno di almeno 30.000 geriatri.
Anche per questo motivo secondo la British Society for Unborn Children (SPUC) esiste il pericolo che ne esca rafforzata la volontà delle istituzioni dei vari paesi di legalizzare l’eutanasia. Se si continua così invece di avere meno aborti avremo più eutanasie.
UNICEF
L’UNICEF è conosciuto nel mondo come un ente che opera per il bene dei bambini e per una loro sana educazione sessuale. Ma la sua missione è ancora questa? A leggere un recentissimo studio dell’lnternational Organizations Research Group, emanazione del Catholic and Human Rights Institute (C -FAM), sembra di no. Lo studio, in titolato “UNICEF, Women or Children First?”, evidenzia come questa organizzazione sia impregnata di una ideologia antinatalista e radical femminista che viene esercitata, ad esempio, finanziando gruppi che promuovono l’aborto come il Population Council. L’UNICEF pare avere anche abbandonato il suo tradizionale approccio di educazione sessuale basato su fedeltà e astinenza.
Infatti, l’aspetto più inquietante scoperto dall’indagine è che l’UNICEF risulta essere finanziatore dell’organizzazione non governativa sudafricana LoveLife, gruppo che promuove, anche attraverso un sito internet, la completa autonomia sessuale degli adolescenti.
Essa li incoraggia a sperimentare ogni tipo di pratica sessuale comprese omosessualità, bisessualità e masturbazione. Il C-FAM auspica una campagna internazionale che coinvolga leaders politici e cittadini per riportare l’UNICEF alla sua antica missione.
Per Douglas A. Sylva, vicepresidente C-FAM e autore del rapporto, “l’UNICEF è troppo importante, ha una reputazione da difendere e molti suoi impiegati vogliono che ritorni al suo compito originario”.
Mel Gibson
Continua il dibattito sul film di Mel Gibson “The Passion”, in uscita il prossimo anno e bollato da più parti come antisemita. Sulla vicenda è intervenuto con un lungo articolo Deal Hudson, direttore della rivista cattolica Crisis. Secondo Hudson “l’attuale polemica sul film mostra più anticristianesimo che antisemitismo. A molti il film ispirerà la fede in Gesù Cristo.
Questo è ciò che i nemici di Gibson temono: la restaurazione della tradizione cristiana e la fede nel Dio fatto uomo” (ACI, 28-8). Per contrastare questi attacchi, ha spiegato il direttore di Crisis, “Gibson ha organizzato una serie di sessioni private per la proiezione del film.
pellicola è stata mostrata a capi religiosi, giornalisti, critici, anche ebrei, a New York, Washington, Dallas, Houston e Filadelfia”. Hudson ha assistito alla proiezione di Washington e ha garantito che lì “nessuno ha trovato nel film qualcosa che fosse anche lontanamente antisemita”.
Hudson ha ricordato le affermazioni di Gibson: “Nessuno dei miei film è antisemita. Nemmeno odio qualcuno,sicuramente non gli ebrei. Sono miei amici e soci, sia nel lavoro che nella vita”. Hudson ha poi rivelato un importante particolare del film: Mel Gibson gli ha svelato che la mano che nella pellicola si vede prendere il chiodo e il martello per perforare la mano di Gesù è la sua. Con questa personale partecipazione il regista ha voluto simbolicamente testimoniare che non sono stati gli ebrei a inchiodare Cristo, ma tutti noi con i nostri peccati.
Slovenia
L’agenzia di stampa Zenit (24-8) informa che i vescovi della Commissione Giustizia e Pace in una dichiarazione hanno denunciato che “Numerosi atti di violenza religiosa si sono verificati in Slovenia soprattutto nei confronti della Chiesa Cattolica, dei valori cristiani e di edifici sacri”. La Conferenza Episcopale Slovena ha pubblicamente criticato questi atti di intolleranza. Ricordiamo che i cattolici in Slovenia rappresentano oltre il 92% della popolazione.
la dichiarazione riferisce anche di profanazioni di chiese e statue religiose, dell’incendio di un crocefisso e soprattutto la profanazione del dipinto della Vergine di Brezze, molto venerata nel paese. I vescovi lamentano il fatto che “nessuno dei rappresentanti del governo ha condannato in modo esplicito questi atti” e aggiungono che questa crescente intolleranza è da attribuirsi “ai molti problemi di rapporto tra lo Stato e la Chiesa rimasti irrisolti”, Il passato comunista della Slovenia continua evidentemente a pesare.

Sotto controllo
Al di là di una necessaria esigenza di sicurezza internazionale resasi più che mai urgente dopo gli attentati dell’l1 settembre, ci si chiede se stiamo entrando in una società della sorveglianza dove ogni persona, e non solo quelle pericolose, viene controllata. Questo stato di cose è stato confermato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, Stefano Rodotà. Nel discorso di presentazione della Relazione 2002 (20-5-03) Rodotà ha affermato che “questo rischio nell’ultimo periodo è aumentato”. Il Garante ha individuato nell’”intreccio tra elettronica, biologia e genetica” e nel flusso di informazioni che ne scaturisce il grande potenziale che gli utilizzatori di questi dati possono avere nel minacciare la libertà di ognuno. Da strumenti come i telefonini portatili, internet, satelliti, ma anche dai codici a barre, da un biglietto aereo, dall’uso delle carte di credito, dalle telecamere poste in luoghi pubblici fino all’analisi di materiale organico umano preso magari da un fazzoletto di carta dopo essersi soffiati il naso in una camera d’albergo o per la strada è possibile conoscere i nostri spostamenti, comportamenti, convinzioni, identità. Chi può disporre di questi dati è in grado, quindi, di ricostruire la nostra personalità, e potenzialmente, più o meno sottilmente, può discriminarci o condizionarci nelle nostre scelte sociali o religiose. Rodotà ha aggiunto: “le nuove forme di controllo capillare non sono più limitate agli spazi pubblici, ci seguono implacabilmente anche nei luoghi più intimi, neppure la casa offre più un riparo”.
Ma Gesù ha detto “Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato quell’uomo forte” [Me 3,27]. Perciò cattolici vegliate! Pardon, sorvegliate!


Un Re cattolico
Spesso la storia si dimentica di re che oltre a essersi rivelati sovrani illuminati si sono contraddistinti per essere stati cattolici esemplari. Non vorremmo fosse il caso di re Baldovino del Belgio, di cui il 31 luglio scorso è ricorso il decimo anniversario della morte.
Una Messa commemorativa è stata celebrata nella Cattedrale di San Michele, a Bruxelles, dall’Arcivescovo cardinale Godfried Danneels. Per ricordare il sovrano, il Papa ha inviato al Nunzio Apostolico in Belgio una lettera, letta durante la celebrazione eucaristica, nella quale Giovanni Paolo “menziona l’alto profilo umano, morale, del compianto Sovrano” e rende grazie al Signore” per l’esempio che egli ha dato al suo paese e al mondo”. Il Papa in questo passaggio della lettera avrà voluto, probabilmente, fare riferimento soprattutto a quel momento della vita di Baldovino, aprile 1990, in cui il sovrano, coerentemente, si rifiutò di firmare la legge che istituiva l’aborto legale in Bélgio. Anni dopo, durante un Regina Coeli (Giugno ’95), quel nobile gesto fece dire allo stesso pontefice: “Ti ringraziamo, Madre della Grazia divina, perii Re Baldovino, per la sua fede incrollabile. Ti ringraziamo per la forza che ha dimostrato nella difesa dei diritti di Dio e dei diritti dell’uomo, e in particolare del diritto alla vita del nascituro”.
Madre Teresa “segreta”
Di Madre Teresa si è scritto molto. Eppure lati poco noti della sua vicenda spirituale e umana rimangono, a cominciare dall’intensa lotta interiore (la “notte oscura”) che ha segnato gran parte della sua missione, venuta alla luce grazie al lavoro su documenti inediti. Curato da Giuseppe Caffulli, caporedattore di “Mondo e Missione”, “Ho sete “ è un agile volumetto (edito da Pimedit, pp. 48, 3 euro) che conduce il lettore – come recita il sottotitolo – “alle radici del carisma di Madre Teresa” e ne svela il segreto della sua dedizione: non altruismo generico, bensì amore incondizionato a Cristo e ai poveri. Il libro, che si avvale della prefazione di padre Piero Gheddo, presenta una lettera autografa di Madre Teresa e un contributo di padre Joseph Neuner, gesuita, per un periodo direttore spirituale di Madre Teresa.
Per ordinazioni: tel. 02 43822388 (libreria Pime Milano)

IL TIMONE N. 27 – ANNO V – Settembre/Ottobre 2003 – pag. 8 – 9

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