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12.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

 

 

IL TIMONE n. 100 – anno 2011 –

 


EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA. UN DISASTRO

Su Zenit del 16 gennaio, Renzo Puccetti, specialista in Medicina Interna e Segretario dell’associazione “Scienza & Vita” di Pisa e Livorno, ha ricordato che, secondo i desiderata di quanti promuovono l’educazione sessuale nelle scuole, questa dovrebbe servire a ridurre le malattie sessualmente trasmesse, le gravidanze indesiderate e gli aborti tra i giovani. I fatti smentiscono brutalmente questa “speranza”. «In Inghilterra, il prestigioso British Medical Journal aveva pubblicato nel 2009 uno studio i cui risultati non erano stati proprio quelli auspicati: analizzando un gruppo di 446 giovani a rischio, i ricercatori hanno verificato che le ragazze a cui era stato fornito un programma contenente informazioni sulla contraccezione mostravano un tasso di gravidanze tre volte e mezzo superiore rispetto alle coetanee che non avevano frequentato quelle lezioni. Con un tasso di abortività tra le giovani fino a 19 anni pari a 23, in Inghilterra l’ente preposto ha dato il via libera per la pubblicità televisiva delle cliniche per aborti.
In Francia, Paese in cui il numero di pillole del giorno dopo vendute nell’ultimo anno è stato di un milione e centomila confezioni, la nazione in cui il 95% delle donne sessualmente attive che non desidera una gravidanza usa la contraccezione, il Paese in cui sono obbligatorie 40 ore all’anno di educazione sessuale, sono stati praticati 213.382 aborti nel 2007, con un tasso di abortività tra le ragazze di 15-19 anni pari a 15,6.
In Svezia, Paese in cui l’associazione per l’educazione sessuale è stata fondata nel 1933 dalla femminista Elise Ottesen-Jensen, dove nel 1945 apparve il primo manuale per l’educazione sessuale rivolto agli insegnanti, dove nel 1955 l’educazione sessuale nelle scuole divenne obbligatoria, il tasso di abortività tra le giovani è solo, si fa per dire, 22,5, tre volte più alto rispetto a quello registrato tra le pari età italiche, per le quali nell’ultima relazione è attestato a 7,2, nonostante i “poveri” giovani italiani siano costretti ad informarsi dagli amici, da Internet e, pensate un po’ che obbrobrio, persino dai genitori. I dati dell’Olanda, dove a scuola esiste il programma Long Live Love per i ragazzi di almeno 13 anni, non si scosterebbero di molto». (Zenit, 16/01/2011)

SACERDOTI E RELIGIOSI VITTIME
Nello scorso anno sono stati assassinati 23 agenti pastorali, tra i quali un Vescovo, 15 sacerdoti, un religioso, una religiosa, due seminaristi e tre laici. È il dato reso noto il 3 gennaio dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli attraverso l’agenzia Fides. Siamo di fronte ad una diminuzione importante rispetto al 2009, quando si registrarono 37 morti violente, 30 delle quali di sacerdoti. Tra il 2001 e il 2010 hanno perso la vita in tutto il mondo 253 agenti pastorali. Da segnalare, anche per il suo impatto internazionale, il sanguinoso assassinio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia e presidente della Conferenza Episcopale Turca, ucciso alla vigilia del viaggio di Papa Benedetto XVI a Cipro. L’America è stata ancora una volta il continente più pericoloso nel 2010. Vi hanno perso la vita 10 sacerdoti, un religioso, un seminarista e tre laici. Nella maggior parte dei casi, il motivo dell’assassinio è stato il furto. In altri, le vittime hanno pagato con la vita la loro fedeltà al Vangelo, alla Chiesa e al Papa.

URGE UN NUOVO SILLABO?
Tra il 16 e il 18 dicembre scorso, si è tenuto a Roma un importante convegno dedicato alla corretta interpretazione dei testi del Concilio vaticano II, organizzato dalla fiorente Congregazione religiosa dei Francescani dell’Immacolata. Il vescovo ausiliare di Karaganda, Athanasius Schneider, ha concluso il suo seguitissimo intervento suggerendo alcune misure per fronteggiare gli abusi verificatisi dopo il Concilio. In primo luogo, per il vescovo è ora di stilare un nuovo Sillabo, che elenchi gli errori di interpretazione del Vaticano II. Un Sillabo «diretto non tanto contro gli errori provenienti al di fuori dalla Chiesa, ma contro gli errori diffusi dentro della Chiesa da parte dei sostenitori della tesi della discontinuità e della rottura, con sua applicazione dottrinale, liturgica e pastorale», precisando inoltre che questo nuovo Sillabo «dovrebbe constare di due parti: la parte che segnala gli errori e la parte positiva con delle proposizioni di chiarimento, completamento e precisazione dottrinale ». Un’altra misura oggi necessaria è quella di nominare vescovi «santi, coraggiosi e profondamente radicati nella tradizione della Chiesa». Riguardo poi la giusta ermeneutica del Concilio vaticano II, Schneider ha detto che: «Nel chiasso ermeneutico delle interpretazioni contrastanti e nella confusione d’applicazioni pastorali e liturgiche, appare come unico interprete autentico dei testi conciliari il Concilio stesso, unitamente al Papa». Tra i relatori del convegno c’erano il cardinale Velasio de Paolis, l’arcivescovo Agostino Marchetto, il vescovo Luigi Negri e monsignor Florian Kolfhaus della Segreteria di stato vaticana.

GIOVANNI PAOLO II SARÀ BEATO

Il Papa ha promulgato il decreto riconoscendo il miracolo avvenuto per l’intercessione di Giovanni Paolo II. La cerimonia di beatificazione avverrà a Roma il 1° maggio, che quest’anno coincide con la domenica della Divina Misericordia, una celebrazione istituita da Papa Wojtyla. È anche il giorno in cui si festeggiano i lavoratori, e il Pontefice polacco, come noto, fece anche l’operaio. In una nota il Vaticano spiega che «com’è noto, la Causa, per dispensa pontificia, iniziò prima che fossero trascorsi i cinque anni dalla morte del Servo di Dio, richiesti dalla normativa vigente. Tale provvedimento fu sollecitato dall’imponente fama di santità, goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le cause di beatificazione e di canonizzazione». Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, oltre ad annunciare la data della beatificazione, ha confermato la notizia data dall’agenzia francese I-Media, dicendo che effettivamente il corpo di Papa Wojtyla sarà traslato dai sotterranei nella basilica di San Pietro, ma non sarà riesumato né esposto, come avvenne in tempi recenti per Giovanni XXIII. La bara chiusa rimarrà custodita dietro una lastra di marmo dove sarà incisa la scritta “Beatus Johannes Paulus II”. (Andrea Tornielli, Blog “Sacri Palazzi”, 14/01/2011).

INTROVIGNE RAPPRESENTANTO DELL’OSCE
L’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ha un nuovo rappresentante per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni. Si tratta del sociologo delle religioni Massimo Introvigne, collaboratore del Timone, vice responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e fondatore del Cesnur, il Centro studi sulle nuove religioni. L’Osce è la massima organizzazione europea che cerca di favorire il rispetto dei diritti umani. Nata come Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa in piena “guerra fredda”, nel 1973, con una iniziativa particolarmente sostenuta dalla Santa Sede, due anni dopo verrà ufficialmente costituita a Helsinki, dove verranno firmati storici accordi fra l’Urss, che vedrà riconosciuti i propri confini successivi alla Seconda guerra mondiale, e i Paesi occidentali, che costringeranno i sovietici a riconoscere almeno formalmente l’importanza dei diritti umani. Dopo gli accordi di Helsinki, nasceranno molti gruppi del dissenso all’interno del mondo comunista, che contribuiranno a preparare la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Dopo il 1989 e la fine dell’Urss (1991), l’Osce dovette ripensare la propria ragione di esistenza e, nel 1995, verrà ad assumere l’attuale denominazione, concentrando la propria azione proprio sul rispetto dei diritti fondamentali della persona, fra cui quello centrale della libertà religiosa.

ABORTO. OGNI GIORNO UNA TIENANMEN

Durante la visita del presidente cinese Hu Jintao negli Stati Uniti, svoltasi nel gennaio scorso, in occasione del pranzo offerto alla Casa Bianca dal Presidente Obama, si sono riuniti dissidenti cinesi e deputati contrari al regime cinese. La coraggiosa Chai Ling, leader di Tiananmen divenuta cristiana, riparata negli Usa dopo quella tremenda carneficina di migliaia di studenti ad opera del regime comunista, ha chiesto al mondo di impegnarsi contro il massacro dei neonati, dovuto agli aborti forzati praticati in Cina, spesso contro il volere delle mamme, per rispettare la “politica del figlio unico”. Chai Ling ha fornito dati impressionanti: «Mentre ci incontriamo qui a Washington, in Cina si stanno verificando più di 35mila aborti forzati. Ogni 2,5 secondi viene presa la vita di un bambino; ogni 6 bambine che nascono, una non nascerà mai proprio perché è donna; 500 donne si suicideranno, cinque volte più della media mondiale; 3000 bambine vengono abbandonate agli angoli delle strade e più di 200 fra donne e bambine verranno costrette in schiavitù». E ha aggiunto: «L’applicazione brutale e violenta della politica del figlio unico è il più grande crimine contro l’umanità attualmente in atto; è lo sventramento segreto e inumano di madri e figli; è il massacro di Tiananmen che si ripete ogni ora; è un olocausto infinito che va avanti da 30 anni». (Asia- News 19/01/2011)

FOCUS
Meglio con Dio (Francesco AGNOLI)

Quale Dio dopo Auschwitz? Tema utilizzato spesso per negare la bontà del Creatore. Che però, scrive Francesco Agnoli sul Foglio del 23/12/2010, pur umanamente comprensibile, risulta incompleto: «Infatti, dal momento che i gulag vengono prima dei lager, e non hanno nulla da invidiare ad essi, bisognerebbe aggiungere: “E dopo Arcipelago Gulag, come credere in Dio?”. Perché questa aggiunta non viene mai fatta? Forse perché è chiara a tutti l’essenza profondamente atea del comunismo? Forse perché è noto che molti degli oppositori al sistema dei gulag, da Solgenicyn in Urss, a Valladares a Cuba, sino a Harry Wu e Liu Xiaobo, in Cina, sono o sono stati credenti?”». Per concludere: «La domanda iniziale mi sembra dunque che vada riformulata: “Dopo lager e gulag, comunismo e nazionalsocialismo, è ancora possibile fare a meno di Dio?”».

Nuova evangelizzazione (Mons. Rino FISICHELLA)

Intervistato da L’Osservatore Romano (12/01/2011), l’arcivescovo Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, ha così illustrato il compito ricevuto dal Papa: «Noi siamo chiamati ad annunciare nuovamente Cristo, a riproporre il Vangelo a chi ha già la fede. Siamo chiamati a rinvigorire lo spirito missionario: lo spirito che porta verso i tanti cristiani diventati purtroppo indifferenti, verso i tanti battezzati che oggi hanno perso la fede». Sua Eccellenza potrà ovviamente contare su il Timone.

Ma mi faccia il piacere… (Vittorio MESSORI)

«Non voglio passare per facilone, conosco i problemi e so le obiezioni, ho letto e studiato tutto il necessario… Eppure oso dirlo: basta spiare con attenzione un passero per rendersi conto della idiozia di chi si crede sapiente e nega un Grande Programmatore, un Ingegnere Eccelso, insomma un Creatore di inesauribile sapienza e fantasia dietro ogni aspetto della natura. Il Caso? l’Evoluzione cieca? la Materia Eterna che si organizza da sola e riesce a produrre almeno un passero che moltiplica poi in miliardi di esemplari perfetti? Com’è che diceva Totò? “Ma mi faccia il piacere!”». Così Vittorio Messori a quelli che non riescono – non vogliono! – scoprire l’opera del Creatore osservando la bellezza, l’armonia e la complessità del creato. Scritto in uno dei suoi quotidiani Aperitivi pubblicati su La Bussola.

 

 

IL TIMONE N. 100 – ANNO XIII – Febbraio 2011 – pag. 10 – 11

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