CMC Toronto 2002.
Lo scorso 25 luglio il Papa ha scritto un messaggio ai giovani in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà in Canada, a Toronto, dal 18 al 23 luglio 2002. "Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo" (Mt 5, 13-14), è il tema scelto da Giovanni Paolo II che ha ricordato come "Nell'antichità sale e luce erano ritenuti elementi essenziali della vita umana" ed ha annunciato cosa si attende la Chiesa dai giovani cattolici: "Scoprite le vostre radici cristiane, imparate la storia della Chiesa, approfondite la conoscenza dell'eredità spirituale che vi è stata trasmessa, seguite i testimoni e i maestri che vi hanno preceduto! Solo restando fedeli ai comandamenti di Dio, all'Alleanza che Cristo ha suggellato con il suo sangue versato sulla Croce, potrete essere gli apostoli ed i testimoni del nuovo millennio". Un impegno ed una vera sfida per i giovani, chiamati dunque a studiare, imitare e testimoniare l'esempio dei santi e percorrere quella via cattolica, alternativa alle molotov ed alle manifestazioni politico-pseudo-pacifiste, per essere luce del mondo e sale della terra.
"Duc in altum" (Prendi il largo)
Con piacere segnaliamo un'iniziativa interessante: una sorta di scuola d'apologetica con insegnanti d'eccezione. Presso l'Oratorio di Omegna (VB) partiranno dal 2 ottobre 2001 una serie di mini corsi tematici, il primo dei quali sarà imperniato su bioetica, dottrina sociale della Chiesa, fondamenti della fede, controstoria ed attualità. Il titolo all'iniziativa (Duc in altum) è stato dato pensando a quell'invito di Gesù che riecheggia nelle parole di G.P. Il nella sua ultima Lettera Apostolica, la Novo millennio ineunte. Da parte degli organizzatori il desiderio di dare vita ad un "catechismo popolare", ovvero l'indagare ed il comprendere le ragioni della fede (catechismo) con un linguaggio accessibile a tutti (popolare), e la consapevolezza, per dirla con le parole del Santo Padre, che: "una fede che non diviene cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente meditata, non fedelmente vissuta". L'iniziativa è supportata da noti apologeti in funzione docente: Mario Palmaro, don Luigi Negri, padre Romano Scalfì, Riccardo Cascioli, Gianpaolo Barra e Giovanni Cantoni. Per informazioni, rivolgersi a Paolo Masnaghetti (0323/862939), a don Pietro Minoretti (0323/863926) a don Adriano Miazza (0323/826141). E' previsto un contributo personale alle spese di L. 20.000, da versare al momento dell'iscrizione.
75O° Anniversario dell'Ordine Carmelitano
"La celebrazione di quest'anno mariano per tutto il Carmelo avviene, secondo quanto tramanda una venerabile tradizione dell'Ordine stesso, nel 750° anniversario della consegna dello Scapolare. È quindi una celebrazione che costituisce per l'intera Famiglia carmelitana una meravigliosa occasione per approfondire non solo la sua spiritualità mariana, ma per viverla sempre più alla luce del posto che la Vergine Madre di Dio e degli uomini occupa nel mistero di Cristo e della Chiesa….Due, quindi, sono le verità evocate nel segno dello Scapolare: da una parte, la protezione continua della Vergine Santissima, non solo lungo il cammino della vita, ma anche nel momento del transito verso la pienezza della gloria eterna; dall'altra, la consapevolezza che la devozione verso di Lei non può limitarsi a preghiere ed ossequi in suo onore in alcune circostanze, ma deve costituire un "abito", cioè un indirizzo permanente della propria condotta cristiana, intessuta di preghiera e di vita inferiore, mediante la frequente pratica dei Sacramenti ed il concreto esercizio delle opere di misericordia spirituale e corporale. In questo modo lo Scapolare diventa segno di "alleanza" e di comunione reciproca tra Maria e i fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Gesù, sulla croce, fece a Giovanni, e in lui a tutti noi, della Madre sua, e l'affidamento dell'apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra Madre spirituale."
dalla Lettera del Papa ai Carmelitani (25 marzo 2001)
Discriminazione razziale
A Ginevra, lo scorso 3 agosto, l'Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, la Sig.ra Mary Robinson, ha convocato una tavola rotonda in preparazione alla Conferenza Mondiale contro la discriminazione razziale, in programma a Durban (Sud Africa), dal 31 agosto al 7 settembre 2001. Il Card. Roger Etchegaray ha offerto un contributo di cui riportiamo una significativa frase: "Mente di meno naturale che dire 'tutti gli uomini sono miei fratelli' e di vivere una certa fraternità, soprattutto quando la Bibbia, con il brano su Caino ed Abete, rivela il nostro pedigree: siamo tutti discendenti di un criminale fratricida". Pare l'ennesima stoccata agli insegnamenti e all'eredità di un illuminismo giacobino che per esaltare l'uomo ignora l'umano. Quello che ci rende fratelli, secondo la Chiesa, è il "Padre Nostro" e non un astratto principio di uguaglianza od idealizzazione dell'uomo.
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