Il Timone n. 16 – 2001 –
ISTITUTO VERITATIS SPLENDOR
Uno dei frutti più preziosi del 23° Congresso Eucaristico Nazionale celebrato a Bologna nel 1997 è l'Istituto "Veritatis Splendor" per la ricerca e la formazione culturale cattolica, voluto dall'Arcivescovo di Bologna Cardinale Giacomo Biffi, come risposta concreta all'impegno di tutta la Chiesa italiana nel promuovere un progetto culturale orientato in senso cristiano. L'Istituto, che ha sede a Bologna – dove è presente con due residenze, una maschile già pronta ed una femminile in ristrutturazione – si rivolge alla "giovane" intelligenza cattolica italiana (studenti universitari e neolaureati) per offrirle un itinerario formativo coerente con la fede e la dottrina cattolica e avviarla alla ricerca sotto la guida della intelligenza "matura" (studiosi cattolici già formati e affermati).
Queste le caratteristiche originali dell'Istituto Veritatis Splendor: in primo luogo, vuole essere un vero centro di cultura, in cui i giovani sono formati e avviati alla ricerca scientifica; inoltre, punto di riferimento dell'attività culturale dell'Istituto è la cattedra episcopale in quanto tale (di ogni diocesi, cioè, non solo di Bologna), che è cattedra di verità. L'Istituto si situa nell'ambito del "progetto culturale" della Chiesa italiana, al quale intende contribuire, e nasce come emanazione della Fondazione Card. Giacomo Lercaro. La sede provvisoria si trova presso la Curia Arcivescovile (Via Altabella 6, 40126 Bologna), ma numerose informazioni sono già disponibili on line al sito www.bologna.chiesacattolica.it/ivs/. Di particolare rilievo ed interesse, poi, i Corsi in programma fra cui spicca quello teologico denominato "Scuola di Anagogia" tenuto da un docente d'eccezione come S.E. il Card. Biffi. Segnaliamo infine il vasto archivio a disposizione ed i numerosi progetti di ricerca in corso, curati da personalità di spicco del mondo cattolico.
5o PREMIO INTERNAZIONALE LETTERARIO "TITO CASINI"
Giunto alla sua quinta edizione ed indetto dal Centro Studi M. F. Scaccia, questo importante Premio Letterario, di livello internazionale ed aperto a tutti gli scrittori italiani ed esteri, può a buon diritto essere considerato come uno dei pochi, se non l'unico, premio letterario italiano anticonformista e cattolico. Non a caso, infatti, è intitolato a "Tito Casini", scrittore mugellano, strenuo difensore del cattolicesimo e della Tradizione, come ricorda in un messaggio agli organizzatori S.A.I. e R. Arciduca Sigismondo d'Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana, che era fra gli invitati a Borgo San Lorenzo, sabato 11 novembre 2001 presso il Teatro Giotto, alla manifestazione per la premiazione. Scorrendo l'Albo d'Oro dei vincitori delle passate edizioni troviamo, per esempio, nel '96 Leonardo Marino con "lo, Sofri e gli altri" (Ares), nel '97 Francesco Forlenza con "Cattivi Maestri" (Joppolo Editore) e soprattutto nel 1998 il libro "Qualche ragione per credere" (Mondatori) scritto a due mani da Vittorio Messori e Michele Brambilla. Chi volesse partecipare alle prossime edizioni, può senz'altro avere il regolamento, scrivere o chiedere informazioni a "Premio Tito Casini", Piazza Martiri 10, 50032 Borgo San Lorenzo (FI), email camerinoau@virgilio.it. Siamo convinti che, a Dio piacendo, siano anche e soprattutto le iniziative come questa che possono incentivare e farci sperare nella nascita o nella scoperta di nuovi scrittori cattolici di talento.
CRISTIANITÀ
"Non è per nulla scorretto dire e far sapere che il mondo islamico è reale, in tesi, e possibile, in ipotesi, brodo di cultura del terrorismo islamico", scrive Giovanni Cantoni a proposito dell'attacco terroristico contro gli Stati Uniti d'America dell'11 settembre 2001. L'analisi è contenuta in Dopo il Martedì Nero, coscienza della Grande Europa, editoriale del numero 307 di Cristianità (anno XXIX, settembre-ottobre 2001), organo ufficiale di Alleanza Cattolica (casella postale 185 – 29100 Piacenza; internet www.alleanzacattolica.org;
email: info@alleanzacattolica.org), in distribuzione in questi giorni. All'interno, si segnalano la trascrizione di un intervento di S. E. il card. Giacomo Biffi, Prospettive teologiche e pastorali in tema di dialogo e d'immigrazione, in cui l'arcivescovo di Bologna ricorda la necessità di annunciare a tutti il Vangelo e l'opportunità che lo Stato regolamenti gl'ingressi di cittadini stranieri in Italia.
Quindi, in un saggio del filosofo argentino Alberto Caturelli, / diritti dell'uomo e il futuro dell'umanità, sono messi in luce i fondamenti ontologici e metafisici di tali diritti, contro la concezione sofistica che di essi propone il "pensiero debole".
Le consuete rubriche e un passo di una lettera di Papa Giovanni Paolo II al Maestro Generale dell'Ordine domenicano sulla necessità di vigilare su Le mille negazioni contemporanee dell'Incarnazione, completano il citato fascicolo di Cristianità.
TIMONE N. 16 – ANNO III – Novembre/Dicembre 2001 – pag. 62 – 63