Non siamo angeli

Ci sono film che non considererei veri capolavori, ma che con il loro spirito offrono momenti di serenità e di gioia. Questo discorso vale senz'altro per "Non siamo angeli", commedia del 1955 diretta da Michael Curtiz, con Humphrey Bogart e Joan Bennet. È la storia di tre ergastolani che, alla vigilia di Natale, fuggono dal penitenziario e si rifugiano in casa di una famiglia subissata da problemi. Inutile dire che, dopo un'iniziale diffidenza reciproca, ci sarà un lieto fine degno della miglior commedia americana. Anche se, lo voglio ribadire, non ci troviamo davanti al capolavoro assoluto, Non siamo angeli è l'esempio concreto di come si faceva cinema una volta: ottimi interpreti (principali e secondari), solida sceneggiatura, regia accurata e, ultima ma non ultima, bellissima colonna sonora. Direi che senza dubbio l'attenzione dedicata alla sceneggiatura sia alla fine il segreto di questo film. Il gioco degli equivoci, l'humor nero che serpeggia (è il caso di dirlo e chi vedrà il film capirà perché) i dialoghi frizzanti, non potrebbero reggere con tanta delicatezza se la cura nella realizzazione non fosse pressoché perfetta. Davvero un bel film che farà trascorrere un'ora e tre quarti di serenità. Per sorridere con semplicità.