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12.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

Il Timone n. 3 – anno 1999 – 

 

 

 

Don Bosco
Il 28 novembre 1854, il Presidente del Consiglio Camillo Benso conte di Cavour e il Guardasigilli, nonché Ministro degli Affari ecclesiastici Urbano Rattazzi presentarono al Parlamento un progetto di legge che prevedevo lo soppressione degli Ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni. Si trattava di un durissimo attacco alla libertà della Chiesa cattolica.
Don Bosco, avvertito in sogno, chiese a re Vittorio Emanuele II di attivarsi per impedire ad ogni costo l'approvazione di quella legge, pena il succedersi di "grandi lutti o Corte”. Il Re non gli diede ascolto e nel giro di soli quattro mesi, da gennaio a maggio 1855, la profezia di don Bosco si avverò.
Il 12 gennaio, a soli 54 anni, morivo la regina madre Maria Teresa. Otto giorni dopo, moriva a soli 33 anni la moglie del re, la regina Maria Adelaide. Il 10 febbraio si spegneva Ferdinando duca di Genova, fratello 33enne del re. Infine, il 17 maggio moriva, a soli quattro mesi di età, l'ultimogenito, Vittorio Emanuele duca del Genovese.

Miracoli
Uno dei più portentosi miracoli attribuiti all'intercessione della Madonna di Lourdes non si verificò dinanzi alla famoso grotta sui Pirenei, ma presso uno imitazione di questo, costruito o Oostacker, nelle Fiandre, il 7 aprile 1875. Peter van Rudder, contadino fiammingo, colpito da un ramo caduto, si fratturò tibia e perone della gamba destra, al punto che l'osso fuoriusciva dalla ferita. Dopo otto anni di inutili cure, le ossa non si erano rinsaldate e i medici premevano per l'amputazione. Invece, il van Rudder, in preghiera davanti alla grotta di Oostacker, fu istantaneamente guarito, la ferita si cicatrizzò e si registrò la crescita istantanea di qualche centimetro di osso.
Da quel giorno e per 23 anni le università belghe esaminarono il caso. Le autorità civili, con in testa il sindaco seguito da giudici, medici, gendarmi e altri notabili, firmarono un documento ufficiale – messo agli atti nel Comune – con il quale si dava testimonianza dell' avvenuta guarigione. Alla morte del miracolato, l'autopsia mostrò le tracce evidenti tanto della cicatrizzazione quanto della crescita dell'osso. Il tutto, ovviamente, accertato, studiato e documentato da oltre cento medici.
V' è do stupirsi riguardo le vie che Dio sceglie per farsi notare dal mondo. Eppure, quanti ancora non lo vogliono riconoscere…

San Francesco
E un grande santo per la Chiesa e un modello anche per molti atei, materialisti, ambientalisti, animalisti e pacifisti. Solo che questi ultimi – sospettiamo – non lo conoscono bene. Scrive Tomaso da Celano, nella Vita seconda, che tra tutti i vizi che san Francesco odiava, uno gli era insopportabile: la calunnia, il denigrare il prossimo. Per debellare questa colpa dalle fila dell'Ordine, il santo di Assisi aveva ordinato a frate Pietro di Cattaneo, suo vicario, di punire chi lanciava accuse ingiustamente "con un severo ed esemplare castigo! Consegnalo nelle mani del pugile di Firenze, se tu personalmente non sei in grado di punirlo". Conosciamo il nome del "pugile di Firenze": fra Giovanni, uomo dotato di forza impressionante.
L’immagine sdolcinata che schiere di pacifisti hanno appiccicato al poverello di Assisi sembra, qui, non avere fondamento. E si rivela palesemente errata se si ricorda la difesa appassionata che Francesco fece dinanzi al sultano della legittimità delle crociate. Franco Cardini, profondo conoscitore di storia medievale, ci ricorda che san Francesco "è il prodotto più rappresentativo ed ortodosso della Chiesa delle crociate". Ci domandiamo: quanti, anche tra i cattolici, non conoscono il vero san Francesco?

Donne
Nell'immaginario collettivo, inquinato dalla pseudo-cultura che trasuda dai mass-media, si crede che in epoca moderna, grazie alle rivendicazioni del movimento femminista, la donna possa godere di diritti che mai, prima, si era sognata di esercitare. Eppure, nella Chiesa, specialmente nell'epoca della tanto vituperata Christianitas medievale, le donne non erano certo da meno, in molti casi, degli uomini.
Valgo per tutti il caso di Roberto di Arbrissei (1045 – 1116), impareggiabile oratore, fondatore di un Ordine religioso i cui monasteri "doppi" ospitavano uomini e donne. Egli mise a capo una badessa e dispose che fosse vedova, perché l'aver conosciuta la vita matrimoniale facilitava il comando anche sugli uomini.
Regine Pernoud, una delle più grandi studiose dell'epoca medievale, rammenta che "alcune donne […] hanno goduto nella Chiesa, e attraverso la loro funzione nella Chiesa, di un potere eccezionale nel Medioevo. Alcune badesse agivano come autentici signori feudali il cui potere era rispettato al pari di quello di tutti gli altri signori; sovente amministravano vasti territori che includevano villaggi, parrocchie…".
Quanti complessi di inferiorità e sensi di colpa ingiustificati potremmo facilmente rimuovere se noi cattolici conoscessimo la storia della nostra Chiesa.
Guerra civile

Il triennio 1936-1939 vide lo Spagna immerso In uno spaventosa guerra civile. Partiti e movimenti repubblicani (anarchici, socialisti e comunisti) si opponevano a militari e civili (monarchici, cattolici e falangisti), guidati da Francisco Franco, che risultarono alla fine vittoriosi, conquistando Madrid nel marzo 1939.
Stando alle cifre riportate da Vittorio Messori nel suo Pensare la storia (volume che non deve mancare nella libreria di ogni cattolico non pentito), dal luglio 1936 "nei modi più atroci furono uccisi 4.184 preti diocesani (includendovi i seminaristi), 2.365 frati, 283 suore", a cui si devono aggiungere ben 11 vescovi. È bene ricordare che gli assassini militavano nelle fila dei partiti e movimenti repubblicani.
Facciamo nostra, la riflessione di Messori: "Per decenni, anche per certo mondo 'cattolico' sembrò che chi doveva farsi perdonare e far dimenticare, nella tragedia spagnola, fosse lo Chiesa, non fossero gli anarchici, i socialisti, i comunisti".

Pio XII profetico
Dieci anni fa (novembre 1989) veniva abbattuto il vergognoso "Muro di Berlino", eretto dalle autorità della Germania orientale per impedire la fuga dei malcapitati tedeschi oppressi dal plumbeo e ferreo regime comunista. L'episodio ha assunto valore di simbolo per proclamare la caduta del comunismo. Sappiamo che decenni di totalitarismo ateo e marxista, a partire dal 1917, anno della rivoluzione bolscevica in Russia, hanno condotto alla tomba centinaio di milioni di vittime innocenti. Tra di loro, milioni di cattolici e credenti di diverse confessioni religiose.
Ma pochi sanno che nel 1864, dunque ben 135 anni fa, papa Pio IX definiva Socialismo e Comunismo "pestilenze dell'umanità" (Sillabo). IL Papa avvertiva l'umanità del pericolo costituito da ideologie che predicavano l'avvento di un mondo nuovo senza Dio e contro Dio.
Che cosa dire? Se questo secolo avesse dato retta a quel grande pontefice, ci saremmo risparmiati una delle più grandi tragedie della storia dell'umanità.

IL TIMONE – N. 3 – ANNO I – Settembre/Ottobre 1999 – pag. 12

 

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