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15.12.2024

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Non tutti sanno che’¦
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che’¦

 

Il Timone n. 22 – anno 2002 –

 

 

Grazie Pio XII.
La Nunziatura della Santa Sede in Italia ha la propria sede a Roma, nella “Villa Levi”. Non tutti sanno che questa residenza fu regalata alla Sede Apostolica da un ebreo, Isaia Levi, senatore del Regno d’Italia che si salvò dalle discriminazioni delle leggi razziali e dalla persecuzione nazifascista grazie alle “Suore di Maria Bambina”, che su indicazione di Papa Pio XII lo nascosero in un convento che sta a fianco di Piazza San Pietro. Alla fine della Guerra, il senatore ebreo, volendo mostrare la sua riconoscenza proprio a quel Pio XII che tanti oggi denigrano e accusano ingiustamente di avere taciuto sull’olocausto, regalò al Papa la sua villa.

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Garibaldi.
La madre di Giuseppe Garibaldi era una donna religiosamente molto devota.
Ella desiderava che suo figlio diventasse sacerdote e per questa ragione ne affidò l’educazione a tre precettori, due dei quali ecclesiastici.
Ricordando la sua gioventù, Garibaldi scriverà: “I miei primi maestri furon due preti; e credo l’inferiorità fisica e morale della razza italica provenga massime da tale nociva costumanza”. Emerge qui tutto il disprezzo di Garibaldi per la religione cattolica, al punto da attribuirle persino la colpa di una presunta “inferiorità fisica” del popolo italiano.
Per il cosiddetto “eroe dei due mondi”, il sacerdote cattolico era “la più nociva di tutte le creature, perché egli più di nessun altro è un ostacolo al progresso umano, alla fratellanza dei popoli e degli uomini”. Garibaldi definirà Roma “la capitale della più odiosa delle sette” e il trono del pontefice un “seggio di serpe”.

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20 Partigiani uccisi da…
Il 7 febbraio del 1945, nel Friuli occupato dalle forze germaniche, un centinaio di partigiani comunisti della “Brigata Garibaldi” raggiunsero alcune baite in località Porzus, un abitato isolato, distante 16 km da Udine, dove aveva sede il comando orientale delle brigate partigiane “Osoppo”. Queste erano composte da partigiani non comunisti, che si opponevano alla cessione dei territori italiani ad Est del Tagliamento alla Jugoslavia di Tito, come volevano i “garibaldini”. I partigiani comunisti massacrarono subito i due partigiani comandanti dell’Osoppo, Francesco de Gregari (Bolla) e Gastone Valente (Enea), e Giovanni Comin (Gruaro) che aveva tentato di fuggire per dare l’allarme. Nei giorni successivi eliminarono altri diciassette partigiani non comunisti, fra i quali Guido Pasalini (Ermes), fratello del regista cinematografico Pierpaolo.
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La Chiesa e le donne
Il luogo comune secondo il quale, prima della rivoluzione femminista del secolo scorso, la Chiesa sarebbe stata insensibile alle istanze del sesso debole trova infinite smentite nella storia. Una è raccontata nel recente libro di P. Piero Gheddo dedicato al sacerdote Carlo Salerio (1827-1870).
Questi, dopo avere trascorso tre anni in missione nell’isola di Woodlark, in Oceania, tra popoli immersi nella preistoria, torna in Italia e comprende che per aiutare il popolo bisogna partire dalla donna e dalla famiglia, dando un aiuto concreto alle ragazze sbandate e sfruttate. Per questo fonda a Milano le “Suore della I Riparazione” che raccolgono ragazze in difficoltà e le aiutano. Significativa la scelta del titolo” Riparazione”: guardando alla realtà umana con lo sguardo illuminato dalla fede, Salerio capisce che in fondo I alla miseria sociale e materiale alberga sempre il peccato, offesa fatta a Dio che esige riparazione.
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I cuore trafitto.

La mistica carmelitana I spagnola Teresa d’Avila (1515-1582) ha raccontato nella sua autobiografia intitolata “Libro de su vida” l’episodi,o dell’angelo che le trafisse il cuore , con un dardo d’oro, che sulla punta di ferro aveva del fuoco. Un’esperienza mistica che tuttavia è possibile realmente verificare.
Infatti, il cuore di s. Teresa fu estratto pochi giorni dopo la morte e ancora oggi, conservatosi incorrotto, è esposto alla venerazione nel convento [o delle Carmelitane Scalze della città spagnola di Alba de Torres. Si possono vedere i segni di diversi ferimenti operati dall’angelo, che non furono solo spirituali ma corporali.
Si vede anche una grossa ferita lunga almeno cinque centimetri e profonda. Si aggiunga che il recipiente di cristallo in cui il cuore fu rinchiuso è andato più volte in frantumi, emanando profumi soavissimi ancora oggi penetranti.

 

 

 

 

IL TIMONE N. 22 – ANNO IV – Novembre/Dicembre 2002 – pag. 21

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