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12.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

 

Il Timone n. 35 – anno 2004 –

 

 

MARTIRE

In Messico, nei primi decenni del secolo scorso, il quattordicenne José Sanchez del Rio fu catturato dalle forze del governo anticlericale massonico. Minacciato di morte se non rinnegava la propria fede, José rifiutò di apostatare. Allora, dinanzi alla madre, gli spellarono le piante dei piedi e l’obbligarono ad attraversare il paese (Sahuayo), con la folla radunata. Lui piangeva e gemeva di dolore. Di tanto in tanto si fermavano e gli dicevano: «Se gridi “muoia Cristo Re” ti salviamo la vita». Ma lui rispondeva: «Viva Cristo Re!». La madre, straziata da quella scena, lo incoraggiava a rimanere fedele a Gesù. Giunti al cimitero, gli chiesero per l’ultima volta di rinnegare la fede. Non lo fece. Gli spararono. Morì gridando: «Viva Cristo Re!». Si legga il bel libro di Jesus Colina, La mia vita è Cristo. Intervista a MarciaI MaGiel, fondatore dei Legionari di Cristo e del Movimento Regnum Christi (Edizioni Art – Roma).

MIRACOLO

Il 16 giugno 1802, vigilia della solennità del Corpus Domini, Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, che sarà la fondatrice dell’Ordine delle Adoratrici Perpetue del SS. Sa-cramento, fu protagonista di un miracolo. Le monache del convento di cui era badessa si accorgono che manca la farina per fare il pane. La Madre, messasi in ginocchio, recitòtre Ave Maria e tracciò un segno di croce sopra la farina. Le monache cominciarono a preparare il pane. La farina, miracolosamente, non finiva e le monache, incredule, preparano pane per ben 14 giorni, sufficiente a sfamare una comunità di 24 suore, 5 educande, due serve e il casiere. La curia vescovi le di Acquapendente istruì un piccolo processo diocesano, durato dal 2 al 5 luglio 1802. Si leggano questo e altri edificanti episodi nel bel libro di Nicola Gori, Una luce nella Chiesa. Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione (San Paolo 2004).

MEDAGLIA AL PAPA

Il Presidente George Bush, ricevuto dal Santo Padre il 4 giugno scorso, ha donato al Papa la Medaglia della Libertà. Incise, si leggono queste parole: “Devoto servo di Dio, Sua Santità Papa Giovanni Paolo Il, ha difeso la causa dei poveri, dei deboli, degli affamati e degli emarginati. Egli ha difeso la straordinaria dignità di ogni vita e la bontà della vita stessa. Attraverso la sua fede e la sua convinzione morale egli ha dato coraggio agli altri per “non temere” nel vincere l’ingiustizia e l’oppressione. La sua posizione di principio a favore della pace e della libertà ha ispirato milioni di persone e ha contribuito a far crollare comunismo e dittature. Gli Stati Uniti rendono onore a questo figlio della Polonia che è diventato Vescovo di Roma e un eroe del nostro tempo”.

CONFRONTO

Secondo la vulgata corrente, la rivoluzione bolscevica del 1917, che portò al potere Lenin e i comunisti, ebbe il merito di annientare un regime, quello zarista, di stampo tirannico e prevaricatore dei diritti umani. E tuttavia, quello che avvenne dopo fu ben peggiore. Il più grande scritturo russo ancora vivente, Aleksandr Solgenitsin, parlando nel 1975 a Washington, ricordava: «Secondo i calcoli degli specialisti, basati sulle più precise e obiettive statistiche, nella Russia prerivoluzionaria, durante gli ottant’anni che precedettero la rivoluzione – e furono anni di movimenti rivoluzionari, di attentati contro lo zar e di vere e proprie rivoluzioni – furono mandate a morte in media diciassette persone all’anno». Poi, Solgenitsin ricorda che in un libro pubblicato nel 1920 dalla stessa Ceka (la polizia politica comunista) vi si espongono con orgoglio i risultati dell’attività rivoluzionaria nel 1918-19, cioè subito dopo la presa del potere da parte dei comunisti: in quei due anni, la sola Ceka aveva fucilato senza processo più di mille persone al mese. E aggiunge che nel 193738, al culmine del terrore staliniano, il numero dei fucilati fu di quarantamila al mese.

EUCARISTIA


L’Eucaristia è il sacramento che, sotto le apparenze del pane e del vino, contiene realmente Corpo, Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo. Questo crediamo noi cattolici. Invece, Protestanti e Testimoni di Geova negano questa verità. E sbagliano. Infatti, non solo nel Vangelo appare chiara la istituzione di questo sacramento, ma anche la storia dimostra come i veri cristiani vi abbiano sempre creduto. Ricordiamo il grande Ignazio di Antiochia, morto a Roma verso l’anno 110. Egli scrisse sette lettere durante il viaggio verso Roma per subirvi il martirio. In quella indirizzata ai cristiani di Smirne, si legge: “L’Eucaristia è la Carne del Salvatore nostro Gesù Cristo, quella carne che sofferse per i nostri peccati e che il Padre, nella sua bontà, risuscitò” (VII, 1). Siamo solo all’inizio del secondo secolo d.C., quando erano da poco scomparsi gli Apostoli, e già un grande cristiano, capace di dare la vita per Gesù Cristo, scrive che “l’Eucaristia è la Carne del Salvatore nostro Gesù Cristo”. Esattamente ciò che professiamo noi cattolici. E negano, contro il Vangelo e la storia, Protestanti e Testimoni di Geova.

 

 

 

 

IL TIMONE – N. 35 – ANNO VI – Luglio/Agosto 2004 – pag. 25

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